Il marito dell’immunologa Antonella Viola intervistato dal “Corriere della Sera” si racconta e parla d alcune abitudini di vita salutari da lui messe in pratica. Marco Cattalini, 57 anni, è laureato in chimica industriale, specializzato in sistemi di protezione dalla corrosione ed è spesso in giro per il mondo con la sua società di consulenza. Appassionato di fitness, segue una dieta rigida e ha buone abitudini di vita. Cattalini ha conosciuto Antonella Viola nel 1994, un anno dopo sono andati a convivere e nel 1998 si sono sposati. Insieme da 28 anni, hanno due figli e molte passioni in comune, tra cui uno stile di vita sano. Sul bicipite ha una rosa tatuata e una frase che racchiude il loro amore: “Solo per pazzi”: “Nei nostri primi anni insieme, Antonella mi aveva consigliato di leggere ‘Il lupo della steppa’ di Herman Hesse – rivela – poi è diventato una delle nostre letture preferite. La frase che ho voluto per il tatuaggio è riferita a quel libro e alla nostra storia. È un po’ il nostro motto”.
Il marito dell’immunologa Antonella Viola: “Faccio molto sport, ma per stare bene”
Dai suoi profili social si evince la passione per l’attività fisica: “Faccio molto sport, ma per stare bene. In gioventù arti marziali, adesso kettlebell che si pratica con sfere di ghisa, bilanciere e allenamento a corpo libero, per me è stata una medicina. Fino al 2013 soffrivo molto per lo schiacciamento delle vertebre della schiena, non dormivo, non riuscivo a piegarmi, mi riempivo di antidolorifici. Poi ho scoperto questo sport, ho imparato a farlo nel modo giusto. Oggi sto bene, riesco a sollevare 160 chili da terra senza sforzo e senza dolore. Ho preso anche due brevetti da istruttore, per mettermi alla prova, una sfida con me stesso”. Allenamenti duri e quotidiani: “Mi alzo alle sei e vado a fare una camminata veloce di circa un’ora, cerco di non perdere l’alba che mi piace molto. Poi a casa mi alleno 20 minuti, quindi abbondante colazione, o dolce con muesli e yogurt, o salata con uova e verdure. Non c’è niente di rigoroso, faccio solo quello che mi fa stare bene”. E aggiunge: “Andando avanti con l’età si perde la forza nei muscoli, allenarsi aiuta a mantenerla. La necessità di restare in forma è nata dopo la morte di mio padre, si è spento dopo anni che era costretto a letto, non aveva mai fatto sport né seguito un’alimentazione sana”.
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“Io e mia moglie pratichiamo il digiuno intermittente”
Antonella Viola e il marito seguono un’alimentazione particolare. “Ho iniziato il digiuno intermittente dal 2016, molto prima di mia moglie – spiega Marco Cattalini – Salto la cena quasi ogni sera. L’ultimo pasto lo faccio verso le 15, poi basta, digiuno fino alla mattina dopo. È un’abitudine che mi fa stare molto bene. Se mangio dopo una certa ora mi sento appesantito e non riesco a dormire”. E quando esce? “Ho spesso eventi sociali per lavoro, in quel caso ceno, poi magari salto la colazione la mattina dopo. Con mia moglie e con la famiglia ceniamo e pranziamo insieme ogni weekend”. E durante la settimana? “Non capita spesso che mangiamo insieme. Ma di solito se Antonella cena di sera mentre io digiuno, le faccio compagnia bevendo una tisana o lei fa compagnia a me alla mattina, mentre faccio colazione. Nessuna forzatura, ognuno deve imparare ad ascoltare il proprio corpo e fare quello che ci fa stare bene. Io ad esempio non riesco a portare avanti una dieta, preferisco mangiare quello che mi piace a pranzo e poi digiunare la sera. In occasioni speciali però festeggio a tavola come tutti”.
“Ogni tanto un bicchiere di vino me lo concedo, ma non ogni giorno”
Sembra una scelta estrema, ma Cattalini assicura: “Nessuna sofferenza, vivo una vita gaudente, piena di allegria e gioia”. L’immunologa ha dichiarato che il vino è cancerogeno. “Antonella ha riportato quanto da tempo dice l’Organizzazione mondiale della sanità – dice il marito – E l’Oms ha dimostrato con studi scientifici che il vino fa male. Chi dice il contrario mente sapendo di mentire. Io ogni tanto un bicchiere di vino me lo concedo, ma non è un’abitudine quotidiana. Lo faccio solo in casi eccezionali e se ne vale la pena. Anche nello sport mi sono reso conto che se bevo un bicchiere di vino la performance crolla”. Una coppia affiatata che si sostiene: “Ci siamo sempre sentiti complementari e intercambiabili in casa e con i nostri figli. Ci sono stati momenti in cui Antonella lavorava di più e io stavo più in casa e viceversa. È la nostra famiglia, una responsabilità di entrambi, ognuno di noi fa il massimo. Siamo sempre complici in tutto, ci sosteniamo a vicenda”. La coppia si è conosciuta nel 1994: “Antonella stava facendo il dottorato a Padova, ci hanno presentato amici comuni. È stato amore a prima vista, è scoccata subito la scintilla. Lei stava per partire per la Svizzera, aveva un incarico a Basilea, io l’ho seguita e abbiamo vissuto lì per 5 anni”.
“I sette mesi sotto scorta a causa delle minacce non sono stati facili”
Antonella Viola ha subito critiche, attacchi di haters e minacce e per questo ha vissuto alcuni mesi sotto scorta: “Antonella ha sempre il coraggio della verità e una grande onestà intellettuale e professionale, che ammiro profondamente. Ogni angoscia e preoccupazione l’abbiamo condivisa. Io di solito cerco di sdrammatizzare. I sette mesi sotto scorta a causa delle minacce non sono stati facili, anche se abbiamo conosciuto persone meravigliose, gli uomini della scorta. Gli haters spargono fango ma restano nascosti. Accompagno spesso Antonella in eventi pubblici e presentazioni di libri, ho sempre e solo visto enormi dimostrazioni di affetto verso di lei, da parte di tutti. Incontra tanta gente che le vuole bene”. E conclude: “Io e Antonella non ci annoiamo mai. La nostra vita va bene così. Se proprio dovessi esprimere un desiderio, vorrei un mondo meno “piccolo”, dove non si spargano cattiverie a caso, senza conoscere. E magari quando vado in pensione mi piacerebbe aprire una palestra…”.