Una delle cose più inaccettabili per un genitore è sopravvivere a un figlio. E’ quello che è capitato a Costanza Marongiu, mamma di Michela Murgia scomparsa lo scorso 10 agosto a 51 anni a causa di un tumore. L’anziana non potrà presenziare ai funerali della figlia in programma oggi a Roma, nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo. “Le mie gambe sono quelle che sono”, dice amareggiata al “Corriere della Sera”. Alle esequie parteciperà Cristiano, fratello della scrittrice e drammaturga sarda.
“Una settimana fa ha smesso di rispondermi al telefono e ho capito che stava male”
Costanza Marongiu ha appreso della morte della figlia da “Claudia, un’amica di Michela: mi ha chiamato lei nella notte. E poi stamattina la televisione. È stato un colpo”. “Michela era malata da un anno e mezzo, ma aspettarmelo no, perché fino al giorno prima mi ha nascosto la verità – svela – Mi diceva: sto migliorando. E io ci credevo. Poi una settimana fa ha smesso di rispondermi al telefono e ho capito che stava male. Ieri (giovedì 10, ndr.) è stata lei a chiamare Cristiano e a dirgli che se ne stava andando e che voleva solo che mi dicesse di stare tranquilla e di non piangere. Io non ho pianto, però così è anche peggio, perché mi sento un groppo al cuore che mi sta uccidendo”.
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“Michela era una forza della natura, raggiungeva tutti gli obiettivi che si metteva in testa”
Costanza Marongiu torna indietro con la memoria all’infanzia della figlia. Michela Murgia era una bambina “vispissima, intelligentissima”. “A scuola era la prima della classe e si lamentava quando perdeva un colpo: se non era 8 e diventava 7, già si preoccupava – racconta – Non le ho mai dovuto dire: apri il libro, mettiti a studiare. È stato tutto molto facile, da quel punto di vista, e molto piacevole seguirla nei suoi progressi”. L’anziana si dice orgogliosa “di tutti i suoi libri, perché in ognuno c’è il suo pensiero, la sua scelta di vita. E in qualche maniera ha parlato anche di me. Io le dicevo: non mi ci mettere in mezzo, sono schiva. E lei: mamma, non hai capito? Se devo scrivere della mia vita tu ne fai parte”. Il successo della figlia non l’ha sorpresa neanche un po’: “Michela assomigliava anche a me. Era una forza della natura. Qualunque strada avesse intrapreso, sapevo che sarebbe riuscita. Raggiungeva tutti gli obiettivi che si metteva in testa: era forte, coraggiosa, puntualmente critica anche con sé stessa. Se sbagliava lo ammetteva, era importante”.
“Aveva fretta di fare le cose che non era mai riuscita a fare prima”
Costanza Marongiu seguiva la figlia su Instagram. Nei suoi ultimi mesi di vita, Michela Murgia si è stretta forte alla sua famiglia queer costruita nell’arco degli ultimi 15 anni. “Era la volontà di Michela e andava bene anche a me, non posso dire o aggiungere niente – commenta la madre – Io rispettavo le sue scelte, tutte. In effetti la famiglia queer era il suo sogno, ha sempre voluto tanta gente intorno, voleva molti amici e cosa si può chiedere di più?”. L’anziana non vedeva la figlia da settembre dell’anno scorso. “Ormai non posso più camminare, aspettavo che venisse di nuovo lei – confida – Ma ha seguito i suoi sogni: voleva l’Orient Express e lo ha avuto, voleva andare in America e lo ha avuto. Per certi versi ero diventata secondaria: lei aveva fretta di fare le cose che non era mai riuscita a fare prima. Era giusto così. I figli nascono con le ali e poi volano via, nessuna mamma ha il diritto di fermarli”.
“L’ultima telefonata? Una settimana fa. Michela non è andata via, è ancora qui”
Costanza Marongiu non conosce Lorenzo Terenzi, l’attore, regista, musicista e autore che Michela Murgia aveva sposato “in articulo mortis” lo scorso luglio: “Non ci siamo ancora sentiti. Ci sentiremo, ormai di tempo ce n’è tanto”. L’anziana racconta la sua reazione all’intervista che tre mesi fa la figlia rilasciò ad Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera” svelando di essere affetta da un cancro al quarto stadio: “Mi tremavano le gambe, anche se della malattia lo sapevo già. Ma sono una mamma. Prima che la madre della scrittrice e della donna famosa, sono la mamma di mia figlia. Mi avvisava sempre delle interviste. Per Vanity Fair mi mandò in anteprima le foto”. “Di cosa abbiamo parlato l’ultima volta? È stato una settimana fa. Mi ha detto che stava bene, che era serena – confessa la madre – E che preferiva spostarsi a casa sua, morire a casa e non all’ospedale. E perché mi dici questo?, ho chiesto. E lei: mamma lo sai, può capitare in qualsiasi momento. Ecco, per me Michela non è andata via: lei è ancora qui”.