Non è facile essere figli di un cantante che per molti è quasi un mito vivente. Stiamo parlando di Gianni Morandi e dei suoi figli più grandi, avuti dalla prima moglie Laura Efrikian. Marianna e Marco Morandi, rispettivamente 55 e 50 anni, hanno rilasciato un’intervista al “Corriere della Sera” in cui ripercorrono la loro vita, partendo dall’infanzia e dall’adolescenza. I genitori, all’epoca già molto famosi, sono stati la prima coppia di divorziati ad aver ottenuto l’affidamento congiunto a Roma. I due fratelli porteranno in scena, insieme, uno spettacolo teatrale dal titolo “Benvenuti a casa Morandi”, con la regia di Pino Quartullo, che coinvolgerà anche il resto della loro numerosa famiglia, con telefonate da parte di tutti: mamma, papà, il fratello Pietro, nato dal matrimonio tra il Gianni Morandi e Anna Dan, i tre figli che Marco ha avuto da Sabrina Laganà e i due di Marianna con Biagio Antonacci, Paolo e Giovanni.

Marianna Morandi: “Ci è mancata la leggerezza. Giro con lo Xanax nella borsetta”

Un pregio e un difetto l’uno dell’altro. La prima a rispondere è Marianna Morandi: “Marco è buono, simpaticissimo, ironico. Ma ogni tanto si distrae. È artista…”. “Marianna è buona, non per niente siamo fratelli, però è ansiogena”, ribatte il fratello. “Confermo, guardi qua: giro con le gocce di Xanax nella borsetta!”, scherza. “Da mamma ho preso la svagatezza”,  confessa Marco Morandi. “Io da mamma l’indipendenza. E il rigore da papà. Però ci è mancata la leggerezza. Per dire: mia madre per addormentarmi mi leggeva l’Amleto”, gli fa eco Marianna Morandi. “E a me papà faceva leggere a voce alta ‘L’idiota’ di Dostoevskij”, aggiunge Marco.

“Papà era severissimo. Mi ripeteva: se vuoi fare qualcosa, devi essere la numero 1”

I due fratelli hanno ricevuto un’educazione all’antica dove erano contemplate anche le sberle. “Ne ho presa qualcuna – racconta lei -. Non più di quelle che ho restituito a Marco! Mamma era più da mani. A papà bastava guardarci in silenzio e ci passava subito la voglia. Papà era severissimo. Mi ripeteva: se vuoi fare qualcosa, devi essere la numero 1. Vuoi cantare? Devi essere come Liza Minnelli. Vuoi fare l’attrice? Allora come Monica Vitti, che peraltro al mare da mia madre in Sardegna mi diceva sempre che dovevo fare l’attrice comica. Capisce perché a un certo punto mi sono tirata fuori?”. Gianni Morandi disapprovò la decisione della figlia di smettere di recitare per fare solo la mamma. “E aveva ragione – ammette Marianna -. Anche mia madre e mio fratello non erano d’accordo. Io però ho scelto, non ho rinunciato: volevo farlo. Però, se avessi una figlia femmina non le suggerirei di fare così”.

Marco Morandi: “Da piccoli ci mancavano cose banali come il gelato con papà, la pizza il sabato sera”

“Da piccoli ci mancavano cose banali – racconta Marco Morandi – come il gelato con papà, la pizza il sabato sera. Lui veniva sempre preso d’assalto. Forse solo a Monghidoro riuscivamo a mangiare un gelato insieme”. “Non direi l’affetto, ma la presenza sì”, aggiunge la sorella. Poi confessano di essere stati entrambi in analisi. “A parte che dovremmo farla tutti e male non farebbe. Figuriamoci noi due”, dice Marianna Morandi. “Il nostro problema è che non potevamo mai sbagliare, eravamo ‘i figli di’, sempre con lo sguardo degli altri puntato addosso, da come ci vestivamo a come ci comportavamo”, aggiunge il fratello.

Parlando del fratello più piccolo, Pietro, Marco Morandi dice: “Forse ho invidiato il fatto che con lui nostro padre si fosse già molto ammorbidito”. “Siamo di generazioni diverse – spiega Marianna Morandi -. Pietro ha legato molto con i nostri figli e ne sono felice, perché tramite loro in qualche modo riesco a stargli vicino pure io”.
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Marco Morandi: “Lucio Dalla era come uno zio per noi”

Marco Morandi ricorda il legame con Lucio Dalla. “Lucio era come uno zio per noi. Sul campanello di casa a Bologna c’era scritto Domenico Sputo, la sua barca si chiamava Catarro! Ricordo una vacanza alle Tremiti: una mattina mi raccontò che di notte lo aveva svegliato il rumore della pelle che gli si spaccava sulla testa per il troppo sole!”. “Io di Lucio ricordo quando andavo a suonargli alla porta a Trastevere – gli fa eco la sorella –  viveva vicinissimo a nostra madre. E siccome rompevo le scatole, tutti i pomeriggi a dargli fastidio, certe volte lui faceva la vocina: ‘Lucio non è in casa!’”. Poi condivide un ricordo: “Papà per i miei 18 anni  fece venire a casa Claudio Baglioni per farmi gli auguri. Restò pochi minuti. Rimasti paralizzata dallo stupore, e adesso riconosco che è stata una grandissima prova d’amore da parte di mio padre: deve essergli costato chiederglielo”.

“Per il mio lavoro, il cognome è stato un continuo paragone”

Marco Morandi svela: “Non mi ha convinto la fiction di Marianna con papà”. “Non ci fu nessuno bacio – sottolinea la sorella – però in effetti la trama era un po’ forzata… Di quello che ha fatto Marco, invece, a me piace tutto, sa fare tutto. Come ha detto papà, è più bravo di lui!”. Marco Morandi ha un passato da conduttore sul canale Pokeritalia 24. “Quella è una eredità di papà – spiega lui – grande pokerista! A Natale giochiamo tutti insieme al Mercante in Fiera e non vuole mai perdere”. “Per fortuna adesso lo battono i nipoti: è la nostra rivincita”, aggiunge Marianna Morandi.

“Se chiamarsi Morandi è stato un vantaggio o uno svantaggio? Faremmo peccato se dicessimo di non essere stati fortunati – ammette lei -. Ma io non ho fatto la cantante”. “Per il mio lavoro, purtroppo, è stato un continuo paragone – svela Marco Morandi -. Ma se devo fare un bilancio, siamo in pari. Partiamo comunque da un grande privilegio”.