19 Novembre 2024, 10:20
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Margaret Spada aveva solo 22 anni e pochi giorni fa si è affidata a un chirurgo per una rinoplastica parziale. La giovane però poco dopo la somministrazione dell’anestesia ha accusato un malore che le è stato fatale. La 22enne, originaria di Siracusa, era arrivata nella Capitale lo scorso 4 novembre insieme al fidanzato per sottoporsi all’intervento, dopo aver trovato il centro medico tramite un’inserzione sui social media. Il suo tragico decesso ha acceso i riflettori sulla piaga degli interventi estetici praticati senza le necessarie norme di sicurezza. Dopo i primi accertamenti infatti è emerso che lo studio presso il quale si è recata la giovane siciliana era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni per praticare questo tipo di interventi. Della vicenda si è occupato anche il programma di Rai2 “Ore 14” condotto da Milo Infante. Tra gli ospiti in studio c’era anche l’ex showgirl Nadia Visintainer che ha raccontato la sua esperienza.
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Nadia Visintainer, fotomodella e showgirl, è stata una delle “ragazze Cin Cin”di “Colpo Grosso”, programma cult degli anni ’80, trasmesso su Italia 7 e condotto da Umberto Smaila. Ospite in collegamento con “Ore 14” ha svelato di essere stata anche lei presso lo studio in cui ha perso la vita Margaret Spada e di aver avuto un consulto con un chirurgo. Il suo racconto inizia così: “Ho sempre sognato un naso più a punta. Ho visto una ragazza su TikTok, molto bella, che sponsorizzava questo dottore. Decido di consultarlo, prendo un appuntamento e mi reco presso lo studio. La struttura è molto bella, sul citofono c’è solo il nome del dottore, una volta dentro incontro il professore più giovane che mi presenta anche il padre, lo zio e la madre che vengono definiti tutti chirurghi”. Nadia Visintainer ha raccontato in diretta la sua esperienza con lo studio romano Procopio.
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“Dopo qualche chiacchiera gli spiego di voler intervenire sul naso per averlo un po’ più sottile e che prima avrei voluto vedere delle immagini – confessa l’ex showgirl – Lui mi risponde che non è possibile e che queste sono cose che decide in seguito il chirurgo. A un certo punto, mentre parliamo mi dice ‘se vuoi ti faccio subito l’intervento, ho un buco’ e mi dice la cifra”. Il racconto continua tra l’incredulità degli ospiti in studio. “Premetto – dice Nadia Visintainer – che lui conosceva il mio trascorso. Gli avevo appena raccontato di aver avuto un cancro sei anni prima e chiedo se dovevo fare analisi”. Poi aggiunge: “Avendo avuto esperienza di interventi so che le lastre ai polmoni e l’elettrocardiogramma sono di base, ma lui mi risponde che non era necessario e che l’intervento è come andare dal dentista, senza neanche i tamponi, e ripete di entrare in studio dove mi avrebbe operato immediatamente. Io allora mi sono inventata delle scuse e non sono più tornata”. “Questo racconto è agghiacciante e di una gravità assoluta”, è il commento di Roberta Bruzzone.
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19 Novembre 2024, 10:20