La vicenda di Sofia Cavoto, la neonata rapita a Cosenza ad un giorno dalla nascita, tiene banco su giornali e tv. Lunedì 27 gennaio, Omogo Chiediebere Moses detto Acqua, marito di Rosa Vespa detenuta nel carcere di Castrovillari, è stato ospite di Bruno Vespa a “Cinque Minuti”. Il 43enne è stato ritenuto estraneo alla vicenda. È ancora indagato ma è libero.
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“Anche mia suocera che viveva con noi non si è accorta di nulla”
“La gente si chiede come mai in nove mesi il marito non si è mai accorto che la moglie in realtà non era incinta”, ha esordito Bruno Vespa. “Io e mia moglie stiamo insieme da tanto tempo, da tredici anni, dieci di fidanzamento e tre di matrimonio – ha risposto Moses – E’ successo che, prima di partire per il funerale di mia mamma, a maggio dell’anno scorso, mi ha detto che era incinta. Io ci ho creduto, poi sono partito e sono tornato ad agosto. La pancia era cresciuta ancora, come la pancia di una donna incinta. Ho visto tutte le analisi. Anche mia suocera che viveva con noi non si è accorta di nulla”.
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Neonata rapita, Moses: “Mia moglie ha fatto tutto da sola”
“Secondo lei, sua moglie ha fatto tutto da sola o è stata aiutata da qualcuno?”, ha domandato il giornalista. Moses ha “scaricato” la consorte: “Ha fatto tutto da sola. Sua sorella e sua madre erano senza parole, come tutta la famiglia. Lei mi ha detto che il dottore le comunicò che era un maschietto. Il 21 gennaio mia moglie mi disse che era il giorno delle dimissioni e io ho preso mezza giornata libera dal lavoro. Io ho organizzato la festa di benvenuto con tutta la sua famiglia”. “In tutto questo periodo sua moglie ha dato segni di squilibrio?”, ha incalzato Bruno Vespa. “No”, ha replicato il marito di Rosa Vespa.
“Dopo questo episodio l’amore per sua moglie è rimasto immutato o è cambiato qualcosa?”, ha chiesto infine il conduttore. “Sto cercando di riprendermi. Non voglio proprio pensare a questo adesso”, ha ribattuto Moses.