15 Dicembre 2024, 10:56
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Sabato 14 dicembre Guillermo Mariotto è tornato ad occupare la sua poltrona a “Ballando con le stelle”. La stessa che lo scorso 30 novembre aveva lasciato nel bel mezzo della diretta senza dare spiegazioni a nessuno. Un comportamento divenuto oggetto di valutazione da parte della Rai. Dopo giorni di febbrile attesa, l’azienda di viale Mazzini ha deciso di ammonire lo stravagante giudice consentendogli di tornare al suo posto. La clip in cui Guillermo Mariotto chiede scusa al suo “adorato pubblico” sta facendo il giro dei social. Ma non è l’unica. Agli internauti non è infatti sfuggito un fuorionda che i più attribuiscono proprio allo stilista venezuelano e che a loro dire potrebbe costargli il cartellino rosso.
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Questi i fatti. Milly Carlucci annuncia l’ingresso in studio di Guillermo Mariotto, si apre il ledwall ma dello stilista non c’è alcuna traccia. Mentre gli occhi di milioni di italiani sono puntati su RaiUno e la conduttrice inizia a temere il peggio, dietro le quinte si sente una voce fuori campo che dice: “Che figlia de na mig****a”. La clip è stata subito rilanciata da “Striscia La Notizia” sui suoi canali social. “Avete sentito anche voi? Mariotto sei tu?”, si chiede il tg satirico che nei giorni scorsi aveva avuto un incontro ravvicinato con il giudice di “Ballando con le stelle” finito in malo modo. Per la cronaca, alla fine Guillermo Mariotto si palesa in studio usando l’ingresso laterale. La seconda semifinale di “Ballando con le stelle” ha interessato 3.666.000 spettatori pari al 29.1% di share.
Nel corso della diretta, Milly Carlucci ha così spiegato il ritorno di Guillermo Mariotto a “Ballando con le stelle”: “Quello che noi abbiamo capito è che Guillermo ci ha detto di essere in un suo momento di particolare difficoltà. Ognuno di noi può avere nella vita dei momenti di difficoltà emotiva. (…) Il che non giustifica quello che è successo, però ci fa capire perché è successo. Guillermo è una persona che è con noi da 19 anni. (…) E’ una parte del tuo corpo, non puoi non sentir male se questa parte del tuo corpo ha una ferita. E non puoi dire: ‘Non me ne importa niente’ (…) Allora noi non possiamo non tenere in considerazione tutto quello che sta succedendo, emotivamente, nella sua vita. E diciamo che la scelta comune è stata quella di un cartellino giallo. Sicuramente un riconoscimento di un’azione sbagliata (…) ma non è la fine, non è un’espulsione, non è il rosso”.
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15 Dicembre 2024, 10:56