Dopo quello di Ilary Blasi sarebbe in arrivo il docu-film con Marta Fascina sulla storia con Silvio Berlusconi. La notizia lanciata da “L’Espresso” ha fatto il giro del web in poche ore. “A Roma – si legge – la voce ormai comincia a girare (…) L’ultima fidanzata di Silvio Berlusconi, deputata di Forza Italia, barricata dentro la villa di Arcore (…), a malapena tornata in Parlamento un mese fa (…), starebbe infatti registrando un format simile a quello della showgirl: la sua storia d’amore con Silvio. Non dovrebbe però esserci del veleno, come in Unica, solo zucchero: la cronaca dell’innamoramento di lei per lui, sin da bambina. Più melassa per tutti”.
“La docu-fiction sarà prodotta dalla compagna di Salvini”
Ma non è finita qui. “A produrre la docu-fiction sarebbe Francesca Verdini, figlia di Denis e compagna di Matteo Salvini, 30 anni e quasi coetanea di Marta Fascina (che ne ha 33), tra le più giovani produttrici d’Italia con la sua società La Casa Rossa – fa sapere “L’Espresso” – Il documentario su Marta e Silvio scriverebbe un nuovo capitolo della sua vita al confine della politica. E dei rapporti tra Forza Italia e la Lega, probabilmente”.
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La smentita di Marta Fascina: “Notizia priva di ogni fondamento”
A smentire la notizia, però, è Marta Fascina in persona. “Dopo aver appreso dalle agenzie di stampa dell’imminente registrazione di un docufilm sulla mia storia d’amore con Silvio Berlusconi, mi trovo costretta a smentire questa fantasiosa notizia poiché totalmente destituita di ogni fondamento”, scrive in una nota la deputata e ultima compagna del leader di Forza Italia scomparso lo scorso 12 giugno all’età di 86 anni. Anche Francesca Verdini si è affrettata a smentire l’indiscrezione.
Pier Silvio Berlusconi: “Unica? Non lo voglio vedere”
A fine novembre, durante un incontro con la stampa, Pier Silvio Berlusconi – secondogenito dell’ex presidente del Consiglio – aveva fatto sapere di non aver visto “Unica”, il documentario Netflix sulla vita di Ilary Blasi: “Non lo voglio vedere. Un documentario su divorzio e corna, vi prego. Che poi, povera Ilary…ognuno vive le proprie questioni personali, soprattutto quel tipo di vicende, che ahimè sono sempre pesanti e difficilissime, come crede. Non giudico le persone”.