Antonella Zarri, madre di Alice e Alberto Scagni, è stata ospite di “Storie Italiane”, programma condotto da Eleonora Daniele . La donna ha sfogato la sua rabbia con compostezza e decisione lanciando accuse precise. Il figlio, Alberto Scagni, ha accoltellato a morte la sorella Alice Scagni, a Genova nel 2022. Per il delitto l’uomo è stato condannato a 24 anni e mezzo e riconosciuto parzialmente incapace di intendere e di volere. Adesso però si è consumato l’ennesimo capitolo doloroso di questa vicenda. La notte tra mercoledì e giovedì scorsi Alberto Scagni ha subito un’aggressione selvaggia dai due compagni di cella di origine maghrebina, che lo hanno sequestrato e picchiato a sangue con la gamba di un tavolino, riducendolo in condizioni gravi.
I genitori di Alberto e Alice Scagni hanno inviato negli anni centinaia di chiamate di richieste di aiuto
Alberto Scagni adesso è ricoverato in condizioni gravissime, è stato operato al volto, alla trachea e alla laringe, che è rimasta lesionata. La madre dei due giovani ha esordito dicendo che non ha perso solo una figlia, ma ne ha persi due, e ha puntato il dito contro lo Stato. Dopo il caso dell’omicidio di Giulia Cecchettin è tornata in primo piano la responsabilità dei genitori dei soggetti che mettono in atto omicidi così efferati, e al tempo stesso quella dello Stato. I genitori di Alberto e Alice Scagni da più di un anno danno la loro testimonianza in tv, denunciando il sistema, e raccontano di aver inviato negli anni centinaia di chiamate di richieste di aiuto, prima che Alberto Scagni commettesse l’omicidio della sorella. “Lo sapevano tutti, che sarebbe finita così e a distanza di mesi c’è stata la richiesta di archiviazione del pm che ha fatto un processo solo contro i genitori”, ha spiegato Antonella Zarri.
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“Che Paese è quello che ti ritiene malato di mente, ma decide di curarti solo dopo decenni trascorsi in carcere?”
Prima dell’omicidio Alberto Scagni bruciò la porta di casa di sua nonna, fece delle cose gravissime, ma nessuno intervenne. La signora ha parlato chiaramente di “omicidio annunciato”. Dopo la condanna la madre di Alberto Scagni ha dichiarato: “Che Paese è quello che ti ritiene malato di mente, ma decide di curarti solo dopo decenni trascorsi in carcere, dove non potrai fare altro che peggiorare? Noi non abbiamo mai chiesto che nostro figlio finisse in un hotel a cinque stelle, ma semplicemente in una struttura, una prigione, dove lui e tutti quelli con le sue patologie siano trattati adeguatamente, senza rappresentare un pericolo per gli altri”.
“Prima della morte di Alice abbiamo dato delle prove allo Stato che ci sarebbe stato questo femminicidio”
Dopo il pestaggio in carcere Antonella Zarri ha lanciato delle accuse precise allo Stato e alla magistratura: “Prima della morte di Alice noi abbiamo dato delle prove allo Stato che ci sarebbe stato questo femminicidio, le abbiamo date alle istituzioni che si occupano di salute mentale, e al ‘112’”. Poi ha aggiunto: “La vicenda di Giulia Cecchettin ha nuovamente rinnovato il dolore e una rabbia immensa. Anche in questo caso la famiglia ha sollecitato le forze dell’ordine, senza nessun intervento. Io credo che questa situazione sia indegna per un paese civile”. “Una persona dichiarata parzialmente incapace di intendere e di volere – ha detto a proposito del figlio – affidata nelle mani dello Stato in un carcere italiano, massacrata di botte, è uno scandalo”.
“La tendenza è quella di sterminare tutta la famiglia Scagni che ha avuto l’ardire di puntare il dito contro lo Stato”
La mamma di Alice e Alberto Scagni ha fatto delle accuse precise. “Abbiamo veramente scarsa fiducia in questo Stato e noi ci attendiamo che cambi qualcosa. Alberto non lo stanno curando nemmeno adesso, anzi lo stanno ammazzando. Direi che la tendenza sarebbe quella di sterminare tutta la famiglia Scangni che ha avuto l’ardire di puntare il dito contro lo Stato”, ha dichiarato senza mezzi termini Antonella Zarri. “Questa è la nostra forte percezione. Perché questi due soggetti che avrebbe aggredito Alberto, lo hanno fatto per ore, e questo mi lascia molto perplessa”, ha affermato.
“Penso che Alberto sia un ostaggio di un Stato che noi abbiamo additato come responsabile della morte di nostra figlia. E’ umano sospettare quindi che queste persone, che hanno massacrato Alberto, siano state armate da fuori dal carcere. Purtroppo noi pensiamo questo”, ha concluso la donna. Eleonora Daniele è intervenuta rivolgendosi alla sua ospite: “Sai che la nostra è una trasmissione libera, e ogni libero pensiero qui può essere espresso, in ogni forma e maniera”.