Manuel Bortuzzo ha avuto il suo riscatto e ha conquistato una medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024 nei 100 metri rana categoria SB4. Il giovane, che ha perso l’uso delle gambe a causa di un proiettile rimediato in uno scambio di persona, ha fatto una gara perfetta. È partito in finale con il quarto tempo in batteria, ma ha spinto fino a raggiungere e conquistare la terza posizione. Manuel Bortuzzo ha chiuso la gara con il tempo di 1’42”52. Davanti a lui il greco Tsapatakis, argento, e Dmitrii Cherniaev che ha vinto l’oro. Un traguardo raggiunto dopo anni di sacrifici e duro lavoro per l’atleta veneto, che ora vive a Roma e gareggia per le Fiamme Oro. Un sogno che si avvera per il 25enne che alla vigilia della finale non era tra i favoriti ma che è riuscito ad imporsi con il suo ritmo avendo la meglio lasciandosi alle spalle Nicolas Rivero che ha tentato fino all’ultimo di strappargli il bronzo.
Manuel Bortuzzo conquista la medaglia di bronzo: “Per me è come un oro”
Nell’intervista rilasciata ai microfoni della Rai, al termine della gara, l’atleta italiano ha ammesso: “E’ una gioia indescrivibile, ci speravo. Non ho mai vinto niente: sono arrivato quarto agli Europei, quinto ai Mondiali e ora finalmente terzo alla Paralimpiade. È quello che meno mi aspettavo ma quello che meglio mi è riuscito. Il tempo è anche buono, di nuovo record italiano. Non so che dire… è bellissimo”. Poi ha aggiunto: “Pensavo a tutte le volte in cui ho fatto fatica per arrivare fino qui per godermi questo momento. È bellissimo veramente”. L’atleta ha poi ringraziato chi gli è stato vicino in questi anni difficili: “Per me è come un oro, sono venuto qua ed era già tanto esserci e prendere anche una medaglia insomma… Se sono qui lo devo al mio allenatore che immagino starà piangendo. Ci sono state tante volte in cui stavo per mollare ma lui mi ha sempre aiutato a riprendermi. Grazie a lui, al gruppo sportivo delle Fiamme Oro, alla nazionale italiana e alla mia famiglia”.
L’atleta è sulla sedia a rotelle a causa di uno scambio di persona
Manuel Bortuzzo ha visto la sua vita cambiare nel 2019, quando a causa di uno scambio di persona rimase vittima di una sparatoria, restando semiparalizzato a causa di una lesione spinale. Il proiettile passò a 12 millimetri dall’aorta che, se colpita, avrebbe iniziato a sanguinare uccidendolo in pochi minuti. Quell’anno nei progetti del giovane, che era già una promessa del nuoto, c’erano i Campionati del mondo, ma a febbraio la sua vita cambiò per sempre. Dopo un lungo periodo di ricoveri e riabilitazione, il giovane ha ripreso in mano la sua vita. Dopo quella brutta esperienza è diventato famoso grazie alla sua partecipazione, nel 2021, al “Grande Fratello”. In un’intervista rilasciata a “La Repubblica” parla dell’amicizia che lo lega ad Aldo Montano, ex schermitore ed ex concorrente del GF nella sua stessa edizione.
“Forse sarei arrivato alle Paralimpiadi comunque – spiega -, ma quel che mi sono portato fuori dalla casa del GF a livello umano è stato un valore aggiunto alla mia vita. Insieme a Montano abbiamo ripercorso tutta la sua carriera, è sembrato quasi un passaggio di testimone: lui si ritirava e allo stesso tempo accendeva il fuoco in me” .
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Della storia con Lulù Selassié dice: “Lei era assillante, il nostro rapporto era tossico”
Il giovane atleta, nella stessa intervista spiega che nel 2022 non era pronto a gareggiare, ma si stava già allenando: “È stata una corsa contro il tempo, stressante, in soli due anni di preparazione. Ho apprezzato come a Parigi abbiano creato la figura di un campione unico, al di là della sua condizione”. Manuel Bortuzzo ha anche scritto un libro, “Soli nella Tempesta”, in cui parla della sua vita dall’incidente alla partecipazione al reality tv. “Vorrei essere considerato come un atleta che raggiunge i suoi obbiettivi, non come il ragazzo del Grande Fratello”, ha dichiarato al “Corriere della Sera”. All’interno della casa il giovane ha avuto una storia d’amore con un’altra concorrente Lulù Selassié. Una relazione finita di cui l’atleta parla in questi termini: “Lei era assillante, ed il nostro rapporto potenzialmente tossico”.
Riguardo all’incidente che gli ha cambiato la vita ha detto: “Sono uno che riesce a perdonare tranquillamente. Nella mia vita non odio nessuno, sul serio, fa parte del mio carattere. Chi perdona riesce ad andare oltre”. Nella stessa giornata del suo trionfo sono arrivate altre due medaglie d’oro, quella conquistata da Giulia Ghiretti nei 100 rana SB4 femminili e quella di Simone Barlaam nei 50 stile S9 con il nuovo record mondiale.
