Celebrità

Luca Barbareschi: “La moglie di mio padre mi puntò una pistola perché avevo baciato il figlio”

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01 Ottobre 2024, 18:21

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Ospite del podcast “Dicono di te” di Malcom Pagani, Luca Barbareschi – nel cast della nuova edizione di “Ballando con le stelle” – racconta un episodio inedito del suo passato che ha a che fare con la moglie del padre. “Da bambino, verso i 12-13 anni, ero un po’ confuso sessualmente – svela – Ero come ‘Teorema’ di Pasolini, seducevo anche un grammofono. Quando mio padre mi portò dalla nuova moglie sedussi la famiglia intera: la cameriera, il figlio, poi la figlia, infine anche la madre. Una mattina lei scoprì cosa facevo col figlio. Che poi non facevamo niente di male, guardavamo i giornaletti pornografici. Chi non si è mai masturbato l’uno con l’altro? È la scoperta, si fa la lotta, ci si tocca. Lei mi svegliò con una pistola in bocca, col colpo in canna, dicendo ‘io ti uccido’”.
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Luca Barbareschi con Alessandra Tripoli, sua insegnante di danza a “Ballando con le stelle” (Foto Instagram)

Luca Barbareschi: “Mia madre ammazzò di botte la moglie di mio padre”

“Il bambino, poverino, si ammalò di leucemia e morì, sul letto di morte disse ‘mi davo i baci con Luca’. Una cosa innocente – continua Luca Barbareschi – Io con la pistola in bocca guardai mio padre. Lui non reagì e siccome era molto bacchettone disse: ‘Hai ucciso la dignità di tuo padre’. Mi ricordo questa frase. Diedi un colpo alla pistola e scappai, con la Vespa arrivai ad Ardena, a 70 chilometri da Milano, terrorizzato. Mia madre è stata la prima a venirmi a prendere, a proteggermi”. “Mia madre mi ha detto di andare a casa sua per un mesetto – racconta ancora l’attore e regista – poi è andata da questa e credo gliel’abbiano tolta dalle mani perché l’ha ammazzata di botte. L’ha denunciata alla Procura della Repubblica, era una donna libera. Mio padre per un anno mi ha fatto fare il giro del Vigorelli dicendo: ‘Sei omosessuale, hai ucciso la dignità di tuo padre’. Per un anno eh, il Vigorelli lo conosco a memoria. Questo era mio padre. Mia madre, nella sua follia, era una donna libera”.

Luca Barbareschi (Foto Instagram)

“Avremo una generazione di cog*ioni esemplari, io ho mandato i miei figli in scuole di cr*tini”

La conversazione si sposta sul tema “rimpianti e rimorsi”. “Non ho nessun rimpianto, ho fatto tutto quello che ho voluto fare nel bene e nel male – afferma – Me ne assumo le responsabilità. Ho qualche rimorso perché a seconda delle età hai sensibilità maggiori. Per fortuna non comanda quella di 5, a un certo punto si ha la speranza che comandi quella di 70. Perché se a 70 comanda quella di 5 anni sei finito”. La tenacia che è una dote di famiglia l’ha ereditata dal nonno che ha fatto la prima e la seconda guerra mondiale. Questo lo ricordo lo porta a fare un paragone con i giovani di oggi che definisce “moscioni”, “ragazzi disperati” esponenti di “generazioni psicanalizzate”. “Noi avremo una generazione di cog*ioni esemplari – sentenzia – Io ho buttato milioni di euro per mandare numerosi miei figli in scuole di cr*tini. Prima di andare all’università tutti i miei figli avevano senso dello humor, si poteva dire qualunque cosa, c’erano delle frasi che facevano ridere subito. Dopo sono diventati politicamente corretti”.

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01 Ottobre 2024, 18:21

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