Che fine ha fatto Luana Borgia? L’ex diva dell’hard ha 56 anni e, dopo aver detto addio ai set a luci rosse, gestisce un maneggio. “Pratico equitazione da quando ero bambina, ho partecipato a gare di dressage e l’ippoterapia mi ha guarito dagli attacchi d’ansia”, confida in un’intervista al “Corriere della Sera”. Luana Perdon, questo il suo nome all’anagrafe, ha spopolato come p0rnostar negli anni ’90. Ribattezzata “la duchessa dell’hard”, è stata premiata sei volte come miglior attrice europea del genere e ha pubblicato un’autobiografia dal titolo “Oltre i confini del proibito”.

“Mi sono diplomata estetista come mia sorella ma ho chiuso il diploma in un cassetto”

Nata in Brianza, Luana Borgia proviene da “una normale famiglia di provincia”. “Papà aveva una ditta di autotrasporti, mamma casalinga, io, un fratello e una sorella più giovani – racconta – Mi sono diplomata estetista come mia sorella. Lei ha aperto un centro estetico, io chiuso il diploma in un cassetto”. A 16 anni la futura stella dell’hard sognava di fare la modella e l’attrice. “Iniziai a partecipare a concorsi di bellezza, fino ad arrivare alle finali italiane di Miss Mondo – rivela – Compiuti 18 anni, facevo la spola con Roma, casting e provini per il cinema. La classica ragazzina sprovveduta, disposta a tutto pur di farcela. In realtà ho frequentato solo i divani dei produttori, senza mai mettere piede in un set”.

Lo striptease in discoteca: “Spogliarmi davanti a tutti mi diede una forte carica di adrenalina”

La nuova “vocazione” arriva durante una serata in discoteca. “Era da poco uscito il film ‘Nove settimane e mezzo’ e ballai sulle note di ‘You can leave your hat on’ di Joe Cocker – ricorda – Improvvisai un mezzo spogliarello, rimasi in topless. Il pubblico impazzì, spogliarmi davanti a degli sconosciuti mi diede una forte carica di adrenalina come non era mai successo prima. Visto che non riuscivo a entrare nel mondo del cinema normale, sarei entrata in quello hard”.

A 22 anni Luana Borgia assiste ad uno spettacolo di Moana Pozzi. “Finito lo show riuscii a conoscerla: ‘Mi chiamo Luana voglio fare l’attrice hard’ – racconta – Lei fu molto gentile, mi presentò il suo manager Riccardo Schicchi e da lì iniziò la mia carriera. Con Moana nacque anche una bellissima amicizia, diciamo che è stata la mia madrina, la persona che mi ha aiutato a entrare in quel mondo. Il primo film lo girai con lei e Rocco Siffredi. Il giorno che è morta ero al Forum di Assago a ritirare il premio come migliore attrice italiana. Lei veniva premiata per la carriera, sul palco salì Schicchi che comunicò la notizia della sua scomparsa. Rimasi pietrificata, non la sentivo da un po’, lei stava male, ma mai avrei immaginato”.

“Per un anno i miei non mi rivolsero parola. Anche io da mamma non l’avrei presa bene”

Com’è facilmente intuibile, la sua famiglia non la prese affatto bene. “È stata dura – confessa – a loro dicevo che stavo cercando la mia strada nel cinema normale. All’epoca c’erano ancora le sale a luci rosse, quando uscì il primo film mio cugino, che viveva a Padova, vide il cartellone: io, Moana Pozzi e Rocco Siffredi! Tornato a casa chiese a sua madre, cioè mia zia: ma che lavoro fa Luana? Scoppiò un pandemonio, per un anno i miei non mi rivolsero parola. Lo capisco, anche io da mamma non l’avrei presa bene. Inoltre, quando uscì il mio primo calendario la maggior parte degli autisti di mio padre lo attaccò nelle cabine dei camion…”.

“All’apice del successo avevo un cachet di 20 milioni di lire a film”

Luana Borgia sottolinea la differenza tra il mondo del p0rno di oggi e quello in cui bazzicava lei: “Per ogni film in media le riprese duravano tre settimane. Oggi, basta una giornata per ottenere 6-7 ore di girato che poi vengono utilizzate per più produzioni. Quanto ho guadagnato ai tempi? Decisamente bene. All’apice del successo avevo un cachet di 20 milioni di lire a film. Più gli spettacoli che facevo in giro per l’Italia. Ho investito quel denaro in fondi pensione, oggi vivo serena”.

Ad un certo punto, l’ex p0rnostar ha tentato di farsi conoscere sul piccolo schermo grazie all’occasione offertale da Paolo Limiti con “Ci vediamo in tv” dove restò per tre anni. “Avevo appena smesso con la carriera di p0rnoattrice – ricorda – Limiti era venuto a vedere un mio spettacolo per intervistarmi. Diventammo amici e mi propose di affiancarlo in Rai. Fu anche una rivincita nei confronti dei miei genitori. Finalmente erano orgogliosi di me. Terminato il programma con Paolo speravo di rimanere in tv ma non è successo. Da lì ho iniziato a lavorare con i cavalli”.
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“Ho avuto una relazione con Paolo Del Debbio ma all’epoca non era ancora un volto tv”

Luana Borgia racconta di non aver mai frequentato politici e calciatori: “Non bazzicavo ambienti vip, ho sempre fatto una vita normalissima. Il set era lavoro, finito di girare tornavo a casa, frequentavo gli amici di sempre. Ho avuto una relazione con Paolo Del Debbio, anche questo è noto, ma all’epoca non era ancora un volto tv. E un flirt con Mickey Rourke. ‘Nove settimane e mezzo’ è stato decisivo nella mia vita. In amore non sono stata molto fortunata, non ho mai conosciuto un uomo con cui valesse la pena metter su famiglia. Allo stesso tempo, penso che per un figlio avere una madre che è stata un’attrice hard non è facile, anzi. Non essere diventata mamma mi è dispiaciuto e molto, ma oggi sono una zia appagata da due nipoti meravigliosi”. L’ex attrice a luci rosse non fa mistero di essere stata “una berlusconiana di ferro”: “Ho sempre votato Forza Italia e continuo a farlo. Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di conoscere Berlusconi”.