01 Febbraio 2022, 18:43
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Per giorni gli abitanti di un palazzo nel quartiere Sant’Eusebio, a Genova, hanno convissuto con un odore nauseabondo proveniente da uno degli appartamenti all’interno dell’edificio. Invece di chiamare qualcuno per accertare cosa fosse quel terribile odore, hanno pensato bene di sigillare la porta dell’abitazione con lo scotch. Dentro l’appartamento, purtroppo, c’era il cadavere di un uomo che viveva da solo e di cui nessuno aveva segnalato l’assenza. Il defunto viveva ai margini ed era seguito dai servizi sociali.
Quando i vigili urbani e i vigili del fuoco sono intervenuti sul posto su richiesta dei servizi sociali che non riuscivano a contattarlo, lo hanno trovato per terra sopra un piumone. Prima di entrare nell’appartamento, però, hanno dovuto rimuovere il nastro adesivo con cui i vicini avevano chiuse le fessure della porta. Il medico legale ha appurato che l’uomo era morto da una settimana. Sul suo corpo nessun segno di violenza.
“E’ un episodio che ci ha molto colpito – ha dichiarato a “La Repubblica” Roberto D’Avolio presidente del Municipio IV Media Val Bisagno – Anche perchè, a sentire i primi resoconti, è accaduto in un quartiere, Sant’Eusebio, dove esiste un forte spirito di comunità, di solidarietà reciproca. E’ chiaro che situazioni come queste ci dicono quanto sia necessario investire ancora di più sull’assistenza agli anziani e alle persone fragili in genere”.
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01 Febbraio 2022, 18:43