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Michele Guardì sui fuorionda de “Le Iene”: “Argomento superato, li ho querelati”

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04 Marzo 2024, 13:22

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Michele Guardì esce in libreria con il suo nuovo romanzo dal titolo “La ciantona”. Ottant’anni compiuti lo scorso giugno, il regista e autore televisivo è originario di Casteltermini, in provincia di Agrigento. Il nuovo libro è ambientato in un paesino siciliano perché, come spiega in un’intervista all’edizione palermitana del quotidiano “La Repubblica”, “è il mondo che conosco e che mi piace descrivere”. Ogni volta che torna in Sicilia, confida, “provo ad afferrare le cose migliori. Se via Teulada fosse nella Valle dei templi sarei più contento perché lì c’è il mio mondo, la mia aria, la mia luce, i colori del cielo che sono unici. Ma dovendo lavorare sto qui e quando torno mi godo le vacanze”.

Michele Guardì (Foto da video)

“Mentre i miei compagni giocavano a calcio io facevo i teatrini”

Michele Guardì svela il significato del termine “ciantona”: “E’ un neologismo usato molto nel mio paese e in particolare da mia madre. Le voci dei personaggi si sovrappongono generando un grande baccano nel quale è difficile capire il significato delle parole”. Ribattezzato “il puparo” dalla madre, Michele Guardì ripercorre la sua infanzia: “Mi piaceva fare spettacolo, recitare, mentre i miei compagni giocavano a calcio io facevo i teatrini. È stata un’infanzia molto serena grazie soprattutto ai miei genitori che non hanno mai preteso nulla da me”. Impossibile non ricordare il sodalizio artistico stretto con il cugino Enzo Di Pisa morto nel disastro aereo di Punta Raisi. Dopo la tragedia, Michele Guardì pensò a mollare tutto: “Io avrei voluto ritirarmi, ma un giorno vennero a trovarmi Antonello Falqui e il grande scenografo Carlo Cesarini da Senigallia e mi dissero di continuare anche nel suo nome e così feci”.

Michele Guardì da bambino (Foto da video)

“Grazie a Giovanna Flora “I Fatti Vostri” continuano ad avere questa forza”

A portarlo in Rai fu Pippo Baudo. “Mi chiamò per la trasmissione Secondo voi, un programma di varietà e giochi a premi – ricorda – Poi Antonello Falqui, allora regista di grido, mi volle conoscere e poi lavorai a Due come noi, un programma con Ornella Vanoni e Pino Caruso e da lì non mi sono più fermato”. Michele Guardì “resiste” al timone de “I Fatti Vostri”, la trasmissione più longeva d’Europa. “Grazie anche al lavoro dell’autrice Giovanna Flora, che ha iniziato con me da ragazzina ed è proprio merito suo se il programma continua ad avere questa forza”, dice il regista siculo.
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Pippo Baudo e Michele Guardì (Foto da video)

Gli aneddoti su Giulio Andreotti e Bettino Craxi

Da “I Fatti Vostri” sono passati grandi personaggi. A cominciare da Giulio Andreotti: “Venne più volte, ma pretendeva un piccolo cachet per dimostrare che comunque si trattava di una prestazione pagata che poi avrebbe destinato in beneficenza. Ricordo inoltre che una volta Giovanna Flora lo soccorse mentre stava per inciampare e lui le disse: ‘Lei è l’unica che mi ha toccato la gobba impunemente’”. E poi ancora Bettino Craxi: “Una volta disse che aveva sete. Quando gli portarono un bicchiere d’acqua però non la bevve perché, come lui stesso ammise, non voleva correre rischi”.

Michele Guardì (Foto da video)

“Le mie redazioni sono piene di donne, lavorano con me perché sono brave”

Sul lavoro, Michele Guardì si definisce “molto ordinato”. “Pretendo il massimo sia da me stesso che dagli altri. Se non ho finito, non vado a dormire”, confessa. Ogni tanto, come si evince da alcuni fuorionda resi noti da “Le Iene” in cui pronunciava frasi omofobe e sessiste, va su tutte le furie. Il regista liquida così la faccenda: “Quelli delle ‘Iene’ li ho querelati, ed è un argomento superato del quale non voglio più parlare”. “Le mie redazioni sono piene di donne, ma indipendentemente dal genere: lavorano con me perché sono brave”, si limita ad aggiungere.

Mara Venier e Michele Guardì (Foto da video)

L’ospitata a “Domenica In” e la gratitudine nei confronti di Pippo Baudo

Domenica 3 marzo, Michele Guardì ha presentato il suo libro a “Domenica In”. Mara Venier ha organizzato per lui una vera e propria celebrazione con tanti amici. Anche Pippo Baudo si è collegato con la trasmissione per rendere omaggio al suo conterraneo che è in Rai da quando aveva 29 anni proprio grazie a lui. “La gratitudine è un sentimento che non si pratica e io invece lo pratico. Amo questo lavoro e sono grato a quelli che me lo fanno fare”, ha dichiarato il regista de “I Fatti Vostri”.

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04 Marzo 2024, 13:22

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