08 Giugno 2021, 11:02
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I ricordi scorrono nella mente di Domenico Merlo, padre di Michele, l’ex allievo di “Amici” ucciso da una leucemia fulminante.
Papà Domenico rivede il figlio bambino. “Avrà avuto otto anni: lui con la chitarra in mano – racconta al “Corriere del Veneto” – Già allora si capiva che l’arte gli scorreva nel sangue. A scuola di musica gli diedero subito una borsa di studio e ancora bambino passò alla chitarra elettrica. Cantava, suonava, componeva poesie, dipingeva dei bellissimi quadri…La mamma, mia moglie Katya, ha una bellissima voce e ama cantare. Io invece mi diletto a scrivere. Michele però ha sempre avuto una marcia in più. Diceva: ‘Papà, vedrai che ce la faccio a sfondare’. Ed era a un passo dal riuscirci…A dodici anni ci costrinse ad accompagnarlo al suo primo concerto, Suonavano i ‘G3’: Joe Satriani. Steve Vai e Robert Fripp, tre dei più grandi musicisti al mondo, e io all’epoca non sapevo neppure chi fossero. Fu bellissimo, Michele pareva incantato”.
Michele “era un’anima buona”. “Nonostante fosse cintura nera di karate e negli ultimi tempi avesse messo su un sacco di muscoli in palestra – spiega il padre – non ricordo di averlo mai visto litigare. Qualche mese fa la mamma gli disse: ‘Con quei bicipiti, se fai a botte rischi di fare male a qualcuno’, e lui: ‘Ma io neanche so come lo si dà, un pugno’. Poi delle volte era anche un gran rompip*lle, come il sottoscritto. Perché non si piegava ad alcun compromesso. Sempre schietto, diretto. Come quella volta che litigò con Morgan in tivù e disse alla De Filippi: ‘O se ne va lui o me ne vado io’. Toccò a Morgan fare i bagagli”.
“Amici” e “X Factor”, confida papà Domenico, non gli cambiarono la vita più di tanto: “Di certo gli lasciarono delle crisi di panico: l’ansia da prestazione a quei livelli può giocare brutti scherzi. Ma lui ne parlava tranquillamente, molti fan gli scrivevano per chiedergli consigli e Michele li aiutava ad affrontare il problema. È sempre rimasto coi piedi ben piantati per terra e ha fatto diversi lavori, di recente anche l’agente assicurativo: ci teneva alla sua indipendenza economica, specie da quando era andato a vivere da solo, a Bassano, col suo inseparabile cagnolino. Artisticamente, invece, sembrava sempre a un passo dal grande successo, anche se la vera svolta non arrivava, forse perché gli mancava qualche ‘spintarella’. In più, lo scorso anno i due concerti, già sold-out, erano saltati a causa del Covid. Ad ogni modo la televisione gli aveva dato grande visibilità e la determinazione non gli mancava: sono sicuro che sarebbe riuscito a sfondare. Anzi, ci riuscirà, perchè attraverso la sua arte Michele continua a esistere e a questa enorme ondata d’affetto vogliamo far seguire un grande evento per ricordarlo”.
Domenico Merlo ripercorre gli ultimi giorni di vita del figlio: “Era felice. Aveva un disco pronto, con un singolo appena registrato a Modena. Ha trascorso qualche giorno a Bassano con Luna, la sua fidanzata, e poi erano tornati insieme sulle colline bolognesi. Il resto è cronaca di questi giorni. Ci sono molte ombre in ciò che è accaduto a mio figlio. Lui si è presentato in ospedale, stava male ma l’hanno rimbalzato. Si è presentato da solo perché il mal di gola persisteva, il sangue gli usciva dal naso, aveva mal di testa. Gli hanno risposto che non poteva intasare il pronto soccorso, e l’hanno mandato via prescrivendogli un antibiotico…”.
“Ora voglio sia fatta chiarezza – conclude – e l’abbiamo già chiesto agli investigatori: il suo corpo è qui, a disposizione della magistratura che spero faccia tutto ciò che occorre per capire cos’è accaduto e se ci sono eventuali responsabilità. Michele era il nostro unico figlio, io e mia moglie abbiamo bisogno di sapere se tutto questo dolore si poteva evitare”.
I genitori di Michele Merlo “assistiti dai propri consulenti e legali procederanno in mattinata a depositare la formale denuncia necessaria per chiedere l’avvio delle procedure di sequestro della salma e delle cartelle cliniche”. Lo riporta una nota diffusa dalla famiglia del cantante.
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08 Giugno 2021, 11:02