03 Maggio 2021, 20:35
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Luca Trapanese è un papà single, dichiaratamente omosessuale e profondamente credente, balzato agli onori della cronaca per avere adottato una bimba affetta dalla sindrome di Down rifiutata da trenta famiglie. Alba, questo il nome della piccola, è la luce dei suoi occhi.
Ieri, dopo aver ascoltato le dichiarazioni sulla famiglia di Matteo Salvini a “Domenica Live”, Luca Trapanese ha condiviso alcune considerazioni su Instagram.
“Matteo Salvini, ospite a Domenica Live di Barbara D’Urso, ha parlato ancora una volta di famiglia, come la intende lui e cioè quella composta da un padre e una madre, toccando anche il tema delle adozioni per le coppie omosessuali – ha scritto su Instagram – Chi conosce la mia storia sa che non ho mai giudicato la madre naturale di Alba per averla lasciata in ospedale rinunciando al proprio ruolo genitoriale, né ho mai speso una sola parola critica sulle decine di coppie eterosessuali e idonee all’adozione che non hanno neanche voluto conoscere Alba quando sono state convocate”.
“Alba, meravigliosa bambina con la sindrome di Down l’ho adottata io: maschio, single e gay – ha proseguito – Aveva 30 giorni quando è arrivata a casa. Il mio è stato un Sì incondizionato. Sono stato felicissimo di stravolgere la mia vita per lei rinunciando alle mie vecchie abitudini e avendo davanti agli occhi un’unica grande luce: Alba e le sue priorità. Sono forse un santo o un eroe? Niente affatto. Sono un genitore come lo sono tutti quei papà profondamente consapevoli del loro ruolo. Alba e io conduciamo una vita – consentitemi di definirla così, anche se è una parola che non amo per niente – estremamente tradizionale”.
“Alba ha me, ha i suoi cugini, i suoi nonni, la sua preziosissima tata ed è circondata dall’amore di tutti – ha aggiunto – È proprio questo che rende la nostra vita tradizionale: l’amore e basta che fa di Alba una bambina felice e serena. Io sono il suo insostituibile punto di riferimento e lei è il mio. È mia figlia dal primo momento che l’ho presa fra le braccia. Siamo una famiglia”.
”Sapete, ho dovuto sopportare parole davvero pesanti alle quali non ho mai risposto: ‘Te l’hanno data perché non l’ha voluta nessuno… L’avrebbero data a chiunque…’. No! Non ho avuto sconti dovuti alla disabilità di Alba o al fatto che nessuna famiglia eterosessuale l’aveva scelta – ha concluso – Sono stato valutato dai servizi sociali e dal Tribunale dei Minori. Io sono il papà di Alba perché sono stato ritenuto idoneo ad esserlo. Vorrei dire a Matteo Salvini che alla base della famiglia non c’è il sesso delle due figure genitoriali, ma la qualità del rapporto, che significherà il miglior accudimento possibile ai figli”.
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03 Maggio 2021, 20:35