“Mio marito disabile dopo il vaccino”, storia di una famiglia distrutta

“Mio marito disabile dopo il vaccino”, famiglia distrutta per una dose di Astrazeneca

Germana Bevilacqua

“Mio marito disabile dopo il vaccino”, famiglia distrutta per una dose di Astrazeneca

| 23/01/2025
“Mio marito disabile dopo il vaccino”, famiglia distrutta per una dose di Astrazeneca

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Una donna ha raccontato che il marito è diventato disabile dopo l’inoculazione di una dose di vaccino Astrazeneca contro il Covid-19. Una storia che arriva dall’Inghilterra e raccontata dal “Daily Mail”. Kate, questo il nome della donna, ha raccontato come la sua vita e quella della sua famiglia è stata stravolta dopo che il marito si è sottoposto al vaccino contro il Covid. L’uomo ha subito danni irreversibili in quanto è stato colpito da una lesione cerebrale. L’emorragia gli è stata causata dalla prima dose del vaccino prodotto dalla casa farmaceutica Astrazeneca. Da quel momento Jamie Scott è disabile al 60 per cento. “Pensava che fosse sicuro ed efficace e che avrebbe protetto gli altri. Ha fatto ciò che riteneva fosse la cosa giusta”, racconta la moglie. In quel periodo il governo stava promuovendo il vaccino Astrazeneca sviluppato proprio presso l’Università di Oxford. Tuttavia l’Agenzia Europea per il farmaco aveva già avanzato non poche perplessità.

Disabile dopo il vaccino anti-Covid, la moglie: “Ha iniziato a vomitare e non riusciva più a parlare”

Era già stato accertato che il farmaco presentava un raro effetto collaterale. “Jamie aveva letto qualcosa al riguardo da qualche parte e aveva chiesto il vaccino Pfizer – spiega ancora Kate Scott – ma gli era stato detto che non ne avevano e che non c’era da preoccuparsi”. Ma non era così. L’uomo, dieci giorni dopo la vaccinazione, si è svegliato con un senso di spossatezza, dopo un’ora la situazione è degenerata. “Ha iniziato a vomitare e non riusciva più a parlare. I suoni che faceva sono qualcosa che non dimenticherò mai”, confessa Kate. Trasportato nell’ospedale della sua città, Jamie Scott ha subito un intervento d’urgenza. La donna ricorda: “Nel giro di 15 minuti è arrivato all’University Hospital Coventry, dove ha potuto iniziare il trattamento. A quel punto già non parlava più”. Un intervento che gli ha salvato la vita, ma che non gli ha restituito l’autonomia che aveva prima del malore.
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“Non riesce a correre o andare in bicicletta. Ho dovuto lasciare il mio lavoro”

I chirurghi hanno detto da subito a Kate che pensavano che il marito non ce la facesse. L’uomo è rimasto in coma per cinque settimane e al suo risveglio ha cominciato una riabilitazione durata quattro mesi. Dopo lunghi mesi di cure, Jamie Scott è tornato a casa ma non è più l’uomo di prima. “Non riesce a correre o andare in bicicletta. Viviamo in campagna, ciò significa che non può andare da nessuna parte da solo”, aggiunge la donna che ha dovuto stravolgere la sua vita. Kate Scott ha dovuto lasciare il suo lavoro in un’azienda per occuparsi dei figli e del marito Jamie. Il “Daily Mail” racconta che la donna adesso lavora solo qualche ora alla settimana per un’azienda di catering, per concedersi una pausa. Il figlio di Kate e Jamie Scott ogni anno scrive un biglietto a suo padre chiedendo lo stesso desiderio: “Spero che tu ti riprenda presto, papà”.


Pubblicato il 23/01/2025 13:01

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