Medico torinese gay, padre paga un uomo per spezzargli le mani

Medico torinese gay, padre paga un uomo per spezzargli le mani: riconosciuto danno biologico

Germana Bevilacqua

Medico torinese gay, padre paga un uomo per spezzargli le mani: riconosciuto danno biologico

| 01/04/2025
Medico torinese gay, padre paga un uomo per spezzargli le mani: riconosciuto danno biologico

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Fabrizio Obbialero è un medico torinese che, dopo aver rivelato al padre di essere gay, ha vissuto un incubo. Il 48enne che fa il chirurgo plastico ha rischiato di non poter più operare per colpa del padre. Quest’ultimo, infatti, nel 2017 aveva assoldato un sicario con l’incarico di spezzargli le mani in modo da impedirgli di continuare ad esercitare la sua professione. Ma per fortuna l’aggressore non è riuscito a portare a termine l’intento criminale e, dopo avere pedinato l’uomo, ha deciso che non poteva rovinargli la vita e ha avvisato la vittima dell’intento del genitore. Il medico ha presentato denuncia contro il padre. Lo scorso 22 marzo l’uomo, oggi 80enne, è stato condannato a risarcire il figlio con 17mila euro per il danno biologico che quest’ultimo ha dovuto sopportare a causa delle persecuzioni e umiliazioni. L’anziano, nel 2020, aveva patteggiato una pena a due anni per essere stato il mandante del mancato pestaggio ai danni del figlio. L’uomo aveva messo in campo un serie di azioni violente: aveva denigrato il figlio sui social, aveva fatto picchiare il suo compagno e anche sua madre che aveva preso le sue parti.
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Fabrizio Obbialero (Foto Instagram)

Medico torinese gay perseguitato dal padre: “Mi diceva: ‘O sei un calciatore o sei un fr…o'”

Il medico torinese parla della sua vicenda in un’intervista al “Corriere della Sera” per porre l’attenzione su un tema delicato e molto attuale. “La mia, anzi la nostra è una vita normalissima – racconta – Almeno lo è adesso”. Parlando del padre ricorda le umiliazioni e le minacce: “Tutto per la mia omosessualità, non l’ha mai accettata. Come è arrivato a tanto? Non lo so non me lo chiedo nemmeno più, quel rapporto per me non esiste e basta. Sapevo come la pensava, ma non sapevo dove sarebbe potuto arrivare. Ricordo da ragazzino, a me non piaceva il calcio, lui ne era patito. ‘O sei un calciatore o sei un fr…o’, diceva. Oggi ci parliamo solo tramite avvocati”. Poi racconta cosa ha dovuto subire negli anni: “Di tutto. Minacce e insulti continui, racconti inventati, atti vandalici contro di me, contro il mio compagno e anche contro mia sorella a cui sono molto legato. Non so cosa avesse detto a quell’uomo che aveva assoldato per picchiarmi, ma lui mi seguì e si convinse che non valeva la pena rovinarmi la vita, però mi disse che aveva bisogno dei soldi che mio padre gli aveva promesso, così abbiamo allestito un set e messo in scena il pestaggio”.

Fabrizio Obbialero (Foto Instagram)

“Un vicino di casa avvisò mio padre di avermi visto sul terrazzo con un attore omosessuale”

La madre del medico che si è dichiarato gay si chiamava Cinzia e si è separata dal marito violento dopo 42 anni di matrimonio prendendo le difese del figlio. È morta anni fa per una malattia. “Lei era una donna forte, se non lo fosse stata non avrebbe potuto sopportare tutto questo – racconta Fabrizio Obbialero – Lei si è schierata dalla mia parte, e io dalla sua quando c’è stata la separazione. Era molto dolce e intelligente. Mi manca ogni giorno”. Il padre si è incattivito di più dopo la separazione dalla moglie. “È il momento in cui tutto è iniziato a degenerare – spiega il chirurgo plastico -.  Io ho sostenuto mia madre in tutti i modi possibili, e con me tutta la nostra famiglia. Mio padre ha iniziato a incattivirsi con me in quel periodo anche se la mia omosessualità lo tormentava da tempo. La pietra dello scandalo fu quella volta in cui un vicino di casa del mare avvisò mio padre di aver visto sul terrazzo della nostra casa me insieme a un famoso attore omosessuale. Mi tolse le chiavi di quella casa, i miei genitori litigarono e poi mia madre chiese la separazione, fu l’ultima goccia”.

Fabrizio Obbialero (Foto Instagram)

“Il mio compagno è rimasto con me nonostante mio padre, abbiamo condiviso tutto”

Nonostante tutto, il medico parla di un’infanzia serena. “Se mi immagino bambino mi vedo al mare – ricorda l’uomo – ci passavamo mesi interi perché mio padre lo amava e questo è un aspetto che mi è sempre piaciuto. Andavamo a pescare, non so quanti bambini possano raccontare di aver pescato un tonno, io sì. Mia mamma è sempre stata molto brava a compensare la situazione. Anni dopo ho capito il lavoraccio che ha fatto per noi. Crescendo ho avvertito il peso di avere di fronte un padre padrone”. Fabrizio Obbialero ricorda come il padre fosse ossessivo: “Ha sempre voluto controllare tutto. Il primo studio medico l’ho aperto in un immobile di sua proprietà e quando finalmente mi sono reso indipendente, anche perché gli insulti verso di me e il mio compagno erano continui, lui l’ha vissuta malissimo. Non poteva più minacciarmi di togliermi le chiavi o sbattermi fuori ad ogni discussione, aveva perso quel controllo e lo pativa”.

Nonostante tutto, il medico ha potuto coltivare la sua vita sentimentale: “E’ stata più serena di quel che si potrebbe immaginare – rivela -.  Ho avuto alcune relazioni importanti, l’ultima dura da 14 anni, abbiamo anche pensato di sposarci. Il mio compagno è rimasto con me nonostante mio padre, abbiamo condiviso tutto. Certo, non posso dire che sia stato semplice. Per un periodo ho vissuto due vite”.
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Fabrizio Obbialero (Foto Instagram)

“Quando prendevo la barca con il mio compagno lui con i suoi amici ci chiamava fro…tti”

All’inizio Fabrizio Obbialero ha evitato di raccontare alla sua famiglia della sua omosessualità. “Non l’ho fatto tanto per paura quanto per comodità – spiega -. Uscivo e raccontavo di andare con un’amica. Non avevo voglia di affrontare le battute da stadio di mio padre. Poi mia mamma si ammalò e quella doppia vita divenne faticosa da gestire. A 30 anni ho raccontato tutto. Come immaginavo, per mia mamma non fu né una sorpresa, né uno shock. Mio padre reagì peggio e con il tempo si è incattivito. Me lo ricordo quando io e il mio compagno andavamo al molo a prendere la nostra barca, che era ormeggiata accanto alla sua, e lui con i suoi amici ci chiamava fro…tti”. Riguardo alla sentenza del tribunale civile di Asti che gli ha riconosciuto il danno biologico precisa: “Non ho mai pensato di usare la mia situazione per una battaglia civile o politica, né ho intenzione di farlo adesso. Però sono contento di come sono andate le cose: penso che quello che si riconosce in questa sentenza, il danno biologico causato dal comportamento omofobo, sia un passo avanti per tanti”.

“Sono molto concentrato sul mio lavoro – conclude-.  E poi ho ancora un po’ di questioni da chiudere, anche con mio padre. Tra le altre cose liberare una casa al mare che attualmente è occupata da qualcuno a cui lui ha concesso le chiavi senza dirmelo”.

Pubblicato il 01/04/2025 11:36

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