Massimo Sestini torna sui social dopo l’incidente in cui ha rischiato la vita. Sabato 25 gennaio il famoso fotoreporter fiorentino, fra i più noti al mondo e vincitore del prestigioso World Press Photo nel 2015, era impegnato nell’ambito del progetto “Under Ice” in un’immersione nel lago ghiacciato di Lavarone, in provincia di Trento. A causa di un problema all’erogatore dell’ossigeno, aveva perso i sensi rimanendo senza aria e andando in arresto cardiaco. Riportato in superficie da un istruttore della Guardia Costiera che si era immerso insieme a lui, è stato trasportato in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Durante il viaggio aveva ripreso per un po’ i sensi. Poi il crollo con tanto di coma provocato da una grave infezione ai polmoni. Tre giorni fa, il risveglio e il pensiero immediato agli uomini della Guardia Costiera a cui deve la vita. “Dove sono i ragazzi che mi hanno salvato?”, sono state le sue prime parole. Massimo Sestini è ancora in ospedale ma si sta riprendendo. I medici parlano di “una ripresa sorprendente, incredibile”.
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Massimo Sestini dopo l’incidente: “Ho visto la morte in faccia due volte”
“Sono tornato – scrive il fotoreporter su Instagram – Dopo un viaggio di andata e ritorno che mi ha fatto vedere la morte in faccia due volte, oggi sono uscito dalla rianimazione e le mie condizioni sono decisamente migliorate. Il motto di nave Vespucci, ‘non chi comincia ma quel che persevera’, mi ha dato tanta forza in questo momento. È proprio la perseveranza che mi sta aiutando a superare questa prova, giorno dopo giorno. Mi sento un privilegiato, perché ho una nuova vita. Per questo un grazie speciale va a chi mi ha salvato: prima il nucleo sub della Guardia Costiera, e poi la splendida equipe del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Infine un grazie di cuore va a tutti voi per le parole di affetto e sostegno. Siete stati moltissimi e, come ha detto la mia amica Livia Frescobaldi, l’enorme tributo di solidarietà che ho ricevuto, normalmente, si dà soltanto a chi muore”.
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Chi è Massimo Sestini
Massimo Sestini, 62 anni, originario di Prato, svolge la sua attività di fotoreporter dal 1978 e collabora, tra gli altri, anche con il “Corriere della Sera”. Tra i suoi scoop figurano Carlo d’Inghilterra fotografato a Recanati mentre dipinge un acquerello, la principessa Diana in costume da bagno in Sardegna e Licio Gelli immortalato a Ginevra mentre viene portato in carcere. Nel 1992 riprende dall’alto gli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel 2012 si immerge con i sommozzatori della Marina Militare per fotografare la Costa Concordia appena affondata. Massimo Sestini vince nel 2015 il prestigioso World Press Photo Award per aver ripreso dall’alto un gommone carico di 227 migranti al largo delle coste libiche. Il 31 agosto 1997 uno dei fotografi della sua agenzia lo informa di aver fotografato Lady Diana coinvolta nell’incidente nel tunnel dell’Alma, a Parigi. Massimo Sestini decide di bruciare quelle foto. “Erano troppo macabre”, disse.
Le fotografie di Massimo Sestini sono uscite sulle prime pagine dei principali giornali italiani e internazionali (“Stern”, “Paris Match”, “Time”, “Life”, “Newsweek”, “New York Times”, “Herald Tribune”, “El Pais”, “Olà”, “Le Monde”, “Figaro Magazine”, “Hello”, “Sun”, “The Times”).