Naike Rivelli si sposa e sceglie il salotto di “Verissimo” per mostrare il volto del suo futuro marito. Ospite di Silvia Toffanin nella puntata di domenica 12 gennaio, la figlia di Ornella Muti si è raccontata ripercorrendo i momenti più difficili della sua vita.  Ma ora è il momento della gioia e infatti esordisce dicendo: “Mi sposo, speriamo sia la volta buona. Non è la prima volta, è la seconda volta. Io e Roberto siamo fidanzati da 7 anni, nessuno lo sapeva. A fine aprile festeggeremo le nozze, sono in fase di preparazione, sono molto emozionata”. Silvia Toffanin chiede alla sua ospite come ha accolto la notizia la madre Ornella Muti. “Lo conosce bene, noi viviamo con lei, in campagna, si vogliono molto bene. Potevo sposare un uomo che non accettasse la mamma?”, replica.

Naike Rivelli ricorda la sua infanzia trascorsa insieme alla mamma e alla nonna della quale svela: “Mi ha insegnato il potere del subconscio, mi ha sempre detto che la mente può mentire. Mi ha sempre detto ascolta il cuore e respira”. L’attrice racconta ammette di essere stata una ragazzina difficile: “Ero alla ricerca di sé stessa, forse ero viziata, oggi sono cose che non farei mai, avevo voglia di fare cose”.

Naike Rivelli si sposa e ricorda la sua giovinezza ribelle: “Da piccola sono scappata di casa”

La figlia di Ornella Muti ripercorre la sua adolescenza da ribelle e racconta: “Da piccola sono scappata di casa, ero superficiale. Oggi non lo farei mai, ma ero trasportata dalle amicizie. Avevo un papà molto severo e non si poteva uscire di casa senza dire dove si andava e senza dare il numero di telefono. Allora non c’erano i telefoni e lui chiamava per assicurarsi che fossi veramente lì. Magari volevo fare altro e non potevo, venivo sempre sgamata”. Naike Rivelli, quando era una bambina, ha scoperto che l’uomo che ha sempre considerato come il suo papà, Federico Fachinetti non era il suo padre biologico. Poi rivela che con il suo vero padre non ha mai costruito un rapporto: “Ho saputo a 6-7 anni chi fosse il mio papà biologico, lui era sposato con dei figli, non li ho mai incontrati, nonostante lui mi promise che a 18 anni avrei conosciuto i miei fratelli. Per me, però non ho un papà biologico, l’ho frequentato ogni tanto, per me il mio padre biologico è Federico, è chi ti cresce”.

“Per anni ho lottato con il mio corpo. Mi sono fatta molto male, autolesionismo”

L’adolescenza e poi la giovinezza sono state difficili. “Per anni ho lottato con il mio corpo – confida-. La mia sostanza non andava mai bene. Tutti mi dicevano: ‘Che peccato non hai gli occhi verdi’, mi facevano sentire male. A 26 anni ho fatto un ritiro in Grecia e sono andata a fare la sauna tutti nudi. Inizialmente non volevo, pensavo che tutti mi stessero guardando e una donna mi fa: Guarda che nessuno ti guarda. Tu prova, poi se ti senti a disagio, te ne vai”. Naike Rivelli ha dovuto affrontare un periodo di depressione a seguito della perdita di una persona cara, uno dei suoi migliori amici: “Mi sono fatta molto male, autolesionismo. In quel periodo un mio carissimo amico, il mio primo fidanzatino si era suicidato. Era il mio punto di riferimento della mia vita. Prima che si suicidasse, ci siamo visti, ma io ero così presa da mio figlio Akash che era appena nato e non ho visto il suo disagio. Lui ha fatto i suoi saluti e tre giorni dopo si è gettato dalla palazzina”.

“Questa cosa mi ha devastata – ammette -. Ho smesso di mangiare, forse per i sensi di colpa, anche per la sua mancanza. Sono entrata in depressione e ho iniziato a tagliarmi per sentire qualcosa. Avevo un bambino piccolo, lo guardavo e non sentivo nulla. Avevo bisogno di sentire qualcosa”.
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“Le sostanze sono arrivate nella mia vita cantando nei locali, lo si fa per restare più svegli”

Agli esordi Naike Rivelli faceva la vocalist nei locali, e in quel periodo ha iniziato anche ad assumere sostanze. Parlando con Silvia Toffanin ammette: “Le sostanze sono arrivate nella mia vita, cantando, nei locali a volte è quasi una prassi, magari lo si fa per restare più svegli. Le sostanze, specialmente quelle iperattive, mi hanno fatto male, non le tollero, dico poco, non per fare la splendida, già sono iperattiva di mio, quella roba mi faceva stare strana”. Poi aggiunge: “Ho fatto terapia, era per capire che qualsiasi cosa era per dare una sberla a me stessa, finché qualcuno non mi ha detto che non ero né anoressica, né drogata, ma dovevo risolvere l’amore verso me stessa, dovevo amarmi. Ho sempre preteso tanto, dai miei amici, i miei compagni, perché volevo essere amata, ma se non mi amavo io, come pensavo che potessero amarmi gli altri”.

Il figlio Akash vive negli Stati Uniti e coltiva la passione per il cinema

Naike Rivelli ha smesso con le droghe pesanti ma fa uso di cannabis terapeutica di cui spiega le proprietà: “La cannabis terapeutica è importante, per chi fa chemioterapia, aiuta chi ha problemi molto importanti, parliamo di cure importanti, con prescrizione medica, nulla che è”. Ad appena 20 anni Naike Rivelli è diventata madre di Akash, che ora ha circa 30 anni, nato dall’amore e dal matrimonio con Christian Cetorelli. Il nome Akash è un termine hindi che significa “cielo”. Il ragazzo vive negli Stati Uniti dove studia e lavora e anche lui, come la mamma e la nonna coltiva la passione per il cinema. Silvia Toffanin manda una clip dove il giovane legge una lettera alla madre piena di amore e riconoscenza. Akash Cetorelli e la mamma Naike Rivelli hanno un bellissimo rapporto. “Ho la fortuna di avere un rapporto molto bello, molto stretto, l’ho voluto ngiovane, siamo cresciuti insieme”, conclude.