Marco Bocci torna sulla polemica scatenata dalle parole pronunciate dalla moglie Laura Chiatti nel corso di un’intervista. Ospite della puntata del 30 aprile di “Domenica In”, l’attrice umbra aveva dichiarato: “L’uomo che fa i lavori di casa mi abbassa l’eros”. Una frase che ha sollevato una valanga di polemiche. A chiarire il malinteso è intervenuta la stessa attrice sui social parlando di “una battuta goliardica in un contesto divertente e spensierato” che “non può e non deve esser etichettata come discriminatoria o peggio ancora sessista”. Adesso però a distanza di giorni scende in campo anche il marito Marco Bocci, anche lui attore e presente all’intervista incriminata. Intervistato da “Il Messaggero”, l’ex protagonista di “Squadra Antimafia” difende la consorte. “Le sue parole sono state strumentalizzate – dice – Un rischio che si corre ogni momento nell’era dei social. Per fare notizia si gonfia tutto, andando oltre la ragionevolezza. A casa ci dividiamo i compiti come tutte le coppie”.
Marco Bocci sulla sua malattia: “Molte cose non le ricordo più”
L’intervista è stata anche l’occasione per Marco Bocci per parlare nuovamente della malattia che ha gravemente compromesso la parte del cervello che governa la memoria e la parola. Un aspetto intimo e doloroso della sua vita che ha affrontato anche qualche giorno fa in un monologo durante la trasmissione “Le Iene’”. Oggi l’attore sta meglio. “Molte cose non le ricordo più – svela – Ma me ne sono fatto una ragione. All’inizio è stato difficile, poi ho recuperato la parola e ho cercato di trasformare quella mia difficoltà in un punto di forza. Mi sono salvato tornando indipendente e riprendendo a lavorare”. L’attore e regista precisa anche di aver raccontato la sua delicata condizione personale perché “non ho nulla di cui vergognarmi”.
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Marco Bocci firma la regia di un nuovo film, “La caccia”
Marco Bocci è tornato alla regia dopo il felice esordio avvenuto nel 2019 con “A Tor Bella Monaca non piove mai”. La nuova pellicola si intitola “La caccia”. In questa seconda opera, l’attore 44enne dirige per la prima volta la moglie Laura Chiatti che interpreta una ex tossica. Nel cast anche Filippo Nigro, Paolo Pierobon e Pietro Sermonti. Il film parla di quattro fratelli, uno più irrisolto dell’altro, che non si frequentano ma tornano a riunirsi dopo la morte del padre-padrone. La famiglia “nerissima” del film somiglia alla sua? “Nemmeno un po’ – svela Bocci a “Il Messaggero” – Io sono vissuto e continuo e vivere nell’armonia mentre i protagonisti del film hanno avuto un’infanzia faticosissima con un padre ultra-severo che li ha educati a diventare leader prevalendo sui più deboli. La caccia è una metafora della società”. E aggiunge : “Dirigere mia moglie è stata un’esperienza naturale. Sapevo che fosse brava, ma non immaginavo la sua generosità e la sua voglia di rischiare abbandonando i territori per lei più sicuri”.
