Martina Voce: "Il mio ex fidanzato rideva mentre mi accoltellava"

Martina Voce sopravvissuta a 25 coltellate: “Il mio ex fidanzato rideva mentre mi colpiva”

Daniela Vitello

Martina Voce sopravvissuta a 25 coltellate: “Il mio ex fidanzato rideva mentre mi colpiva”

| 02/01/2025
Martina Voce sopravvissuta a 25 coltellate: “Il mio ex fidanzato rideva mentre mi colpiva”

5' DI LETTURA

Da Oslo arriva il racconto choc di Martina Voce, la 21enne accoltellata dal suo ex fidanzato mentre entrava nel luogo di lavoro. Il tentato femminicidio è avvenuto lo scorso 20 dicembre. La giovane è stata raggiunta da 25 coltellate inferte dal 24enne Mohit Kumar, un ingegnere informatico norvegese di origine indiana che non si rassegnava alla fine della loro relazione. “Un vigliacco, non ha avuto nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi per uccidermi. Ha atteso che mi girassi per accoltellarmi”, le parole di Martina Voce riportate dal padre Carlo ai microfoni dell’Adnkronos.

Martina Voce (Foto Instagram)

Il padre di Martina Voce: “Mi colpiscono la forza e il coraggio di mia figlia”

Dopo la feroce aggressione, la 21enne ha subito cinque interventi chirurgici e adesso riesce a parlare e a camminare. In ospedale ha incontrato il padre Carlo Voce al quale ha raccontato la dinamica dell’accaduto. “Si ricorda ogni attimo – spiega l’uomo all’Adnkronos – Non era terrorizzata mentre ripercorreva quei momenti, ma provava rabbia. Mi colpiscono la forza, il coraggio, la consapevolezza di mia figlia. Sta andando tutto bene grazie anche all’eccellente staff medico. Domani sarà trasferita nel reparto maxillo facciale dove rimarrà tre giorni, poi comincerà la riabilitazione delle mani: fino al 6 gennaio terrà dei gessi leggeri. Dopo la ricostruzione della lingua, le resta una piccola infezione nella parte interna della bocca, ma i medici sono fiduciosi”. 
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Carlo e Martina Voce (Foto video e Instagram)

“Martina ha perso 4,5 litri di sangue, la coltellata all’orecchio è arrivata fino in gola”

Martina Voce è viva per miracolo grazie ad una serie di circostanze fortuite tra cui il pronto intervento dei colleghi di lavoro, l’arrivo tempestivo dell’ambulanza e l’ospedale ubicato a quattro minuti dal luogo dell’accoltellamento. “Ha fatto un recupero in 8 giorni impensabile. Un miracolo – afferma il padre – Quando arrivai in ospedale la prima volta, l’avevano data per spacciata… ha perso 4,5 litri di sangue, la coltellata all’orecchio è arrivata fino in gola”. Carlo Voce conclude con una riflessione sulla violenza subita dalle donne (in Italia nel 2024 i femminicidi sono stati oltre 100, ndr) e sull’importanza della denuncia: “Occorre stare attenti anche ai più piccoli segnali. Martina a novembre scorso mi aveva riferito che l’ex era diventato ossessivo sui social, e io le avevo consigliato di presentare un esposto alla polizia, ma si rifiutò immaginando che lui potesse avere conseguenze sul lavoro. In questi casi non bisogna pensare ma agire immediatamente, bisogna trovare il coraggio di denunciare. Questo il mio appello a tutte le donne”.

Martina Voce (Foto Instagram)

Martina Voce: “Hanno fermato il mio ex fidanzato accoltellandolo”

Nelle scorse ore, Martina Voce ha rotto il silenzio e ha ricostruito i drammatici istanti dell’aggressione in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”. “Faccio ancora gli incubi su quella mattina – confessa – Ero fuori dal negozio per buttare via delle cose e me lo sono visto davanti. Mi ha chiesto se avevo ancora un ragazzo. Gli ho risposto di farsi i fatti suoi e che se voleva comprare qualcosa poteva anche entrare, altrimenti doveva andarsene. Mi sono girata e sono entrata. All’altezza delle casse mi ha tirato una coltellata da dietro. Ho camminato ancora e mi ha colpito di nuovo, con un grosso coltello da militare. Una signora ha assistito alla scena e ha iniziato a urlare. E lui ha iniziato ad attaccarmi frontalmente. Ho cercato di scappare e mi ha colpito di nuovo da dietro. Alla schiena e sulla nuca. Era muto. Ma con il sorriso stampato in faccia”.

“Sono caduta nel mio sangue. Per fortuna è arrivato il mio ragazzo che me lo ha tolto di dosso – ha aggiunto – Ho provato ad allontanarmi strisciando, quello però si è divincolato ed tornato verso di me. Da sdraiata l’ho tenuto a distanza usando le gambe, mentre provava ancora a colpirmi. Lo hanno fermato accoltellandolo. I paramedici sono arrivati un minuto dopo. Mentre mi portavano via ero convinta che non ce l’avrei fatta”.

Martina Voce con il padre (Foto Instagram)

La 21enne ha deciso di restare a vivere a Oslo dove studia e lavora

Martina Voce ha deciso di restare a vivere a Oslo, città dove studia e lavora. Nei giorni scorsi, a svelare il suo dramma era stata Simona Branchetti. La madre della ragazza è la migliore amica della conduttrice del Tg5. “Martina ha appena 21 anni, una vita di sogni che l’ex fidanzato, lasciato, ha tentato di uccidere in tutti i sensi – aveva scritto la giornalista su Instagram – Martina accoltellata e ridotta in fin di vita dall’ex che non si rassegnava alla fine della loro relazione. Venerdì è entrato nel fast food dove lavorava ad Oslo e ha tentato di ammazzarla. È salva, per un soffio, grazie all’intervento di un amico che si è ferito per riuscire a bloccare la furia cieca di questo ragazzo che si stava accanendo su di lei e dei sanitari norvegesi intervenuti con una tempestività incredibile. L’ennesima spia che tra i giovani come tra gli adulti di questo tempo scorre qualcosa di malsano che corrode le anime e mette in pericolo le nostre esistenze”.

Simona Branchetti (Foto Instagram)

Simona Branchetti: ” Qualcosa di profondo si è rotto negli equilibri tra uomo e donna”

“Martina, rischiava di essere morta. La sua vita passa da quel respiratore a cui ora è attaccata dopo che quest’uomo ha tentato di reciderle la carotide – aveva aggiunto Simona Branchetti – Martina ce la farà ma porterà per sempre nel cuore e sul corpo i segni di questa violenza inspiegabile su cui dobbiamo interrogarci e trovare un rimedio. Qualcosa di profondo si è rotto negli equilibri tra uomo e donna e non possiamo più far finta che non sia un problema che riguarda tutti e in cui tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. A papà Carlo e alla mia amica del cuore Beatrice alla loro Martina e alla sorellina Luna tutto l’amore che posso perché possano rivedere presto il sorriso di Martina, come il giorno in cui è partita per questa avventura in Norvegia carica di sogni e lo sguardo bello sul futuro”.


Pubblicato il 02/01/2025 13:38

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