Maria Sofia Federico continua a far discutere. La 19enne, nota per avere partecipato al reality “Il Collegio”, è diventata un’attivista e tra le cause per cui si spende con passione c’è l’abolizione degli allevamenti intensivi e degli animali nei circhi. Ma non solo. La giovane è anche una sex worker su OnlyFans e la sua scelta di darsi al p0rno appena diventata maggiorenne non è stata ben accolta dalla sua famiglia. “I miei genitori hanno provato più volte a dissuadermi – ha confessato sui social – dicendomi che, prima o poi, Dio sarebbe entrato dentro di me e mi avrebbe fatto ritornare sulla retta via”. Maria Sofia Federico è andata dritta per la sua strada ed è stata persino arruolata da Rocco Siffredi nella sua Academy, la scuola che forma le nuove leve del mondo dell’hard.
“Sto donando tanti soldi ai rifugi per animali e altre cause sociali”
La ragazza continua con le sue battaglie e non si cura degli haters che su TikTok la criticano e la insultano quando condivide video più leggeri in cui magari semplicemente balla. A volte la 19enne risponde a tono. Ecco come ha risposto alla domanda “ma non dovevi cambiare il mondo?”: “Qui un anno dopo avervi ‘traumatizzato’ con questo suono per ricordare che io lo sto davvero cambiando il mondo, perché grazie al mio lavoro sto donando tanti soldi ai rifugi per animali e altre cause sociali mentre voi bigotti che mi criticate non state facendo nulla di utile per la collettività”.
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Lo striptease ai Musei Capitolini e il Daspo
Lo scorso febbraio, Maria Sofia Federico aveva inscenato una protesta spogliandosi ai Musei Capitolini davanti alla statua della Lupa. Sul suo corpo la scritta: “Milk is murder” (“Il latte uccide”). A seguito di quello show, ha ricevuto un Daspo che per sei mesi la terrà distante dalla Capitale. “Sono sorpresa: ci si scandalizza per me senza vestiti, e non per le violenze subìte dagli animali”, aveva dichiarato al “Corriere della Sera”. “Mi batto per la libertà sessuale, contro gli stereotipi – aveva spiegato – per il miglioramento si se stessi attraverso il veganesimo, e a favore dei lavoratori dei macelli vittime di stress traumatico che esprimono con gesti sconsiderati, perché non è normale la sopraffazione di una specie sull’altra. Lo abbiamo dimostrando ai Capitolini incollandoci alla statua di Marco Aurelio a cavallo, simbolo dell’oppressione dell’uomo sulle altre creature”.