01 Agosto 2017, 18:15
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A Roma un vice parroco ha una relazione clandestina con una donna sposata. Scoperto l’adulterio, il marito della fedifraga cita in giudizio la moglie e il religioso chiedendo un risarcimento per i danni subiti a livello psico-fisico. I fatti, ricostruiti dal quotidiano “Il Centro”, risalgono al 2008.
La vicenda giudiziaria, che ha creato un comprensibile imbarazzo nell’ambiente ecclesiastico, ha avuto dei risvolti clamorosi. Come riporta “abruzzoweb.it”, nel frattempo il vice parroco è diventato parroco, nella fattispecie un “pezzo grosso” della diocesi aquilana.
Dopo un processo durato cinque anni, il Tribunale di Roma ha condannato la moglie al pagamento di 15mila euro in favore del marito con il quale ha due figli.
Nessuna conseguenza per il religioso che, secondo quanto stabilito dal giudice, ha persino diritto al rimborso delle spese processuali pari a oltre 3mila euro da parte del marito della donna con la quale aveva una relazione.
“La responsabilità risarcitoria invocata dall’attore presuppone la violazione dell’obbligo di fedeltà in costanza di matrimonio, obbligo al quale il religioso è del tutto estraneo”, recita la sentenza.
Al momento il religioso l’ha fatta franca su tutti i fronti. Gli avvocati del marito hanno chiesto alla Curia come mai non sia stato adottato alcun provvedimento di censura a carico di un sacerdote che ha avuto una relazione con una donna sposata.
Sembra che il vescovo dell’Aquila stia valutando con molta attenzione la posizione del prelato analizzando carte e documenti.
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01 Agosto 2017, 18:15