Stalking a Manuel Bortuzzo, la condanna chiesta per Lulù Selaissé

Stalking e minacce a Manuel Bortuzzo, chiesti un anno e quattro mesi per Lulù Selaissé

Daniela Vitello

Stalking e minacce a Manuel Bortuzzo, chiesti un anno e quattro mesi per Lulù Selaissé

| 17/03/2025
Stalking e minacce a Manuel Bortuzzo, chiesti un anno e quattro mesi per Lulù Selaissé

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Un anno e quattro mesi, questa la condanna chiesta dalla procura di Roma per Lulù Selaissé. La 26enne è accusata di stalking con l’aggravante delle minacce nei confronti dell’ex fidanzato Manuel Bortuzzo conosciuto nella casa del “Grande Fratello Vip”. Gli atti persecutori si sarebbero verificati nel periodo che va dall’aprile del 2022 all’aprile dello scorso anno. L’ex gieffina indossa il braccialetto elettronico e non può avvicinarsi al nuotatore paralimpico costretto su una sedia a rotelle dopo essere stato ferito in uno scambio di persona. La sentenza è attesa per il prossimo 3 aprile, dopo che lo scorso dicembre la stessa imputata aveva chiesto il rito abbreviato. Per i magistrati, Lucrezia Selassié avrebbe procurato a Manuel Bortuzzo “uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità, costringendolo a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarlo e di non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione”.
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Lulù Selaissé (Foto da video)

Jessica Selaissé difende la sorella Lulù

In difesa di Lulù Selaissé è intervenuta la sorella Jessica nota per aver vinto la sesta edizione del “Grande Fratello Vip”. “È essenziale e doveroso distinguere la richiesta del Pubblico Ministero di condanna e la sentenza del giudice che avverrà giorno 3 Aprile. Fino a prova contraria, Lucrezia è innocente pur avendo scelto il rito abbreviato, una modalità processuale che prevede un giudizio più rapido sulla base delle prove raccolte, con la possibilità di ottenere una riduzione della pena in caso di condanna”, ha scritto in una serie di Instagram Stories. La principessa etiope ha sottolineato come “l’applicazione del braccialetto elettronico” non rappresenti una condanna definitiva “ma è una misura cautelare preventiva, adottata in determinati casi per garantire il rispetto delle restrizioni imposte dal giudice”.
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Manuel Bortuzzo (Foto Instagram)

“Questa vicenda ci ha turbate provocando in noi ferite psicologiche”

“Troviamo inaccettabile il modo in cui alcuni programmi televisivi e non hanno trattato questa vicenda, diffondendo una versione distorta dei fatti e, soprattutto, dando voce a persone che ci hanno calunniate e descritte come persone pericolose, senza alcun rispetto per la verità e per il principio di presunzione di innocenza”, ha aggiunto Jessica Selaissè. “Abbiamo rifiutato qualsiasi tipo d’intervista fino ad oggi perché non abbiamo mai cercato notorietà in questo modo e di certo non inizieremo ora a farlo – ha concluso – Questa vicenda ci ha profondamente scosse, turbate, provocando in noi ferite psicologiche e non, dalle quali ci vorrà tempo per guarire. Prendiamo parola oggi solo per ribadire il nostro affetto e supporto incondizionato a nostra sorella. Rimaniamo unite, certe che la giustizia e la verità faranno il loro corso”.

Pubblicato il 17/03/2025 12:53

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