Michele Placido, 78 anni, si racconta in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. L’attore e regista è nato ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia. “Papà era geometra – esordisce – (…) Otto fratelli, uno non c’è più. Io non riuscivo a stare a scuola e a concentrarmi, la mia testa volava”. Finisce in un collegio dove rimane dai 9 ai 13 anni e da dove viene cacciato per una “storiellina” con “Antonietta, che faceva la suora come tante ragazzine che venivano dalla povertà”. Michele Placido doveva diventare prete, invece divenne un grande seduttore. La conversazione si sposta su Ornella Muti. L’attore e regista ha un aneddoto sull’attrice: “Era bellissima, corteggiatissima. Giravamo ‘Romanzo popolare’ di Monicelli, eravamo segretamente innamorati ma non potevamo dirlo sul set. Nemmeno ce lo dicevamo tra noi. Una sera nell’ascensore del residence dove abitavamo provai a darle un bacio, lei mi rifilò una sberla”.
Michele Placido, moglie e figli
Michele Placido è padre di cinque figli avuti da tre donne diverse. Dalla prima moglie Simonetta Stefanelli ha avuto Violante, Michelangelo e Brenno. Inigo è nato dal legame con Virginie Alexandre. Gabriele è invece frutto dell’amore per la sua seconda e attuale moglie Federica Vincenti, più giovane di lui di 38 anni. Da piccola Violante, attrice e cantante, era gelosa del padre. “Ero un bell’uomo – racconta Michele Placido – Dopo una premiazione c’era una festa, mi misi a ballare e con la coda dell’occhio la vidi piangere. Avrà avuto 10 anni. Ma a 16 già andò via di casa con un fidanzato”.
“Federica mi ha prolungato la giovinezza, ci siamo fusi”
La differenza d’età con Federica Vincenti si fa sentire (“E’ inevitabile”). “Lei è attrice, canta, suona il pianoforte – spiega – ora ha l’ambizione di diventare direttrice d’orchestra. E poi è produttrice (…) Mi ha prolungato la giovinezza. È una bellissima storia. Ci siamo fusi, lei non fa niente senza di me e viceversa. La sessualità finisce, come in tutte le coppie. Ci unisce la passione per cinema e teatro. È la donna più importante della mia vita. Al matrimonio a San Nicola Cisternino Al Bano si mise a cantare. L’attore celebre pugliese che sposa la ragazza salentina. La gente era assiepata sui tetti”.
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“Rimase incinta ma abortì al terzo mese. Fu terribile”
“La conobbi a Parabita, nel Leccese, dopo un mio spettacolo – ricorda l’attore – Il sindaco mi disse che una ragazzina voleva entrare all’Accademia d’arte Drammatica a Roma. Ci riuscì. Io mi godevo la libertà dopo la separazione da Simonetta Stefanelli, lei viveva in un pensionato con altre allieve. Dopo un anno la invitai a casa mia, dove mi vergognavo di riceverla essendo molto disordinato. Cominciò la nostra storia. Federica rimase incinta ma abortì al terzo mese perché in grembo c’era un esserino che non vedeva e non sentiva. Fu terribile, ancora adesso mi commuovo. Nel 2006 abbiamo avuto Gabriele. Andare a comprare le figurine dei calciatori in età così adulta è un’esperienza meravigliosa”.
Michele Placido e la depressione: “La curavo a pranzo da mia madre”
Michele Placido accenna anche alla depressione: “Ne ho sempre sofferto. Come l’ho curata? Andando il sabato e la domenica in analisi a casa di mia madre. Preparava la pasta al forno e le polpette, e tiravamo fuori tutto, ogni confessione. Da quei pranzi uscivo ripulito”. Del commissario Cattani dice: “L’ho fatto uccidere dopo quattro serie. Non potevo restare tutta la vita prigioniero della ‘Piovra’, anche se aveva ascolti da Festival di Sanremo. Ci ho messo un mucchio di tempo per trovare la mia nuova strada, anche come regista”.