Il Festival di Sanremo fa volare “Domenica In”. Lo speciale condotto da Mara Venier dal Teatro Ariston ha ottenuto ascolti altissimi ma non sono mancate le polemiche. La conduttrice è stata protagonista di alcuni siparietti con i cantanti ospitati all’indomani dell’ultimo atto della kermesse.
Mara Venier chiede a Gazzelle di togliersi gli occhiali
Il primo della lista è stato Gazzelle che al Festival ha portato il brano “Tutti qui”. “Ma perché hai sempre ‘sti occhiali? Un po’ come Dargen (D’Amico, ndr.)”, ha chiesto la “zia Mara”. “Perché non ho gli occhi”, ha risposto ironicamente il cantautore romano. “Aprili a zia un attimo. Ma so’ pure belli amore. Hai degli occhi belli, castani, anche pungenti”, ha commentato Mara Venier. “Ho visto occhi migliori”, ha chiosato Gazzelle classificatosi all’undicesimo posto.
La conduttrice scatenata durante la performance di Annalisa
Poi è stata la volta di Dargen D’Amico. L’attenzione di Mara Venier si è focalizzata sulle scarpe “da papero” dell’artista. La conduttrice si è abbassata per palpargli prima i polpacci e poi le gambe. “Tocca pure”, ha detto il rapper. Durante l’esibizione di Annalisa, la “zia Mara” si è scatenata in quella che sui social è stata ribattezza “boomer dance”.
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La “zia Mara” riprende Mahmood da dietro a sua insaputa
Mahmood si è invece presentato sul palco con un paio di pantaloni con mutande a vista che hanno immediatamente colpito la padrona di casa. “Amore perdi i pantaloni, perdi le braghe, mi rimani in mutande. No, ma gira un po’?”, ha chiesto per vedere meglio. Ah…è il modello così”, ha commentato. Durante la performance di Mahmood, Mara Venier si è posizionata alle spalle del cantante e ha girato un video. “Non se ne è accorto, poi lo pubblico”, ha detto appena l’artista è andato via.
Il consigliere regionale Melio: “Forma di violenza”
A storcere il naso è stato Iacopo Melio, consigliere regionale della Toscana (Pd) e attivista per i diritti umani, sociali e civili. “Io lo so che adesso risulterò forse pesante, ma siccome tra i miei duemila difetti non credo che ci sia l’incoerenza, mi va bene così e non sto zitto per senso del dovere – ha scritto in un post – Quando Mahmood se ne è andato Mara Venier ha detto sghignazzando: ‘Gli ho fatto un video da dietro (riferendosi al suo fondoschiena) e non se ne è accorto, poi lo pubblico…’. E giù risate e faccine.
Ecco, io credo che un gesto simile, rafforzato da un discorso simile, sia a suo modo una forma di violenza a prescindere dal genere di chi lo compie. O comunque una legittimazione. E se far notare questo significa essere pesanti e ‘non sapersi fare una risata’, pazienza, preferisco ‘rischiare’ di portare rispetto una volta in più. (Ah, preciso: è improbabile che Mara fosse d’accordo con Alessandro ma comunque, se non esplicitato il consenso, non avrebbe cambiato il messaggio inviato, di violazione)”.