12 Dicembre 2024, 11:25
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La madre di Margaret Spada è intervenuta nella trasmissione di Bruno Vespa, “Cinque minuti”. La giovane siracusana aveva solo 22 anni, quando lo scorso mese si è affidata a un chirurgo per una rinoplastica parziale. Poco dopo la somministrazione dell’anestesia ha accusato un malore che le è stato fatale. Dopo i primi accertamenti è emerso che lo studio presso il quale si è recata la giovane siciliana era sprovvisto delle necessarie autorizzazioni per praticare questo tipo di interventi. Loredana Panarello, la mamma di Margaret Spada, ha tenuto a chiarire: “Mia figlia non è andata su TikTok per scegliere il medico che avrebbe dovuto operarla. Margaret ha fatto delle ricerche sul web per scegliere il professionista al quale rivolgersi e solo dopo ha cercato la clinica sui social network, per guardare le foto e leggere le recensioni”.
La donna ricorda le ore drammatiche prima che la figlia fosse dichiarata morta: “Il dottor Procopio venne in ospedale e si giustificò con noi dicendo che aveva solamente iniziato a fare una punturina al naso. Ha detto che da lì mia figlia ha girato gli occhi e gli è sembrata svenuta, che hanno iniziato a prenderle la pressione e che non si sono resi conto che si trattava di una cosa seria”.
Il drammatico racconto della madre di Margaret Spada continua così: “Il medico pensava che fosse svenuta e che con due schiaffetti si sarebbe svegliata. Poi si è reso conto che non si riprendeva. Hanno provato a prenderle la pressione arteriosa, solo allora si sarebbero accorti che era grave e hanno chiamato i soccorsi. Non so nel mentre quanto tempo sia passato”. La donna assicura che la scelta del medico è stata attenta e accurata: “Ha iniziato a fare delle ricerche in rete sei mesi fa, non ha fatto una scelta affrettata, era molto scrupolosa su tutto”. La giovane viveva un disagio legato alla forma del suo naso e i genitori hanno assecondato il suo desiderio di cambiamento.
Nessuno di loro pensava che ci potessero essere dei rischi. “La sua attenzione si è soffermata sui dottori Procopio – racconta ancora la donna – che hanno questa clinica all’Eur, lei voleva andare a Roma. Ci è sembrata una struttura seria, garantivano un ‘interventino’, detto da loro, banale, della durata di venti minuti”.
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Loredana Panarello svela poi un dettaglio che lascia di stucco: “Margaret non ha mai parlato con il dottore prima del giorno dell’intervento, ma si è interfacciata sempre con la segretaria che l’ha rassicurata”. Poi aggiunge: “Abbiamo guardato le foto dei precedenti interventi e letto sui social network i commenti delle pazienti, che precedentemente si sono sottoposte all’intervento: erano tutti positivi. Per questo si è fidata. Mia figlia ci ha rassicurati perché lei ha comunicato per tutti questi mesi con la segretaria del medico e l’hanno rassicurata che era un intervento alquanto banale, della durata di 20 minuti. Era considerato un intervento non importante, era una rinoplastica parziale in anestesia locale: sarebbe bastato un commento negativo, almeno uno”.
“La sera prima di partire per Roma mi è venuta a salutare sul lavoro e mi ha detto: ‘Mamma sono felice, domani finalmente realizzo il mio sogno. Mamma ti amo’. Era felice”, ricorda la donna. In merito alla chirurgia plastica dice: “Non mi sento di dire alle ragazze di non sottoporsi agli interventi estetici perché un disagio può portare insicurezze e noi lo abbiamo vissuto con Margaret sin dalla tenera età. Non è un problema di chi si fida, ma di chi inganna”.
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12 Dicembre 2024, 11:25