Myrta Merlino lascia Pomeriggio Cinque? La verità della conduttrice

Myrta Merlino lascia “Pomeriggio Cinque”? “Nella vita nessun colpo di c*lo, solo Tardelli”

Germana Bevilacqua

Myrta Merlino lascia “Pomeriggio Cinque”? “Nella vita nessun colpo di c*lo, solo Tardelli”

| 30/12/2024
Myrta Merlino lascia “Pomeriggio Cinque”? “Nella vita nessun colpo di c*lo, solo Tardelli”

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Myrta Merlino commenta le voci secondo cui sarebbe prossima a lasciare “Pomeriggio Cinque”, ma non solo. In un’intervista al “Corriere della Sera” ripercorre la sua carriera da giornalista e conduttrice, sin dagli esordi. Il suo nome da giovane è stato motivo di imbarazzo. “Da ragazzina non lo potevo soffrire – confessa – A scuola mi chiamavano tutti Marta. O Morta. Mi arrabbiavo moltissimo. Fu un’idea di mamma, amante della mitologia greca. Myrthos era la musa dei poeti. Papà voleva chiamarmi Orsetta, mi è andata bene. In teoria, oltre alla ipsilon, ci voleva anche il th. Quando andò a registrarmi all’anagrafe di Napoli, l’impiegato gli intimò: ‘Dottò, o ci mettiamo la ippesilon o il ti-acca, tutti e due no’”. Poi aggiunge: “Ora mi piace. È un nome che mangia il cognome, in tv nessuno mi chiama dottoressa Merlino, solo Myrta, è più diretto, crea subito un rapporto personale con il pubblico”. Myrta Merlino è figlia del francesista Giuseppe Merlino e della direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino Annamaria Palermo. Dei genitori ricorda: “Quando ho cominciato a lavorare con Minoli erano quasi rattristati. ‘Ma sei sicura? Una ragazza perbene come te, colta, in televisione?’. Dopo mia madre si è appassionata, mi faceva critiche e complimenti, se piacevo a lei ero sicura di essere andata bene”.

Myrta Merlino (Foto Instagram)

“Sono tenace, non mollo mai, ma i miei figli, gli amici, il mio compagno vengono prima”

La passione di Myrta Merlino era un’altra: “Volevo diventare una campionessa di sport. I miei erano fissati con la danza, io non la potevo soffrire, mi piacevano la corsa, il salto in alto. Per loro, una perdita di tempo. Quando mi sono fidanzata con Tardelli, non furono contenti. ‘Un calciatore? Come mai? Che cosa avrete da dirvi?’. Avevano tutti i pregiudizi degli intellettuali di sinistra. Però a casa si parlava di tutto, con passione, dando vita a grandi dibattiti familiari. Vivevano da separati in casa, con il salotto in comune. Col tempo Marco li ha conquistati. Prima di morire, mamma mi ha detto: ‘Ti lascio in buone mani’”. La giornalista si definisce una donna determinata: “Sono tenace, non mollo mai, questo sì. Però tengo sempre a mente che con questo lavoro non salviamo vite. Non sono una che mette da parte i rapporti umani. I miei figli, gli amici, il mio compagno vengono prima”. Degli esordi ricorda: “Ho cominciato occupandomi di economia, da ragazza, in un ambiente allora molto maschile. Mi vestivo da vecchia, con il tailleur e le camicette col fiocco. Spesso, quando mi presentavo, restavano stupiti. “Ma che è lei la giornalista?”.

Quando ho intervistato D’Alema lavoravo con Friedman. Anche in quel caso dissi: ‘Vado io’ – racconta – Alan non era d’accordo, preoccupato di come trattava i giornalisti. D’Alema era talmente dispettoso che invece scelse me: ‘Va benissimo la dottoressa’”. “Per riuscire a prendermi un po’ di luce mi sono dovuta impegnare molto. Nella vita non ho avuto nessun colpo di c*lo. Solo Tardelli”.
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Myrta Merlino (Foto da video)

“Ero in adorazione per Minoli, ho fatto pazzie per lavorare con lui”

Myrta Tardelli torna sulla collaborazione con Alan Friedman e di lui dice: “Per me era un mito. Andai tutta tremebonda. Disse: ‘Tu sei una principessa napoletana, io un ebreo newyorkese’. Se parlo con lui, prendo anch’io l’accento di Ollio”. Poi è arrivata la tv con Giovanni Minoli: “Per me Mixer era ‘il programma’. In adorazione per Minoli, ho fatto pazzie per lavorare con lui. Andai via da Napoli con due bimbi piccoli. Guadagnavo meno di quello che mi costava la babysitter. Lui mi strigliava quasi ogni giorno. Una volta voleva mandarmi negli Usa a seguire le elezioni Gore-Bush. Restai con i bambini, me l’ha sempre rimproverato. Ho molto amato mia madre, però a noi tre figli ci ha lasciati soli per lunghi periodi. E quel dolore di non averla accanto lo porto ancora con me”. La sua peggiore gaffe in tv la ricorda ancora: “A L’aria che tira su La7. Si parlava della foto di Galeazzo Bignami vestito da nazista. Donzelli lo difese così: ‘Beh? Io una volta a carnevale mi sono mascherato da Minnie’. Risposi di getto. ‘Onorevole, questa è una notizia: lei è fluido’. Mi guardò esterrefatto”.

Sempre in tema di gaffe racconta: “Un’altra volta c’era Friedman in video. Stava raccontando di come Napolitano avesse cercato di far cadere Berlusconi per sostituirlo con Monti. Aggiunse: ‘Che poi Napolitano è un vecchio score…one’. Aveva tradotto malamente dall’inglese il termine ‘old fart’, che significa vecchio trombone, vecchia ciabatta. Non si rese conto di quanto fosse grave. Mi arrivò una letteraccia di Napolitano. Gli chiesi scusa non so quante volte. Ci ho messo due anni e mezzo per farmi perdonare”.

Myrta Merlino e Marco Tardelli (Foto Instagram)

Myrta Merlino lascia “Pomeriggio Cinque”? “Abbiamo costruito un programma forte”

La giornalista ricorda la sua infanzia e il pensiero va a nonna Maria. “La mamma di papà – spiega -. La adoravo, mi ha cresciuto. Per darle un’idea di che tipo era mia madre: fu arrestata durante i disordini del ‘68 parigino con me nella pancia. Nonna invece mi metteva i vestitini, mi friggeva le pizzelle”. Della sua avventura a “Pomeriggio Cinque” dice: “E’ stata una sfida difficile. Ne sentivo il peso ma ho le spalle larghe. Con il tempo abbiamo costruito un programma forte, una narrazione nuova”. Myrta Merlino ammette qualche problema con i collaboratori: “Sono esigente, è vero. E anche iraconda. Se nei momenti concitati della diretta tu che dovresti aiutarmi non sei pronto, non mi rispondi in fretta, non mi passi il foglio che ti ho chiesto, mi arrabbio, perdo la pazienza, è il mio difetto”. “Sbrocco – aggiunge – però sono una buona. Dimentico tutto. Non cerco vendette. Come dice Tardelli, quello che succede in campo resta in campo. Vale anche per me. Apprezzo chi mi tiene testa, non amo gli yes man”.

Di Myrta Merlino si diceva che si facesse massaggiare i piedi dai suoi sottoposti. “E che lanciavo spazzole dalle scale – aggiunge -. Pettegolezzi messi in giro da un mio ex assistente di studio. Lavorava male, con lui ebbi una lite, il comitato di redazione scrisse un comunicato contro di me che fu mandato ai giornali. Piccoli rancori. Ora ho Fabrizio, lo porto in palmo di mano”.

Marco Tardelli e Myrta Merlino (Foto Instagram)

“Dall’azienda ricevo attestati di stima, ma c’è chi scrive ‘La Merlino è pronta per la panchina’”

Myrta Merlino risponde alle voci insistenti secondo cui il prossimo anno non verrà confermata alla conduzione di “Pomeriggio Cinque”:  “Mah. Delogu e Crippa di Mediaset mi ripetono: ‘Per noi sei un’istituzione’. Dall’azienda ricevo grandi attestati di stima. Ma sa come va. Mi siedo un momento qui fuori dagli studi al Palatino, qualcuno mi fotografa e racconta: ‘La Merlino è pronta per la panchina’”. Alle critiche per le sue frequenti assenze dal programma controbatte: “Sono mancata per la laurea di mia figlia. E lo rivendico. Sono umana. La tv ti dà tanto, però ti toglie pezzi di vita, alla mia età è giusto riprendersi qualche spazio per sé”. Poi rivela: “Quando a Napoli uscirono le magliette con la cintura di sicurezza disegnata ne comprai una. Sono allergica alle regole. Tardelli mi odia per questo”. In cucina, si scopre, “sono negata. Però i miei due figli maschi sanno cucinare il soufflé. E da brava napoletana sono scaramantica. Vivo circondata da corni”.

Myrta Merlino e Marco Tardelli (Foto Instagram)

“Con Marco ho avuto un amore da diciottenne che non mi ero concesso prima, ma a 46 anni”

Marco Tardelli sul suo cellulare è registrato con il nome triglia e Myrta Merlino spiega il perché: “Quando abbiamo cominciato a frequentarci lo portai a cena da una mia amica che mi chiese: ‘Perché Marco ha gli occhi da triglia innamorata?’.  Io sul suo cellulare sono ‘Straccio felice’. Ci vedevamo la sera, dopo i rispettivi impegni in tv. Giravamo mano nella mano fino a tarda notte. La mattina non mi reggevo in piedi. Mi chiedeva: ‘Come ti senti?’. ‘Uno straccio’. ‘Ma sei felice?’. ‘Sì’. Da allora sono ‘Straccio felice’. Con Marco ho avuto un amore da diciottenne che non mi ero concesso prima. L’ho vissuto a 46, un privilegio”. Di Marco Tardelli si diceva fosse un traditore seriale. “Lo affrontai – racconta la conduttrice – Rispose: ‘Era vero, ora non più’. Mi sembra fedele. Ma non sono gelosa e non controllo. Mi sento amata”. “Per strada chiedono l’autografo più a lui, ma non ci resto male, sono vaccinata. Sto con un campione dell’82, un monumento nazionale, non posso competere”, conclude.

Pubblicato il 30/12/2024 16:02

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