Mauro Corona per la prima volta in tv insieme alla figlia Marianna. È accaduto a “Verissimo” nella puntata andata in onda sabato 6 aprile. Marianna racconta di un “papà con molteplici sfaccettature”. “Con noi era molto paziente, ci portava a pescare (…) – ricorda – Ci fermavano sempre i carabinieri. Ero terrorizzata che lo portassero in prigione per come si vestiva”.
“Devo essere grato a mio padre e alla sua brutalità perché ho agito diversamente con i miei figli”
“Ho cercato di essere un papà diverso dal mio – spiega l’alpinista e scrittore – Quindi molto affetto, molta comprensione. Li facevo scolpire, li portavo a scalare, li portavo a legna, gli ho insegnato a fare il fuoco, a fare l’orto, con estrema dolcezza per quanto mi è stato possibile. Tutto quello che mio papà non ha fatto con me. Alla fine devo essere grato a mio padre e alla sua brutalità perché io ho agito diversamente. Ho insegnato loro il rispetto verso il prossimo che io a volte non ho avuto, il rispetto per la natura, per le piante, i boschi. Di questo vado fiero”.
Marianna Corona: “Il tumore mi ha lasciato grosse fragilità”
Marianna Corona racconta di aver capito di non stare bene mentre scalava una montagna. Alla donna è stato poi diagnosticato un tumore. “Ho avuto un blocco – confida – non riuscivo più ad andare avanti. In quel momento, la vita mi chiedeva un passo indietro. Il tumore mi ha lasciato grosse fragilità e mi sono aggrappata a quello che avevo attorno. Sono tornata a casa, con la mia famiglia vicino e si andava avanti un giorno alla volta. Oggi sto bene, devo fare dei controlli periodici, sono sempre monitorata”.
Il dolore di Mauro Corona: “La vita mi ha tolto l’anima dei miei figli, è crollato tutto”
“Si parla della malattia di una figlia, ma non è solo quella. Ce n’è un’altra con la stessa patologia e un altro mezzo – svela Mauro Corona – Da bambino la vita mi aveva tolto delle cose, poi ha cominciato a darmele e alla fine sembra che si sia accorta di avermi dato troppo con la notorietà, i libri, e ha iniziato a togliermi. Mi ha tolto l’anima dei miei figli, è crollato tutto. Da ogni dramma può scoccare una scintilla di luce, ma sono rimasto veramente scosso”.
La malattia della figlia: “Mi ha lasciato un segno molto profondo”
“Mi sto commuovendo perché non è stato facile – dice lo scrittore con le lacrime agli occhi – Ho intuito la sua paura, il terrore che sei ai ferri corti con la vita. Questo mi ha lasciato un segno molto profondo. Io non ho più sogni. Sì…vivo con entusiasmo, vado a scalare ma riparto ogni mattina da quello che resta. La madre le è stata molto più vicina di me perché gli uomini a volte sono codardi. Quando la paura è troppo forte, uno tende a non voler vedere”.
Marianna Corona: “Io e papà battibecchiano per l’alcol”
“Ultimamente papà è bravo, battibecchiamo sulla questione dell’alcol – confessa Marianna Corona – Mi fa preoccupare, ho paura che butti all’aria quello che ha costruito sino adesso, quello che ha di buono, il suo animo sensibile. L’alcol lo vedo come una cosa che lo uccide piano piano”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Mauro Corona: “Bevendo così, è come se insultassi chi mi ha dato la salute e la forza”
“Ho avuto problemi sin da piccolo con l’alcol – ammette Mauro Corona – Ho sempre avuto questo problema col vino. Da due mesi cerco di regolare la bottiglia ma il demonio è sempre lì che t’aspetta al varco. L’ho fatto anche per i miei figli. Però non sono sicuro perché dall’alcol non si esce. Lo puoi sospendere anche fino alla morte ma la vipera che ti ha inoculato quel veleno è sempre lì. Il problema mio è che con l’alcol non sto male. Né mal di testa, né vomito, né postumi. Io non ho mai avuto niente. Non ho mai fatto esami, analisi. Son qui a quasi 74 anni, ho avuto una fortuna genetica, biologica, che i miei figli non hanno avuto. Bevendo così, è come se insultassi chi mi ha dato la salute e la forza”.
I complimenti a Silvia Toffanin: “Ha una dolcezza e una quiete espressiva che mi mette a mio agio”
Nel finale, l’alpinista e scrittore fa un complimento a Silvia Toffanin: “La ringrazio per questa sua dolcezza nel fare le domande. La Bianchina (Bianca Berlinguer, ndr.) a volte mi mette in irritazione. Invece lei ha una dolcezza e una quiete espressiva che mi mette a mio agio”.
