Curiosità

Mamma rinuncia alle cure per far nascere la figlia, il compagno: “Era un angelo buono”

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28 Novembre 2024, 10:54

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Una mamma che rinuncia alle cure contro il cancro per far nascere la sua bimba. Megan è nata lo scorso 18 settembre e la sua mamma, Deborah Vanini, 38 anni, è rimasta con lei soltanto due mesi. La donna è deceduta la settimana scorsa lasciando il compagno e l’intera famiglia nella disperazione. La 38enne ha scoperto di avere un tumore al quarto stadio il giorno stesso in cui ha avuto la conferma di essere incinta. Un sogno diventato presto un incubo, ma che lei stessa ha trasformato in un miracolo, decidendo di donare la vita alla sua bimba. La neo mamma ha raccontato la sua storia in un post su Facebook scritto pochi giorni dopo la nascita di Megan. Massimo Chinaglia, compagno di Deborah Vanini, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera” parla del coraggio della donna e dei mesi difficili trascorsi in attesa del parto.

“La Deby ha messo sempre gli altri al primo posto – racconta -. Ha pensato sempre prima agli altri che a se stessa. Lo ha fatto anche per nostra figlia. Ha scelto di proteggere lei piuttosto che curarsi. Abbiamo passato notti a piangere. Aveva paura. Ma non ha mai avuto un dubbio sulla sua scelta. Io ho avuto dubbi, lei mai”.

Deborah Vanini e Massimo Chinaglia (Foto Facebook)

Mamma rinuncia alle cure, il compagno: “Ho perso il senso della vita. Deby non se lo meritava”

L’uomo racconta com’è cambiata la sua vita dopo la morte della mamma di sua figlia: “A 41 anni sono tornato nella mia cameretta di bambino, a casa dei miei genitori. Non potevo stare da solo nella casa che ho sognato, cercato e costruito con Deborah. In quella casa tutto parla di lei. Lì avremmo dovuto crescere la nostra bambina insieme. Ora ho un vuoto che non posso spiegare. Ho perso il senso della vita”. Il loro è stato un amore travolgente. “Ci eravamo conosciuti in discoteca – ricorda –  poi ci eravamo persi di vista fino a quando non ci siamo ritrovati casualmente a un autolavaggio a Carate Brianza. Era il 15 aprile 2014. Come potrei dimenticare la data. Tornava dal veterinario con il suo cane. È stato un colpo di fulmine. Da quel giorno non ci siamo mai più lasciati. Ed ero certo che saremmo invecchiati insieme”.

Poi il progetto di vita insieme e la scoperta della gravidanza. “Deborah era piena di vita e di passioni – racconta ancora – Erano due anni che cercavamo un figlio. Avevamo preso la nuova casa, più grande, pensando al nostro progetto di vita. E quando finalmente sembrava che tutto andasse per il verso giusto ecco la batosta. Deby non se lo meritava”.
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Deborah Vanini con il compagno e la piccola Megan (Foto Facebook)

“Non ha esitato un solo istante, aveva paura ma si preoccupava sempre degli altri”

Deborah Vanini ha deciso di non curarsi per far nascere la figlia. “Io ho fatto quello che ha voluto Deborah – ammette l’uomo -. Lei non ha esitato un solo istante. Io non so cosa senta una donna quando aspetta un figlio, ma lei non ha avuto dubbi. Mi ha detto: facciamo nascere la nostra bambina, poi penserò a me. Mesi drammatici. Non avevamo neppure la certezza che riuscisse a portare a termine la gravidanza. Ricordo la visita al Buzzi il 13 agosto, quando ha fatto anche una risonanza e abbiamo capito che la bambina stava bene, è stata un’emozione indescrivibile”. Massimo Chinaglia racconta come sono arrivati a decidere di rinunciare alle cure: “Quanto abbiamo pianto. Deborah aveva paura, ma si preoccupava sempre degli altri. Io non sapevo cosa dire, ma le sono stato accanto ogni istante e ho fatto sempre quello che voleva lei”.

“Ora ho solo un vuoto enorme – aggiunge -. Ho perso tutto e non nascondo di avere ancora tanti dubbi. Mia figlia crescerà senza la sua mamma, senza la persona più importante della vita. Non dovrebbe capitare a nessuno”.

Deborah Vanini e Massimo Chinaglia (Foto Facebook)

“Racconterò a nostra figlia della sua meravigliosa mamma ma non dovrà sentirsi in colpa”

Il compagno di Deborah Vannini rivela: “Tante volte ho ripetuto che mi sarei dovuto ammalare io, che per la mia bambina sarebbe stato meglio avere la sua mamma. L’ho detto anche al sacerdote al funerale, Deborah era un angelo buono”. “Non mi stacco da lei – aggiunge –  sono annientato ma devo avere l’energia che aveva Deby per Megan. Mi aiutano i miei genitori e la mamma di Deborah. I nonni sono sempre eccezionali, ma io continuo a dire che loro dovranno esserlo ancora di più. Dovranno coccolarla e sommergerla di amore. Lei dovrà avere tutto. Le racconterò della sua meravigliosa mamma, ma non dovrà sentirsi in colpa. Non dovrà pensare che lei è morta a causa sua”.

“Saprà che si è ammalata e ci ha lasciati troppo presto e saprà di essere la figlia di una donna bella dentro e fuori, di una donna eccezionale, altruista e generosa”, conclude.

Pubblicato il

28 Novembre 2024, 10:54

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