Grave lutto a “Forum”, morto il giudice Italo Ormanni

20 Aprile 2024, 10:28

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Un grave lutto ha colpito la grande famiglia di “Forum”, la trasmissione in onda dal 1985 sulle reti Mediaset. È scomparso all’età di 87 anni il magistrato Italo Ormanni che fu giudice del programma dal 2011 al 2013. Come riporta “Napoly Today”, era ricoverato da lunedì alla clinica Quisisana di Roma dove era stato sottoposto a un’angioplastica e dove si è spento. I funerali si svolgeranno lunedì 22 aprile a Roma.
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Il saluto di “Forum”: “Un onore poterlo annoverare tra i giudici del programma”

“Ci ha lasciati il giudice Italo Ormanni – recita il post apparso sui canali social della trasmissione – Per Forum è stato un onore poterlo annoverare tra i giudici del programma per due stagioni, dal 2011 al 2013. Italo Ormanni è entrato nel cast della nostra trasmissione con sincero entusiasmo, confrontandosi con casi molto diversi da quelli affrontati nella sua lunga esperienza professionale. Inizialmente molto serio e rigoroso, ha saputo mettersi in gioco mostrando anche il suo lato spiritoso. La squadra di Forum è profondamente colpita ed esprime la sua vicinanza alla famiglia”. Lo scorso gennaio, era mancato Francesco Riccio che fu giudice del programma per quattro stagioni, dal 2008 al 2012.

Chi era Italo Ormanni

Originario di Napoli, Italo Ormanni ha operato come pubblico ministero presso la procura di Napoli, dove ha seguito importanti indagini sulla camorra che hanno portato agli arresti dei boss Cutolo, Zazza e Nuvoletta. Dal 1984 al 1990 è stato componente della Commissione parlamentare Antimafia insieme con Giovanni Falcone. L’apice della sua carriera lo ha raggiunto a Roma, dove ha affrontato casi estremamente delicati, tra cui la sparizione di Emanuela Orlandi, l’omicidio di Simonetta Cesaroni e la morte di Marta Russo all’Università La Sapienza. Come vice procuratore della procura di Roma, ruolo che ha mantenuto dal 1994 al 2008,

La carriera del magistrato

Italo Ormanni ha inoltre diretto le indagini sull’antiterrorismo contro gli anarchici e le nuove Brigate Rosse, incluso l’attentato a Massimo D’Antona, oltre a indagare su crimini contro italiani all’estero, come l’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in Somalia e l’assassinio della giornalista Maria Grazia Cutuli in Afghanistan. Dal 2000 al 2008, ha ricoperto il ruolo di procuratore antimafia nel Lazio, e successivamente, dal 2008 al 2010, ha assunto la carica di capo del Dipartimento presso il Ministero della giustizia. Durante questo periodo, si è occupato, tra le altre cose, della gestione dell’estradizione di Cesare Battisti, un terrorista latitante in Brasile.