11 Luglio 2023, 15:20
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“L’epopea della ‘zarina di Arcore’ Marta Fascina volge al termine”. Secondo il sempre ben informato “Dagospia”, Pier Silvio Berlusconi – che non avrebbe mai amato particolarmente la “quasi moglie” del padre al punto da disertare le “quasi nozze” celebrate a Villa Gernetto – l’avrebbe sfrattata da Villa San Martino. La deputata azzurra avrebbe “tempo fino a ottobre per inscatolare borse, scarpe e sciarpine di cachemire e lasciare la residenza di Arcore” accantonando “il sogno di vivere da castellana” nella villa dove ha vissuto al fianco del Cavaliere.
Secondo i rumors circolati negli ultimi giorni, il cosiddetto “allegato Fascina”, ovvero il terzo appunto contenuto in una busta non sigillata a firma di Silvio Berlusconi, avrebbe tutti gli estremi per essere impugnato. Nel foglio redatto a mano il 19 gennaio 2022 mentre si stava recando all’ospedale San Raffaele per quello che sarebbe stato il suo penultimo ricovero, il defunto Cavaliere chiede ai suoi figli, dimenticando di citare l’ultimogenito Luigi, di destinare “se non dovessi tornare dalle vostre eredità” 100 milioni al fratello Paolo, 100 milioni alla compagna Marta Fascina e 30 milioni all’amico storico Marcello Dell’Utri.
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Il terzo legato testamentario è stato consegnato da Marta Fascina al notaio Arrigo Roveda ad Arcore alla vigilia dell’apertura del testamento alla presenza di due testimoni. Stando a quanto riporta “Dagospia”, i figli di Silvio Berlusconi non avrebbero alcuna intenzione di impugnarlo ma potrebbero “trovare un accordo riservato per una cifra congrua da riconoscere a Marta Fascina diversa da quella prevista dal lascito (la metà?)”. Non solo “Dagospia”. Anche il quotidiano “La Repubblica” afferma che “i figli dell’ex presidente del Consiglio rivogliono la piena disponibilità della reggia settecentesca che il padre tanto amava e dove ha passato gli ultimi mesi della sua vita insieme con Marta Fascina”. Di conseguenza la famiglia della deputata azzurra dovrà presto trasferirsi altrove.
“L’indiscrezione – lanciata ieri da Dagospia – trova conferma in ambienti importanti di Forza Italia dove […] viene letta in chiave politica – si legge sul quotidiano “La Repubblica” – ‘È cominciata una seconda fase e Fascina non può pensare di essere la prima nella linea di discendenza’ ragionava ieri pomeriggio un altro dirigente del partito. ‘I figli, chiaramente, vogliono il loro spazio pur rispettando le volontà del Cavaliere. E, nel partito, Marta non si deve meravigliare se trova davanti un clima non esattamente collaborativo’. Questo ragionamento vuole dire due cose: i figli non hanno alcuna intenzione di impugnare il testamento del padre, nonostante presenti evidenti appigli (la formula ‘se non dovessi tornare’ dal San Raffaele, la mancanza del nome di Luigi, le modalità con la quale è stata consegnata l’ultima modifica con il lascito alla Fascina). Purchè però Marta sia rispettosa della famiglia e non accampi richieste esagerate”.
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11 Luglio 2023, 15:20