24 Settembre 2024, 14:31
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Momenti di intensa commozione durante la terza puntata del “Grande Fratello” andata in onda lunedì 23 settembre. Luca Calvani ha spezzato il cuore a tutti con uno struggente ricordo dei suoi genitori che non ci sono più da tempo. L’attore toscano ha toccato l’argomento in un confessionale e poi confidandosi con i suoi coinquilini. “Ci sono dei momenti in cui questo dolore torna, anche nei momenti di felicità, perché non posso più condividere certe cose con i miei genitori”, ha detto tra le lacrime. Luca Calvani, oggi 50enne, è tornato indietro con la memoria alla morte della madre: “È stato un fulmine a ciel sereno, una famiglia cartolina. Ero a New York in ufficio, chiamai a casa e non mi rispose nessuno. Sapevo che c’era qualcuno in ospedale ma non sapevo chi. Un presentimento strano, ricordo il momento in cui ho messo l’abito nero. Sono arrivato, sono entrato e l’ho vista. Mi è sembrata piccola. Mia mamma sapeva tutto di me, sapeva della mia bisessualità, era un po’ la custode di tutto questo”.
“Io li sento – ha proseguito il concorrente del “Grande Fratello” – Quando ho un problema grosso dico: ‘Datemi voi una risposta’. E la risposta arriva sempre. Li vedo dappertutto, in un tramonto, in una fioritura precoce. Ci sono e mi ricordano che sono figlio di un amore grande”. “Credo che non ci sia una dichiarazione d’amore più bella per i propri genitori di questa”, ha commentato commosso Alfonso Signorini.
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“Credo che tanto dell’amore che i nostri genitori ci danno, lo riviviamo quando diventiamo genitori – ha affermato Luca Calvani che ha una figlia, Bianca, nata nel 2009 – Ho sempre parlato della perdita dei miei genitori come uno spartiacque nella mia vita. La nascita di mia figlia è stata il secondo spartiacque. Ti fa rivalutare il tempo, i sacrifici che hanno fatto, l’amore che ci hanno dato, tutto. Ho la fortuna di avere due sorelle e un fratello, nel giorno degli anniversari ci scriviamo un messaggio nella nostra chat, loro si ricordano delle cose importanti e mi ridanno dei pezzi. Qui, in questa casa, ho l’opportunità di toccare il dolore di tante persone. Il dolore se si elabora si può trasformare in qualcosa di importante, può diventare le fondamenta su cui possiamo costruire la nostra vita”. “Una cosa ingiusta che non riesco a spiegare – ha sottolineato Alfonso Signorini – è che noi ci rendiamo conto di tutto questo amore solo quando siamo adulti, durante la nostra giovinezza non ci rendiamo conto di quanto i nostri genitori ci amino e il fatto di ritrovarci adulti, con la consapevolezza di questo amore, senza poterglielo più dire perché non abbiamo la fortuna di averli, è una cosa che non ho risolto”.
Luca Calvani ha ribadito di aver potuto parlare tranquillamente con la madre del suo orientamento sessuale: “E’ avvenuto quando avevo 19-20 anni. La sua prima reazione era sconvolta, ma è durato forse 40 minuti. Perché poi ha voluto sapere tutto sul mio ragazzo con il quale ha continuato a scriversi e a vedersi anche quando io ero in America. Io l’ho saputo solo dopo”. “Mia mamma era una donna straordinaria. Abbraccio anche i miei fratelli, sicuramente questa cosa li starà turbando un po’ perché siamo un po’ gelosi di questi ricordi. Glieli ho chiesti un po’ in prestito per condividerli con voi, quindi vi ringrazio”, ha concluso. “La cosa più bella che ci può capitare è di avere accanto l’affetto e il sostegno della propria madre – ha commentato Cesara Buonamici che ha perso la sua qualche mese fa – Io l’ho avuta sino a due mesi fa, quindi a un’età molto avanti. L’ho avuta sempre al fianco con questo sostegno e sono sempre passate in secondo piano le mie paure, i miei difetti, le mie insicurezze. Queste sono le madri. È la fortuna più grande che possiamo avere nella vita”.
“C’è una cosa che mi ha sorpresa di Luca. Essendo un artista, un uomo così maturo, così consapevole…il fatto che lui abbia detto di voler diventare quello che loro si aspettavano da lui, non me l’aspettavo – le ha fatto eco Beatrice Luzzi – Considerando una mamma così aperta e pronta ad accettare, forse lei vorrebbe semplicemente che lui andasse per la sua strada”. “Quando a 20 anni partì per New York mi scrisse una lettera in cui disse ‘sono orgogliosa di te, mi piace pensare che la serenità che hai negli occhi sia merito nostro, della tua famiglia’ – ha replicato Luca Calvani – Penso che un genitore voglia la serenità del figlio, non penso che ci sia una forma. Spero di essere una brava persona, che era quello che volevano loro. Questo volevo dire”. “Credo che la missione sia compiuta”, ha chiosato Alfonso Signorini.
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24 Settembre 2024, 14:31