La Rai ha avviato accertamenti su Michele Guardì. Il regista de “I Fatti Vostri” è finito dell’occhio del ciclone a causa di un servizio de “Le Iene” andato in onda martedì 28 novembre. Il programma di Davide Parenti ha trasmesso alcuni fuorionda risalenti a un decennio fa in cui Michele Guardì imprecava e utilizzava espressioni omofobe e sessiste oltre a definire Giancarlo Magalli “cane” e “maiale”. Ma non solo. Il regista è stato anche accusato di impiegare come autista un uomo che sarebbe stipendiato dalla Rai. Dopo la messa in onda del servizio, Michele Guardì ha preso carta e penna e ha scritto una lettera a “Dagospia”.
“L’uomo definito impropriamente autista lavora con me con regolare contratto dal 2010”
“Quanto ha fatto emergere il programma ‘Le Iene’, nella trasmissione di martedì scorso, a proposito di un mio collaboratore impropriamente definito autista devo precisare che si tratta di un assistente che lavora con me con regolare contratto dal 2010 anno in cui ho messo in scena il Musical sui Promessi Sposi – ha esordito – Successivamente, dato il rapporto di fiducia, gli ho chiesto di collaborare con me anche alla realizzazione di rubriche tv, che seguivo io personalmente per il programma ‘I fatti vostri’. Si è reso perciò necessario anche un altro contratto di consulente e non di dipendente proprio per I Fatti Vostri, contratto che gli ha consentito e gli consente di lavorare dentro una redazione Rai. Si tratta dunque di due contratti distinti, uno dei quali a mio totale carico. Le attività che svolge come mio collaboratore privato sono dunque da me e solo da me personalmente retribuite con regolare contratto”.
“I fuorionda trasmessi risalgono al 2009 e cioè a quattordici anni fa”
“Quanto alle mie esternazioni fuori onda trasmesse sempre in quel servizio delle Iene come se fossero di attualità – ha aggiunto – preciso che si tratta di fuori onda risalenti al 2009 e cioè a quattordici anni fa. Lo stesso Giancarlo Magalli, intervistato ieri dalle ‘Iene’ mentre entrava in Rai, per partecipare come settimanalmente avviene ai Fatti Vostri, ha risposto che sarebbe ancor più divertente sentire quello che le persone alle quali mi sarei riferito sono solite dire a me replicando. Inoltre a tutti coloro che si erano sentiti offesi ho già chiesto scusa a suo tempo. Cosa che torno a fare anche adesso”.
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La reazione di “mamma Rai”: “Aperto un audit interno”
Le sue scuse non sono bastate. La consigliera di amministrazione Rai Francesca Bria (Pd) è insorta invocando che “vengano avviati gli accertamenti di competenza e, all’esito, adottate tutte le sanzioni previste a tutela anche dell’immagine aziendale”. Barbara Floridia (M5S) ha invitato l’azienda di viale Mazzini a “prendere posizione” circa “le frasi irriguardose, in qualunque momento siano state pronunciate, incompatibili con il servizio pubblico”. La Rai ha annunciato che ieri “ha dato mandato per l’apertura di un audit interno e di tutte le procedure aziendali previste sui fatti che riguardano il regista Michele Guardi dopo la messa in onda, martedì 28 novembre, su Italia 1, di un servizio contenente alcuni fuorionda del regista e sue dichiarazioni”.
Giancarlo Magalli difende Michele Guardì: “Roba antidiluviana”
A difendere il regista de “I fatti Vostri” è sceso in campo Giancarlo Magalli. “Sono più di 30 anni che con Guardì lavoriamo assieme – ha dichiarato il conduttore a “Libero” – Ce ne siamo già dette di tutti i colori, ma sempre in amicizia. Conosco quei fuori onda e so a chi si riferiscono. È roba antidiluviana che lascia il tempo che trova. E poi, come ho già detto anche alle Iene, così avete reso noto solo quello che lui ha detto di noi. Per informazione completa dovreste anche rendere noto quello che noi diciamo di lui. Ma sempre in amicizia”.