Milena Santirocco era scomparsa dalla sua casa di Lanciano lo scorso 29 aprile. L’insegnante di danza è stata ritrovata dopo 6 giorni a Castel Volturno (Caserta), a 200 chilometri di distanza, e ha raccontato la sua storia alle telecamere di “Chi l’ha visto?” su Rai3. Milena Santirocco ha confessato di essersi allontanata da casa con l’intenzione di farla finita. Sabato sera, intorno alle 22, la donna si è presentata all’ingresso della caffetteria “Nacca”, nel centro di Castel Volturno, e ha raccontato di essere stata rapita “da due uomini incappucciati” che avrebbero anche tentato di ucciderla facendola affogare in uno stagno. Una storia del tutto inventata, forse dettata dal suo stato confusionale. La donna era tremante, bagnata, con segni di ferite ai polsi e ha chiesto di telefonare ai figli. Subito dopo, ha spiegato di essere la 54enne di Lanciano che tutti cercavano da una settimana.
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“Si era accumulato tanto stress in me e lo tenevo per me: avevo creato un muro”
Il suo sarebbe stato un allontanamento volontario seguito da un tentativo di suicidio, come ha raccontato lei stessa. Dopo aver lasciato l’automobile a Torino di Sangro, la donna ha vagato per giorni a piedi o chiedendo passaggio. Arrivata in Campania sarebbe rimasta diversi giorni, dormendo in luoghi di fortuna. La trasmissione “Chi l’ha visto?” ha seguito la sua scomparsa sin dal primo giorno e ieri sera ha mandato in onda l’intervista alla donna. “Si era accumulato tanto stress in me e soprattutto lo tenevo per me – ha ammesso – Avevo creato un muro e nessuno capiva il grado del mio stress perché sono persona che sorride sempre, anche adesso”. Poi ha rivelato che il rapimento era solo una sua invenzione: “Ero disperata, volevo togliermi la vita, nessuno ha provato a uccidermi”. “Avevo scelto la cosiddetta spiaggia delle rovine, a Torino di Sangro, come posto per lasciare tutto – ha raccontato Milena Santirocco – Avevo messo le foto come stato di Whatsapp perché comunque si potesse trovare subito la mia auto. Sono rimasta lì fino a tarda sera. Volevo tornare al mare, però nel momento in cui mi sono messa sulle rovine per buttarmi c’è stato un ripensamento. Tuttavia, non volevo tornare a casa. Volevo godermi la natura e ho cominciato a camminare senza meta verso Sud”.
“Mi sono seduta sulla sabbia e sono stata 4 ore a guardare le onde del mare”
Da Lanciano fino alla provincia di Caserta, la donna ha raccontato di quei giorni: “Ho camminato tante ore e per diversi giorni, sono arrivata in Molise. Dormivo all’aperto, sui lettini degli stabilimenti balneari prevalentemente. Sono passata attraverso un’oasi fino ad arrivare al mare. Poi, una volta lì, mi sono seduta sulla sabbia, appoggiata a un tronco, sono stata 4 ore a guardare le onde del mare, ho pensato ai miei figli e alla mia famiglia. Ho provato a immergermi in acqua ma poi ho pensato di tornare a casa. Ho corso verso il paese, chiedevo aiuto alle macchine, ma non si fermavano, era buio”. Arrivata in paese a piedi e tutta bagnata la donna è entrata in un bar, raccontando la storia del rapimento. Sono stati i dipendenti del locale ad allertare le forze dell’ordine. “In commissariato ho detto la verità, non ho detto niente a nessuno per 24 ore, poi il giorno dopo ho parlato con mia sorella – ha concluso – A tutte le persone che si trovano in difficoltà come me dico di chiedere aiuto soprattutto se avete famiglia d’oro come ce l’ho io2.