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Melissa Panarello, l’autrice di “Cento colpi di spazzola” racconta come ha dissipato i soldi

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30 Marzo 2024, 12:17

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Melissa Panarello si racconta in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. Vent’anni fa, la scrittrice catanese sfornò il best seller “Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire” con lo pseudonimo Melissa P. Il libro fu un clamoroso successo letterario. A soli 17 anni Melissa Panarello fu travolta da una valanga di critiche da parte di moralisti e perbenisti ma anche da una valanga di soldi che oggi ammette di non aver saputo gestire e di aver dissipato. “Quello era un libro novecentesco, uscito in una società ancora novecentesca – ricorda – Non esisteva l’iPhone, anzi nemmeno l’iPod – sentivamo la musica col lettore cd. Oggi, forse, è vero che non ci sarebbe quel moralismo; però ci sarebbe molto più odio. L’odio dei social. Mi avrebbe annientata”.

Melissa Panarello (Foto Instagram)

“Ho avuto un successo molto grande col primo romanzo, che è andato scemando libro dopo libro”

Melissa Panarello ha aperto un’agenzia letteraria ed è candidata al Premio Strega 2024 con il suo ultimo romanzo “Storia dei miei soldi”, la cui protagonista Clara è un’attrice caduta in disgrazia che racconta come ha sperperato il denaro guadagnato. “La storia di Clara somiglia alla mia – ammette – è la storia di una persona che ha avuto un inaspettato successo da cui sono arrivati tanti soldi. Che poi sono finiti”. La scrittrice catanese commenta così la candidatura al Premio Strega: “Non penso certo di vincere. Ma essere riconosciuta come scrittrice, è già molto. Era quello che speravo mi venisse da questo romanzo”. “Ho avuto un successo molto grande col primo romanzo, che è andato scemando libro dopo libro – confida – L’unico premio che ho vinto finora è quella specie di statuetta laggiù. Me l’hanno dato tantissimi anni fa, ma non sono nemmeno sicura che avessero davvero letto i miei libri…”.

Melissa Panarello (Foto Instagram)

“Ho sprecato il mio denaro perché pensavo di non meritarlo”

“A un certo punto – spiega Melissa Panarello – ho capito che questo giudizio negativo su me stessa ha molto a che fare con il modo in cui ho gestito il mio denaro: l’ho sprecato perché pensavo di non meritarlo. Oggi finalmente vorrei dire: guardate che un pochino valgo anch’io, magari non chissà quanto, però un mio valore ce l’ho. Il problema di chi pensa di non valere niente è che si fa prendere tutto da tutti perché crede che gli altri se lo meritino, a differenza sua. È un grande classico, la sindrome dell’impostore: chi ne soffre sente di dover pagare lo scotto del successo”. “Compensavo questa convinzione con l’arroganza della giovinezza – aggiunge – Il che ha creato una sorta di ossimoro: ero convinta di non meritare una cosa che d’altro canto, giorno dopo giorno, vivevo con naturalezza, con quell’idea che hai a vent’anni di poterti divorare il mondo”.

Rocco Siffredi e Melissa Panarello (Foto Instagram)

“Una volta inito il romanzo, ho provato tenerezza e rabbia”

“Storia dei miei soldi” rappresenta per lei un punto di svolta. “Si scrive sempre per risolvere qualcosa: magari non si sa bene cosa, ma scrivendo lo si capisce – spiega – Stavolta mi è successa una cosa strana: scrivevo animata da una rabbia che non si è spenta una volta finito il romanzo, come spesso accade con i libri, che ti pacificano. Per la prima volta ho visto tutto nitidamente. E ho sentito una grande tenerezza verso quella ragazzina che non si rendeva conto di cosa le stesse accadendo; e, insieme, altra rabbia nei miei confronti, perché non mi sono saputa rendere conto di quello che succedeva (…) Lei rimane sempre viva dentro di me. Era anche saccente, arrogante – molte cose che sono ancora, in maniera molto più morbida”.
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Melissa Panarello (Foto Instagram)

“Se ho fatto scelte dissennate è perché a volte mi sono lasciata scegliere, trascinare”

“Il fatto è che in me hanno sempre convissuto due persone – come in tutti, credo – aggiunge la scrittrice siciliana – Ho sempre avuto un’identità molto precisa, però nello stesso tempo in me abita anche quest’altra persona fragile, senza identità, che un po’ si faceva scegliere dalle cose e dalle persone. E che per questa ragione nel gestire il denaro era assolutamente dissoluta. Se ho fatto scelte dissennate è perché a volte ha vinto lei: e senza scegliere mi sono lasciata scegliere, trascinare”. Melissa Panarello confessa di aver imparato ad usare meglio i soldi: “Ora che ho attribuito loro un valore simbolico, i soldi mi interessano moltissimo. Mi sembra di avergli dato l’amore che serviva (…) Oggi però forse li gestirei in un altro modo. Oddio, forse mi rovinerei con lo shopping online”. Oggi la scrittrice è sposata con Matteo Trevisani da cui ha avuto due figli.

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30 Marzo 2024, 12:17

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