07 Marzo 2023, 16:54
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Michele Guardì concede una rara intervista a ‘Il Fatto quotidiano’ parlando della sua televisione, dei personaggi con cui nel tempo ha avuto a che fare e riservando anche qualche appunto ai suoi detrattori. Il regista e autore televisivo siciliano racconta anche del suo incontro con Pippo Baudo del quale dice: “Gli devo tutto”. Guardì è stato talent scout di molti personaggi della televisione tra cui Alberto Castagna, Tiberio Timperi, Fabrizio Frizzi, Massimo Giletti e tanti altri. Il regista svela di non guardare molto la tv. “Giusto il telegiornale, Porta a Porta e qualche film” spiega. E Sanremo? “Sì guardo anche quello”. Amadeus è uno dei suoi pupilli: gli ha salvato la carriera, così racconta. “È stato generoso ad ammetterlo in un mondo dove non si è grati a nessuno – dice – quando lavoravamo insieme non mi ha mai creato un problema”.
Qual è la tv che proprio non piace a Guardì? “C’era Funari che portava avanti uno stile di televisione urlata e aggressiva e per me era un errore; io sono un ottimista, uno pacifico e pure superficiale. Anzi, la superficialità mi ha permesso di vivere sereno, perché non approfondisco gli aspetti negativi che mi capitano, comprese le cattiverie”. Del suo nuovo pupillo Salvo Sottile, che conduce “I Fatti Vostri”, dice: “È entrato in punta di piedi e ce la sta facendo: è l’uomo del domani. Quando alla fine della puntata vado da Giovanna Flora, capo autrice, ogni giorno le dico ‘che bello che è stato’; negli ultimi tempi non mi capitava più”. E parlando di conflitti non può che venire in mente quello storico tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe. “Con Magalli c’erano delle incomprensioni”, ammette. Tra Magalli e la Volpe da quale parte stava? “Nessuno dei due: non amo vedere i figli litigare”. E aggiunge: “Devo ammettere che Magalli inizialmente ha esagerato, poi lei ha drammatizzato un po’ più del necessario”.
Poi la stoccata contro i critici televisivi. Si sente sottovalutato? O attaccato dai critici? “Sempre stato sopravvalutato, sono abile a vendermi. Attaccato da uno in particolare; è una persona invidiosa, per la quale ho comprensione al limite della pietà”. Si riferisce ad Aldo Grasso del Corriere? “Ho portato i Promessi sposi a San Siro, con ventimila presenti in piedi a urlare il mio nome. Questo critico ha definito il testo ‘cretino’. Quando troverà ventimila persone, in piedi, a urlare il suo nome per un articolo allora parleremo da pari a pari”.
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Famoso l’episodio in cui Michele Guardì ha fatto svenire Massimo Giletti. ”Insistevo su certi punti e lui niente. Io ancora. E lui niente – ricorda – A un certo punto è svenuto ma secondo me l’ha fatto apposta; (pausa) però è uno bravo”. E aggiunge “Sviene bene ma è comunque bravo”. Un altro suo pupillo è Tiberio Timperi del quale dice: “Bravissimo, è quasi un parente, ma con lui ho qualcosa da ridire rispetto al colore dei pantaloni e di certe camicie”. E su Sanremo dice: “Una volta un direttore mi chiama nel suo studio per offrirmelo. Entro ed esordisce: ‘Ho il nome delle presentatrici’. A quel punto apro la borsa, fingo di aver lasciato il progetto a casa e me ne vado. Mi disturbava l’idea che avessero già deciso le presentatrici: chissà cosa mi sarebbe capitato andando avanti”. Il suo segreto? “Godermi la serenità di tornare a casa, cenare con mia moglie e ridere insieme”.
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07 Marzo 2023, 16:54