Non c’è pace per Milo Infante. La sua trasmissione “Ore 14” ha avuto una stagione turbolenta. Prima le polemiche per il budget ritenuto insufficiente su cui si è tanto vociferato, poi gli screzi a distanza con Caterina Balivo al timone della trasmissione di RaiUno “La volta buona” che in due occasioni si è ritrovata ad affrontare gli stessi argomenti nella stessa fascia oraria. L’ultimo imprevisto si è registrato nella puntata di lunedì 3 giugno. Il giornalista stava parlando con i suoi ospiti della vicenda che riguarda la tragica morte di Giada Zanola, volata giù dal cavalcavia tra le corsie dell’autostrada A4 Padova- Venezia lo scorso 29 maggio. La criminologa Roberta Bruzzone stava ricostruendo i fatti, quando all’improvviso è partita la pubblicità che ha interrotto la trasmissione.
“Noi chiediamo assolutamente scusa ai nostri telespettatori”
Un episodio inusuale dal momento che sono sempre i conduttori a lanciare lo spazio pubblicitario tra un intervento e un altro nel corso delle trasmissioni. Al ritorno in studio, Milo Infante è apparso parecchio contrariato e ha commentato ciò che era appena accaduto: “Comunque è strano. Qui c’è qualcuno che ogni tanto decide di mandare la pubblicità e di farlo a nostra insaputa. Noi chiediamo assolutamente scusa ai nostri telespettatori. Quindi voglio spiegare che non siamo noi che siamo impazziti, ma io purtroppo non so fin dove siete arrivati con l’intervento della dottoressa Bruzzone”.” Va bene, a parte questo imprevisto andiamo avanti e riprendiamo da quello che stavamo dicendo prima della pubblicità”, ha aggiunto il giornalista in aperta polemica con la regia.
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“I dati sono straordinari rispetto alle aspettative, abbiamo raddoppiato le nostre speranze”
Nonostante tutto, quella al momento in onda è una stagione memorabile per la trasmissioni di Milo Infante. Il suo “Ore 14” ha visto crescere gli ascolti di puntata in puntata nonostante gli intoppi e le polemiche. Parlando con “Fanpage.it”, il giornalista ha dichiarato: “I dati sono straordinari rispetto alle aspettative, noi speravamo di consolidare un risultato, ma abbiamo raddoppiato le nostre speranze, da inizio stagione facciamo due punti di share in più rispetto all’anno scorso. Un segnale di salute è quando in una rete come Rai2 aumenti l’ascolto rispetto al programma che ti precede e superi quello che ti segue. Lo facciamo trattando temi non facili, perché non facciamo la cronaca nera pura. Noi spesso seguiamo la giudiziaria, cerchiamo di fare televisione di servizio, siamo una trasmissione, come ‘La Vita in Diretta’ e ‘Storie Italiane’, che da sempre ha nel dna temi come la lotta al femminicidio. Non siamo di quelli che si sdegnano solo quando ci sono dei casi eclatanti, ne parliamo tutti i giorni e ci crediamo tanto”.