Nelle scorse settimane la storia di Andrey Suchilin ha fatto il giro del mondo. L’uomo è balzato agli onori della cronaca dopo aver costretto il pilota del volo Transavia HV5666 partito dalle Canarie con direzione Amsterdam ad un atterraggio d’emergenza.
Suchilin puzzava talmente tanto che alcuni passeggeri erano stati colti da veri e proprio conati di vomito poco dopo il decollo. Dopo essere stato messo in “quarantena” in un bagno dell’aereo, l’uomo era stato accompagnato al portellone per essere sbarcato. “Non si lavava da giorni” si disse.
Ma la verità era un’altra ed è emersa solo oggi a seguito della notizia della sua morte. Ricoverato in ospedale dopo l’atterraggio, Suchilin è entrato in coma ed è spirato dopo quasi un mese d’agonia. L’odore nauseabondo emanato dal suo corpo era la conseguenza di una grave malattia: un batterio capace di distruggere internamente la pelle e i tessuti gli aveva infatti causato una necrosi molto grave sfociata poi in una vera e propria cancrena che l’ha condotto alla morte.