È morta a 104 anni Giuseppina Molinari, la nonnina fermata con la patente scaduta lo scorso marzo e balzata agli onori della cronaca per la sua simpatia. Giose, come la chiamavano tutti, si è spenta lo scorso 21 novembre a 104 anni nella struttura per anziani dove era stata trasferita, a seguito di un ricovero ospedaliero per problemi di salute. Era diventata “famosa” lo scorso marzo quando era stata sorpresa a guidare a tarda sera con la patente scaduta e senza assicurazione. La nonnina era molto amata nella sua comunità. Alla notizia della sua morte infatti il sindaco del suo paese, Vigarano Pieve, in provincia di Ferrara, ha scritto: “Ciao Giuseppina ti ricorderò sempre per la tua voglia di vivere, la tua indipendenza e per l’energia con cui affrontavi ogni giornata. Il tuo esempio resterà vivo nei cuori di chi ti ha conosciuta”. La sua storia era arrivata in tv e la vecchina era stata intervistata da giornali e tg.
La sua simpatia e la sua vitalità avevano colpito tutti. Lo scorso 11 marzo Giuseppina Molinari era stata fermata dai carabinieri al volante della sua Fiat Panda bianca con la patente di guida scaduta e senza assicurazione. La vecchietta stava tornando da una serata in compagnia di amici. Era andata a giocare a burraco, sua grande passione, quando ha perso l’orientamento senza ritrovare più la strada per fare ritorno a casa.
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Morta la nonnina fermata con la patente scaduta, aveva un piano B
Quella notte un cittadino ha segnalato ai militari del 112 la presenza della sua automobile che continuava a girare in tondo, lungo le stesse strade. Una pattuglia dei carabinieri l’ha quindi rintracciata in pochi minuti e dopo un controllo è emerso che la vecchina era sprovvista di assicurazione e con la patente scaduta da due anni. “Lo sapevo che la patente era già scaduta. Mi dicevo sempre che domani sarei andata a rinnovarla. Poi domani è diventato dopodomani e dopodomani è diventato dopodomani ancora e alla fine mi hanno fermato e mi hanno preso. I carabinieri mi hanno detto che non avrei potuto più guidare e ho risposto loro che avrei scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella”, aveva detto intervistata dal “Corriere della Sera”. Ma Giose aveva anche un piano B: “Ho già ordinato una piccola Vespa in una concessionaria a Ferrara. L’ho guidata per vent’anni, so fare a guidarla e non mi spaventa assolutamente farlo di nuovo”.
L’anziana Giose viveva da sola, non era sposata e non aveva figli: “Non ho mai avuto un compagno, non mi sono mai sposata. Ho fatto l’amore per sette anni – aveva raccontato – e poi ho capito che la donna avrebbe dovuto servire giorno e notte l’uomo e quindi ho detto basta. Ho chiuso con lui e con tutti gli uomini”.
“Le faccende di casa le faccio da sola, ogni tanto ho un aiuto esterno”
Il segreto della longevità e della vitalità di Giuseppina Molinari stava nella sua vita semplice e sana. La sua comunità la ricorda con affetto e malinconia. Il sindaco del suo paese intervistato da “La Nuova Ferrara” ha detto: “Era una beniamina del paese, amata da tutti e ci dispiace molto per la sua scomparsa. Ci lascia una donna molto dinamica, forte e tenace, che lasciava dimenticare quale fosse la sua età anagrafica. Non dimenticheremo quello che ha dato alla comunità”. La scorsa estate Giose aveva raccontato, sempre a “La Nuova Ferrara”, la sua giornata tipo: “Guardo la tv fino a tarda notte perché le trasmissioni più interessanti sono quasi sempre in seconda serata, così al mattino mi sveglio tardi”. Poi un giro a piedi tra le botteghe del paese, una capatina in bici a Bondeno a comprare la carne dalla macelleria di fiducia e le faccende di casa: “Ogni tanto ho un aiuto esterno per le incombenze più pesanti ma in linea di massima seguo io la casa”.
Il suo elisir di lunga vita: “Cibi non troppo grassi e un bicchiere di vino”
E l‘alimentazione? “Mi piace mangiare bene – aveva confessato Giose -. Cibi non troppo grassi perché dopo i livelli del colesterolo si alzano. Oggi mi cucino un paio di scaloppine di vitello con sopra due fette di speck, due fette di polenta e un bicchiere di vino”. Nella vecchia casa c’erano due stufe a legna in maiolica. “D’inverno mi scaldo con queste – aveva spiegato – Sono perfettamente funzionanti; più volte mi hanno offerto somme di denaro importanti ma io non le vendo, erano di mia nonna poi sono passate a mia mamma, e ora sono mie”. “Alla mia età ogni giorno è regalato. Io continuo a rivolgermi al Padre Eterno chiedendogli una proroga perché amo la vita, non vivo nel lusso ma ho tutto quello di cui necessito e voglio proprio vedere come si evolverà il mondo”, aveva concluso.