Lulù Selassié non ha voluto rilasciare dichiarazioni a Giuseppe Di Tommaso, l’iinviato de “La Vita in Diretta” che l’ha avvicinata dopo la lettura della sentenza che la condanna a un anno e otto mesi per stalking nei confronti di Manuel Bortuzzo. Giovedì 3 aprile la sedicente principessa etiope e il campione paralimpico di nuoto si sono ritrovati in aula senza guardarsi mai negli occhi. Il nuotatore, accompagnato dal padre, è arrivato puntuale alle 9 del mattino. Dopo qualche minuto, l’influencer ha fatto il suo ingresso in aula con le sorelle. Per Lulù Selassié la Procura di Roma aveva chiesto un anno e quattro mesi ma la condanna è stata più dura. All’uscita dal tribunale, Manuel Bortuzzo è apparso provato e non ha avuto la forza di parlare mentre Lulù, circondata dalla sua famiglia che l’ha protetta dai giornalisti, è andata subito via.
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L’inviato de “La Vita in Diretta”: “Manuel non si è sentito molto bene durante la lettura della sentenza”
“Una condanna addirittura superiore a quella richiesta dalla Procura con pena sospesa – ha sottolineato con amarezza Edoardo Albertario, avvocato di Lulù Selassié – Una sentenza che come difensore ci delude molto. Lulù è delusa e ha ragione di esserlo. Abbiamo dimostrato che in alcun modo si poteva condannare, abbiamo portato le prove del fatto che i due effettivamente erano fidanzati o quantomeno lei poteva legittimamente pensare che lo fossero”. Francesco Laurito, avvocato di Manuel Bortuzzo, ha raccontato lo stato d’animo del suo assistito: “Non sta bene emotivamente, è molto provato, non c’è mai stata la volontà di arrivare qui, è stato necessario. Aspettavamo una condanna, è stata più grave della richiesta del pubblico ministero. Non è una vittoria”.
“Lulù non indossa più il braccialetto elettronico – ha svelato Giuseppe Di Tommaso – La difesa ci fa sapere che continueranno a combattere per portare avanti la verità di Lulù che attraverso i social ha scritto un messaggio per comunicare a tutte le persone che la seguono che la verità verrà a galla. Manuel non ha voluto parlare con nessuno ed è stato portato via perché non si è sentito molto bene durante la lettura della sentenza”. “Naturalmente mandiamo un abbraccio a Manuel”, ha chiosato Alberto Matano.
Stalking a Manuel Bortuzzo, Lulù Selassié: “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”
Quella tra Manuel Bortuzzo e Lulù Selassié è una storia sentimentale finita per lui ma che invece doveva continuare ad andare avanti secondo lei. “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”, avrebbe detto l’influencer al nuotatore. La relazione comincia a fine 2021 durante un reality show (il “Grande Fratello Vip”, ndr) e finisce poche settimane dopo al termine della trasmissione. Ma la sedicente principessa etiope non ci sta e inizia una vera e propria persecuzione ai danni del campione paralimpico con messaggi, telefonate, appostamenti, incursioni negli alberghi dove il nuotatore alloggiava durante le gare anche all’estero e in ospedale a Latina durante gli accertamenti per la sua disabilità.
Inizialmente Manuel Bortuzzo tenta di dissuadere Lulù Selassié con le buone ma dopo due anni di inferno vissuti in perenne stato d’ansia e con la paura per la sua incolumità la denuncia per stalking. La giovane viene sottoposta a divieto di avvicinamento con la misura del braccialetto elettronico e divieto di contattare l’ex fidanzato anche nei social.
L’incursione nella camera d’albergo e gli schiaffi in faccia
L’ex gieffina viene rinviata a giudizio ma si proclama innocente ammettendo di avere esagerato ma solo perchél’ex fidanzato nei messaggi con cui tentava di calmarla l’avrebbe illusa di provare ancora sentimenti per lei. Circostanza negata dal nuotatore. Manuel Bortuzzo, esasperato, finisce col modificare le sue abitudini, gli allenamenti, gli incontri con gli amici e allontana il pensiero di una nuova relazione sentimentale. Il suo allenatore Francesco Bonanni racconta che il campione avrebbe persino pensato di lasciare il nuoto perché destabilizzato dalla paura.
Il culmine avviene a Madeira durante i Campionati europei quando Lulù Selassié, dopo aver messo un biglietto sotto la porta con scritto ‘Amore, ti amo, sono qui per te’, irrompe nella camera di Manuel Bortuzzo colpendolo a schiaffi in viso, come raccontato dal suo compagno di stanza. Un episodio che turba profondamente il nuotatore che, tre giorni dopo, presenterà una dettagliata denuncia per stalking raccontando i suoi due anni di paura.
