Momenti di commozione ieri sera durante lo speciale “Dedicato a…Maurizio Costanzo”. Luciana Littizzetto ha scritto una lettera per il compianto giornalista e conduttore scomparso un anno. “Ciao Maurizio o Maury come ti chiamano qui in famiglia. O caro Costanzo, come ti han sempre chiamato gli italiani – ha esordito – Giornalista, gran padrone di casa del Costanzo Show, so che ad occuparsi di posta in famiglia è Maria ma questa sera fammi fare un’eccezione. Te ne sei andato da un anno e da allora la tv non è più la stessa. Qui è un po’ come il Louvre senza la Gioconda o Atene senza il Partenone o Sanremo senza Vessicchio. Certo, si va avanti ma ti accorgi che manca qualcosa. Perché tu sei stato la televisione, più del telecomando, della parabola e del tubo catodico messi insieme. Tu sei stato l’invenzione, quello che prima non c’era, in tv c’è un avanti C e un dopo C, dove C sta per Costanzo. E sei stato il talk show, l’alto e il basso che si mescolano, le vite della gente che diventano storia”.
“Hai aperto il sipario a un sacco di giovani comici dall’animo in tempesta”
“Se la Rai con il maestro Manzi ci ha insegnato a leggere, tu col Costanzo Show ci hai insegnato cosa leggere, cosa ascoltare o vedere – ha continuato la comica torinese – Tu che hai aperto il sipario a un sacco di giovani comici dall’animo in tempesta che su questa passerella sono riusciti a trovare la rotta. Perché tu possedevi una dota meravigliosa. Tu ti accorgevi, ci puntavi gli occhi addosso e ci scrutavi come un entomologo. La sgamavi quella scintilla che avevamo dentro, anche se era così piccola che stentavamo a vederla pure noi. Hai dato una chance anche a me, una piccola comica torinese agli inizi. Poi è arrivata la chiamata ‘le andrebbe di venire?’. Nemmeno il tempo di riagganciare che ero già in stazione. Poi quei minuti di attesa passati davanti alla porta del tuo camerino insieme agli altri ospiti della puntata, politici, magistrati, scrittori, ballerine, giornalisti, star mondiali, scappati di casa, sembrava il bar di Guerre Stellari. Poi tu ci chiamavi ed entravamo uno ad uno come dal medico della mutua”.
“Ora te lo posso confessare, caro Maurizio: tu non hai idea dell’ansia che avevo”
“Mentre fumavi una delle nove sigarette che avevi in mano, ci ascoltavi o facevi finta – ha svelato Lucianina – Dopo pochi minuti ci congedavi ‘ci vediamo dopo’ dicevi. E noi a chiederci ‘ma avrà capito?’. Ma tu capivi tutto benissimo. Ora te lo posso confessare, caro Maurizio: tu non hai idea dell’ansia che avevo. Quando ero qui sopra, se con la coda dell’occhio intuivo che le cose non stavano andando come speravi il mio sangue diventava granita, ma bastava che ti sistemassi con il tuo sgabello un po’ più vicino a me, appoggiandoti alla cartellina come fosse un davanzale per sentire che ti stavi fidando e anche io riprendevo fiato”.
“Grazie per aver dimostrato che la tv intelligente si può fare e non è una tv per pochi”
“Stasera volevo dirti grazie anche come spettatrice – ha aggiunto – per tutte le volte che svegliandomi sul divano ho trovato il tuo faccione che ammansiva il pubblico ‘boni, boni’, mentre Sgarbi mandava qualcuno a fan**lo. Grazie per tutte le volte che mi hai fatto scoprire un nuovo artista o ritrovarne uno del passato, grazie per aver parlato di mafia in modo facile, autentico, limpido, che capissero tutti, purtroppo però l’hanno capito anche loro fin troppo bene. Grazie per aver sdoganato per primo il diverso, lo strano, per aver parlato in un programma di intrattenimento di omosessualità, di persone transessuali, di Aids, per aver abbassato un po’ il provincialismo bigotto della nostra nazione. Per aver parlato il linguaggio della gente, per aver dimostrato che la tv intelligente si può fare e non è una tv per pochi. È una tv per tutti”.
“Il tempo non cambia niente del dolore ma ricordare insieme è una specie di carezza”
“Anche se il palco è tuo e la serata è per te, voglio dire una cosa anche a Maria. Grazie per avermi fatto salire qui su questo palco a ricordare il tuo Maurizio – ha concluso – Il tempo non cambia un bel niente del dolore ma quello picchia duro sempre. Ma ricordare insieme è una specie di carezza che lo rende un po’ più lieve. Siete una bella coppia. PS: Maurizio, almeno da Lassù, cambiando prospettiva, l’hai capito cosa c’è dietro l’angolo?”. “Ecco perché Lucianina è speciale”, ha commentato Fabio Fazio.
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Il direttore di Canale 5: “Degna celebrazione di un Maestro assoluto della Parola”
Giancarlo Scheri, direttore di Canale 5, ha applaudito alla serata-evento andata in onda in seconda serata sulla rete ammiraglia del Biscione: “Maurizio Costanzo, grande uomo di cultura e di spettacolo, ha cambiato il volto della TV italiana e segnato indelebilmente l’immaginario collettivo del Paese. Lo speciale di Maria De Filippi – condotto con Fabio Fazio, dal Teatro Parioli-Costanzo di Roma, con importanti ospiti, contributi e testimonianze, che hanno ricordato l’ironia, l’intelligenza, la vita e i successi di Costanzo – è stato perfetto. Un momento pari al valore di un uomo dai mille talenti, che a Mediaset si sono espressi con tanti programmi di culto, e non solo. Oggi – privi della lucida e ironica lettura del quotidiano, con la quale Costanzo ci ha accompagnato per oltre 50 anni – un grande grazie a Maria, e a Fascino PGT, per questa magnifica serata-evento, degna celebrazione di un Maestro assoluto della Parola”.