04 Giugno 2024, 18:18
4' DI LETTURA
Luca Cassol ha un passato da inviato speciale del tg satirico “Striscia la Notizia”. È stato il primo a vestire i panni di Capitan Ventosa fino al 2013. Oggi vive in Svizzera e ha cambiato vita. In un’intervista rilasciata a “TvBlog” ha ripercorso la sua esperienza televisiva e ha raccontato come è cambiata la sua vita. La sua partecipazione al programma di Antonio Ricci inizia per caso dopo avere conosciuto un autore durante una partita benefica: “Mi informò che avevano bisogno di un inviato”. Nel 2002, fece il primo provino e nel 2003 iniziò ad indossare il costume di Capitan Ventosa, un’esperienza durata dieci anni. “Ho prodotto complessivamente circa 800 inchieste. Non poche”, afferma. Il costume fu un’idea del papà di “Striscia”: “Un giorno Antonio Ricci mi convocò nel suo ufficio e mi comunicò che aveva la necessità di creare una situazione particolare. Si munì di pennarelli e disegnò una bozza davanti ai miei occhi. Non ci volevo credere”.
“C’era il timore di apparire ridicolo– continua Luca Cassol – Lo stesso Ricci mi disse di aspettare l’esito delle prime uscite. C’era l’imbarazzo, ma anche la fragorosa risata che quel contesto scatenava. Dopo il primo servizio capii che era la strada giusta e nei dieci anni successivi mi divertii moltissimo. Pian piano mi abituai e fu come andare vestito normalmente, non ci feci più caso. Girai l’Italia in lungo e in largo, frequentai posti che non pensavo esistessero in Italia e in Europa e lanciai addirittura un Tapiro ad Albano a Santo Domingo, quando era a ‘L’isola dei Famosi’. Il costume era molto scomodo da indossare, soprattutto nei primi due anni quando era sintetico. D’estate sentivo un caldo allucinante e in inverno un freddo assurdo. Una volta ero ad Aosta, di sera e all’aperto, c’erano -24 gradi. Pregai i costumisti di farmelo di cotone”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Luca Cassol spiega perché decise di lasciare il programma: “Volevo cambiare. Avrei potuto fare un’altra stagione, ma non ci trovammo più d’accordo e arrivammo a una risoluzione assolutamente pacifica, senza nessuno screzio. Dopo tanti anni ero stufo di andare in giro con quel costume. Feci capire che non me la sentivo più e probabilmente colsero la palla al balzo. Ammetto che è brutto vedere quel costume indossato da altri, forse potevano trovare un abito diverso e inventarsi una roba differente, ma non discuto certe scelte. Ci sono persone che ancora mi scrivono esprimendomi affetto e dicendomi che hanno nostalgia della mia versione. Fa piacere, significa che ho lasciato qualcosina nella mente della gente”, sottolinea.
Luca Cassol parla del programma come è adesso, a distanza di molti anni, e ammette: “Non mi piace più, lo trovo un po’ monotono. Quando vedi in onda sempre le stesse tipologie di servizi ti annoi. Una volta era diverso, si colpivano le persone che facevano cose sporche. Adesso si rompono le pa**e a dei parcheggiatori che non sanno come arrivare alla fine del mese. Io mi scaglierei piuttosto su persone di alto livello”.
Come è cambiata la sua vita? Luca Cassol ha alle spalle un matrimonio finito. “Mi sono sposato con una ragazza svizzera, ma abbiamo divorziato – racconta -. A Locarno però stavo bene e mi sono stabilizzato qua. Ho iniziato a lavorare a La1, il primo canale televisivo della Rsi, e in seguito anche in radio, per due ore tutti i giorni. Sono andato avanti per quattro anni”. Poi però ha deciso di lasciare definitivamente il mondo dello spettacolo. “Cosa faccio oggi? Gestisco un centro fitness a Bellinzona e alleno le persone che vogliono perdere peso – confessa – Inoltre, ho un altro lavoro che condivido con Gianmarco Tognazzi, che per me è come un fratello. Da circa dieci anni commercializza il vino del vitigno del padre Ugo e gli do una mano per esportarlo dal Lazio alla Svizzera. È un’occupazione molto divertente, che mi sta dando grandi soddisfazioni”. Adesso al suo fianco c’è la sua fidanzata Michela.
Pubblicato il
04 Giugno 2024, 18:18