Alcuni giorni fa, Selvaggia Lucarelli ha polemizzato sui costi delle case a Milano perché volendo acquistarne una ha trovato i prezzi inavvicinabili. Ieri sera, a “Fratelli di Crozza”, Maurizio Crozza nei panni di Vittorio Feltri ha accennato alla vicenda. “Se sono inavvicinabili, stattene lontana – ha detto – che tra l’altro in quanto a pezzenti siamo già in overbooking. Io dico delle verità fattuali. Se la Lucarelli è una barbona se ne vada verso la periferia, tipo Croazia, Moldavia, Bosnia. So che lì un posto nel sacco a pelo in un sottopasso viene via a due soldi”.
“Se lei va via dalla regione, le case in Lombardia raddoppiano di valore”
“La Lucarelli ha iniziato a insultare Milano perché non riesce a trovare il nido d’amore per lei e il suo giovane fidanzato – ha proseguito – che abbiamo visto a Ballando con le stelle e che quest’anno mi pare abbia l’età per finire la terza media. Comprendo il disappunto della Lucarelli che magari cercava casa per stare vicino al pediatra che cura il fidanzato”. “Se lei va via dalla regione, le case in Lombardia raddoppiano di valore – ha concluso – Io poi sono felice se va via da Milano perché sono animalista, lei rischia ogni giorno di essere investita perché gli automobilisti da noi non sono abituati a guidare evitando i cinghiali. Visto che è romana, che se ne stia a Roma dove può grufolare liberamente e al massimo quello che le può capitare è diventare porchetta, che però dai romani è apprezzatissima per cui per lei sarebbe come per noi giornalisti un Pulitzer”.
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Selvaggia Lucarelli: “Una spanna sopra”
Selvaggia Lucarelli ha apprezzato la satira tagliente del comico ligure e ha condiviso la clip sui suoi canali social. “Barbona a tua sorella”, ha scritto nella didascalia. “Una spanna sopra”, ha aggiunto tra i commenti in risposta a Davide Maggio che sottolineava la bravura di Crozza. Alcuni follower hanno invece attaccato il comico perché a loro dire avrebbe esagerato. A tal proposito, sempre tra i commenti, Selvaggia Lucarelli ha detto: “Comunque è un fenomeno interessante quello della gente che si offende per interposta persona. Cioè, a me fa ridere, loro sono risentiti e non dovevano permettersi. Questo racconta parecchie cose dei problemi per la satira di ‘sti tempi che non sono ‘non si può più parlare di niente’, ma la gente non sa proprio cosa sia la satira”.