Ospite di Peter Gomez a “La Confessione” in onda sul canale Nove, Marco Columbro ripercorre la sua vita e la sua carriera. Da giovane voleva fare teatro e in tv ci arriva quasi per caso. Marco Columbro debutta in Rai nel 1975 facendo il mimo per la tv dei ragazzi. La svolta arriva nel 1981 con il passaggio a Fininvest. Inizia doppiando il famoso pupazzo Five e nel 1987 arriva alla conduzione di “Tra moglie e marito”. Due anni dopo, comincia il sodalizio artistico con Lorella Cuccarini. Con lei conduce programmi di grande successo come “Buona domenica” e “Paperissima”. Marco Columbro diventa uno dei presentatori più amati degli anni ’90 e vince bene 14 Telegatti. Nel 2001 viene colpito da un’emorragia cerebrale e finisce in coma per tre settimane. Chiude con la tv e si dedica all’attività di conferenziere di argomenti legati alla spiritualità, alla sua azienda di prodotti biologici e alla gestione di un albergo in Val d’Orcia con la sua compagna.
Il figlio che vive in Portogallo: “E’ pazzo come me”
Marco Columbro racconta a Peter Gomez della sua infanzia trascorsa in campagna. Da lì nasce il suo amore per la natura, per l’orto e il rispetto per gli animali. Il conduttore ha un figlio, Luca, nato nel 1993 dalla breve relazione con Elena Perrucchini. “Da un anno vive a Lisbona – dice a proposito del figlio – dove lavora per una società internazionale di alberghi e poi la sera fa spettacoli nei vari locali perché è un prestigiatore, un illusionista. E’ pazzo come il padre. Ho un bel rapporto con lui, ci diciamo tutto, mi chiama continuamente”. Da 13 anni Marco Columbro sta con Marzia Risalti con la quale gestisce un albergo nei pressi di Siena. “In passato sono stato infedele – svela – adesso nella terza età un po’ di meno. Direi di no. Dicevo che erano le donne che venivano da me perché, avendo lavorato per 20 anni a Canale 5, quel posto è il ricettacolo delle più belle donne che si possono trovare in Italia. Quindi non avevo bisogno di andare in discoteca”.
“Silvio Berlusconi è l’uomo più generoso che conosca”
La conversazione si sposta su Silvio Berlusconi. “Mi dice chi è quest’uomo per lei?”, chiede Peter Gomez. “Per me, al di là dell’uomo politico che non giudico, perché non ne ho le capacità, è un visionario – risponde l’ex conduttore di “Buona domenica” – Uno che ha la capacità di vedere oltre l’aspetto delle cose. Conosce molto bene l’animo umano, cioè ti inquadra immediatamente: chi sei, le capacità che hai, cosa puoi fare. È l’uomo più generoso che io conosca, una persona molto simpatica, di grande fascino, affabile”. “Mi dica un difetto, ne avrà anche lui”, incalza il giornalista. “Si è contornato sempre di persone che non lo aiutavano – ribatte Marco Columbro – che in qualche modo o lo consigliavano male per opportunismo o cercavano di fare i loro interessi. Un giorno gli dissi: ‘Ma perché ti circondi di queste persone?’ e lui mi rispose: ‘Marco, io ho questi cavalli e con questi devo correre’. Se l’ho mai votato? Sì certo. Con convinzione”.
“Con Lorella ci sentiamo ancora e ogni tanto ci vediamo”
“Quando Marcello Dell’Utri che lei conosce perché era a capo di Publitalia è stato condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa, lei è rimasto sorpreso, sconvolto?”, domanda Peter Gomez. “Sono rimasto sorpreso – replica il presentatore – perché lo conosco e secondo me non può essere avere delle commistioni con la mafia, per quello che conosco io”. Marco Columbro parla del suo rapporto con Lorella Cuccarini con cui negli anni ’90 ha formato una coppia televisiva di successo. Tra loro c’era un feeling straordinario. “Ci sentiamo ancora e quando sono a Roma ci vediamo – racconta – E’ l’unico personaggio con cui ho mantenuto un’amicizia vera e sincera”.
“L’emorragia cerebrale ha permesso di scoprire che avevo un aneurisma”
Marco Columbro torna indietro con la memoria al giorno in cui è stato colpito da un ictus: “Nel 2001 ho avuto un’emorragia cerebrale che ha permesso di scoprire che avevo un aneurisma. Quindi è stata una fortuna che io abbia avuto questa emorragia, altrimenti non lo avrebbero mai scoperto e l’aneurisma quando esplode ci sono tre minuti di tempo e poi vai dall’altra parte. In quel periodo, ho avuto un picco pressorio, ero stressato dal punto di vista lavorativo, avevo tanti impegni televisivi, stavo facendo una sitcom per la prima volta. Quindi la pressione è andata a mille. Poco dopo, il 7 dicembre ebbi questo ictus”. Risolti i problemi di salute, però, Marco Columbro non torna più in tv. “Perché un bravo conduttore come me, dopo, non ha avuto più programmi? Me lo dica lei. Non lo so”, dichiara. Quindi chiede di cambiare argomento: “Lo so che questo programma si chiama ‘La confessione’ ma io non mi confesso neanche col prete”.
“I capi di Stato sanno che non siamo soli in questo universo”
Da anni, ormai, Marco Columbro si occupa di spiritualità. “Io non sono legato a nessuna religione perché da 40 anni mi occupo di ricerca spirituale o ricerca della verità, chiamiamola come vogliamo – spiega – Chi fa il ricercatore capisce che la religione è una prigione e da quella deve uscire. Siamo tutti esseri divini eterni multidimensionali. Chi crede non conosce, chi conosce non ha bisogno di credere. La fede porta alla credulità, alla manipolazione e alla paura”. Come sottolinea Peter Gomez, Marco Columbro crede anche nell’esistenza di un contatto tra altre forme di vita (alieni) e i capi di Stato. “E’ scritto in tutti i libri di ufologia che i grandi capi di Stato sono a conoscenza di questo segreto – sentenzia – che non siamo soli in questo universo e che ci sono stati contatti ma dai tempi della Bibbia. Siamo degli osservati speciali da parte di altre entità che sono avanti a noi di milioni di anni, se non addirittura miliardi. Ovviamente i capi di Stato non possono dire che ne sono a conoscenza e che addirittura utilizzano parte della loro tecnologia, che sono collusi con certe entità”.
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“A New York, insieme ad altre 150 persone, ho visto tre ufo”
“Ho letto che secondo lei, prima della guerra, Putin sarebbe stato sul punto di parlarne pubblicamente”, rimarca il giornalista. “Lo avevano detto grandi ufologi internazionali – risponde il conduttore – Prima o poi verrà fatta una dichiarazione congiunta con tutti i capi di Stato perché ormai le evidenze sono talmente tante che tra 30 anni dovrà essere detta la verità. Dobbiamo aspettare tanto perché, come dicono i fratelli dello spazio, una civiltà più evoluta non può intromettersi in una civiltà meno evoluta. I problemi nostri ce li dobbiamo risolvere noi. Loro possono solo darci spunti di come potrebbero essere risolti. Potrebbero risolvere qualsiasi problema, malattie, inquinamento, guerra. Loro non permetteranno più l’uso della bomba atomica sulla Terra. Ho una convinzione assoluta di questo perché ho dei rapporti con delle persone che sono dei contattati, con ufologi internazionali di grande livello. Io ho visto tre ufo a New York e insieme a me li hanno visti altre 150 persone”.
La confessione finale di Marco Columbro: “Silvio, ti voglio bene”
Marco Columbro ha anche altre certezze. Ad esempio, dopo una seduta di ipnosi, si è convinto di essersi reincarnato. “Io so di essere stato un soldato templare e poi di essere entrato in monastero come monaco – confida – Queste reminiscenze le sento tutte. Da piccolo volevo fare il prete, aborro qualsiasi forma di violenza e anche quelli che quando parlo di ufologia in televisione cominciano ad alzar la voce e si inca***no”. Nel finale, arriva il momento della confessione. Per Marco Columbro si tratta di una vera e propria dichiarazione d’amore a Berlusconi: “Caro Silvio, innanzitutto spero che tu stia bene e che ti rimetta in campo velocemente perché tu hai sempre la testa vulcanica, hai sempre mille cose da fare. Da un lato mi spiace che tu te ne sia andato da Mediaset, la tua mancanza si sente molto. Io avrei avuto piacere che tu restassi per poter continuare a lavorare con te, a dialogare, le serate a cena a parlare del mio lavoro, dei pensieri e dei sogni che avevo. Comunque sia, ti voglio bene. Sei una brava persona, una persona di grande ingegno e come te ce n’è uno solo. Ciao Silvio. Auguri”.