Guillermo Mariotto, al centro delle polemiche da settimane per via di quanto accaduto a “Ballando con le stelle”, è sbarcato per la prima volta nel salotto di “Verissimo”. È accaduto nella puntata andata in onda domenica 12 gennaio. Lo stilista venezuelano è ancora dolorante dopo l’infortunio al ginocchio. Nel corso dell’intervista, interrotta per un attimo dallo squillo del suo cellulare, il designer ha parlato della sua infanzia, dei genitori ma soprattutto del suo rapporto con la fede. “Vivo in Italia, il Paese più bello del mondo, lavoro con le principesse più ricche del mondo, vesto le donne più belle – ha affermato – Che altro deve darmi Dio per convincermi che esiste? Mi ha dato tutto perché io ho scelto di amarlo”. “L’amore? Se conta una femmina a quattro zampe ce l’ho – ha aggiunto – Ho amato tanto nella vita e a volte non sono stato corrisposto. Ma tutte le volte che ho sofferto in amore ho fatto un upgrade spirituale. Quindi non essere corrisposto mi è servito di più di quando lo sono stato”. “Tra un po’ diventi Papa – ha ironizzato Silvia Toffanin – Siamo a ‘Verissimo’, non ‘A sua immagine’ o ne ‘La strada dei miracoli’. Mariotto è in odore di santità”.
Stefano Dominella: “Mi è difficile pensare ad una vita senza Guillermo”
La conduttrice ha mandato in onda un videomessaggio di Stefano Dominella, presidente di Gattinoni, brand di cui Guillermo Mariotto è direttore creativo. “Tra noi c’è stata una storia che è durata 16 anni – ha svelato Dominella – Dopo che vivi così tanto con una persona e condividi il lavoro, le gioie, i dolori, non può passare tutto così. Io ho la mia storia, lui ha avuto altre storie ma a legarci sono stati la fiducia, l’amicizia e il lavoro. C’è stato un momento in cui ho vissuto una forte depressione e lì Guillermo è stato l’artefice di una ripresa. Mi ha lasciato tranquillo, non mi ha ossessionato e si è preso la responsabilità anche nel lavoro di momenti in cui io non c’ero. Mi è difficile pensare ad una vita senza Guillermo, mi auguro che il nostro rapporto sia per sempre. A lui auguro di rimanere Guillermo per sempre”. Guillermo Mariotto ha precisato che la loro storia d’amore è durata 18 anni, non 16. “Vi ha detto cose che a me non ha mai detto ma è la verità – ha commentato con gli occhi lucidi – Stefano è un pezzo del mio corpo, è famiglia, pensa che siamo dirimpettai”.
Mariotto a “Verissimo” commenta l’accusa di molestie: “Persino Selvaggia mi ha difeso”
A proposito di quanto accaduto nelle settimane che hanno preceduto la finale di “Ballando con le stelle” a cui ha dato forfait per via di un infortunio al ginocchio, Guillermo Mariotto ha detto: “Come sto? Da Dio. Nella mia vita è successo qualcosa, sui social e in tv sono successe un sacco di cose che forse potresti spiegarmi tu perché io non le guardo. La verità anche quando è vera non è detto che sia la cosa migliore. Funziona meglio una storia scabrosa che non la verità. Io vi racconterò la verità ma se non è abbastanza scabrosa ve la amplifico un poco”. Il giudice di “Ballando con le stelle” ha svelato che la storia delle molestie ad un ballerino lo ha fatto ridere: “Non mi sono sentito offeso perché era palese che fosse una bugia. Lo avevano capito tutti. Persino Selvaggia (Lucarelli, ndr) mi ha difeso che è tutto dire”.
La verità di Guillermo Mariotto sulla fuga da “Ballando con le stelle”
Riguardo alle polemiche e agli attacchi seguiti alla sua improvvisa e inspiegabile sparizione in diretta, lo stilista venezuelano ha detto: “Io non guardo la tv, non guardo i social, non guardo niente. Farla sì, ma guardare la tv è troppo, ti prego. Mi è dispiaciuto che quelli che girano attorno a me, lo stesso Stefano, hanno sofferto tanto. Perché ho abbandonato la trasmissione? Sarò breve anche perché non ne posso più di raccontarlo. Era sabato, il lunedì c’era la partenza di 17 abiti d’alta moda alle principesse saudite e se non consegni ti tagliano la testa. Stavano lavorando di notte perché eravamo in ritardo e i matrimoni non si spostano di data se non sei pronto. In 70 anni della maison non è mai capitato che non consegnassimo, quindi non era certo quella la volta. Mi chiamano dal laboratorio dicendo che la première si era sentita male. Aveva avuto un’operazione di ernia ombelicale e avrebbe dovuto fare una degenza più lunga. Quando arrivo ad un estremo di stress, vomito come Linda Blair de ‘L’esorcista’. Quindi non era il caso di mettermi a vomitare a quella velocità perché sarebbe stato pure peggio”.
“Dopo 19 anni di balletti non doveva crollare il mondo. Invece è crollato”
“Quando questa è svenuta dentro l’atelier – ha continuato – ho detto: ‘Devo andare’. Non solo per lei a cui tengo da morire ma perché era l’occasione buona per andarcene tutti a casa. Prima di tutto io faccio lo stilista d’alta moda e servo delle famiglie reale molto importanti. Quello è il mio mestiere primario, do da lavorare a tante famiglie, sono conosciuto come uno preciso che consegna preciso. Amanda Lear mi ha detto: ‘Attaccati alle mie piume’. Mi avrebbe fatto fare un’uscita glamour senza creare drammi. Io dovevo correre a vedere cosa era successo, in quel momento non mi avrebbe fermato nessuno. È come se succede qualcosa di grave nella tua famiglia, è la stessa cosa. Mancavano cinque ballettini, dopo 19 anni di balletti non doveva crollare il mondo. Invece è crollato. Però ero arrabbiati quanto contenti perché hanno fatto il 29% di share”.
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“Mi sentivo un buco nel cuore, questa era la fragilità a cui si riferiva Selvaggia”
Il giudice ha poi spiegato di essere caduto in hotel, a Riad. “Il ginocchio non è rotto, però zoppico ancora parecchio”, ha confessato. “Selvaggia Lucarelli che ti ha difeso e che è molto brava a fare il suo lavoro ha parlato di fragilità – ha sottolineato Silvia Toffanin a margine dell’intervista – Cosa ti senti di dire se lo vuoi dire? Perché hai delle fragilità in questo momento?”. “Più che fragilità è emotività, ho un momento di upgrade spirituale – ha replicato Guillermo Mariotto – Nel concreto, io sono pazzo di Dio. Selvaggia lo vede come una fragilità, io lo vedo come una potenza. Io parlo attraverso le canzoni d’amore. A un certo punto al comportamento generale di tutti rispetto al fatto che io fossi andato via per una necessità incombente ho risposto con la canzone ‘Un buco nel cuore’ di Riccardo Cocciante. Mi sentivo un buco nel cuore, questa era la fragilità a cui si riferiva Selvaggia”.
“Io voglio giudicare ancora i balletti ma non è detto che mi chiamino”
“Sono un uomo felice. Sereno è quasi noioso. Se tornerò a giudicare? Chiediamo al Signore il nostro futuro perché solo lui lo sa. Non sappiamo quello che sarà. Il mio più grande desiderio è amare Dio”, ha sentenziato. “Tu ti devi fare prete dopo questa intervista”, ha rimarcato Silvia Toffanin. “Io voglio giudicare ancora i balletti, vediamo come si mette, non è detto che mi chiamino. La verità è che ci sono progetti futuri: mi auguro che l’album di canzoni che sto per lanciare abbia successo e vorrei cantare una cover con Luca Dirisio a Sanremo. In futuro non vorrei solo giudicare i balletti, ma essere giudicato”, ha concluso il designer.
