Lorella Cuccarini, reduce dal successo come co-conduttrice per una serata del Festival di Sanremo insieme ad Amadeus è in tournée con “Aggiungi un posto a tavola” che festeggia i 50 anni. Intanto continua il suo impegno a Mediaset in veste di docente di “Amici”. L’ex ballerina ha parlato della sua carriera e della sua vita privata in un’intervista rilasciata a “Il Fatto Quotidiano”. Una vita sul palco e in teatro come con “Grease” che festeggia 27 anni. “Oltre 350 repliche – precisa – Mai stanca né annoiata in tutti questi anni, al massimo serate difficili perché magari stavo male; sono salita sul palco con la febbre alta, un timpano perforato, punture di anti-nausea perché vomitavo in continuazione”. Poi svela: “Quando sono sul palco non guardo la platea di solito la sento; solo alla fine dello spettacolo inquadro il pubblico; in alcuni momenti la sbircio, cerco il contatto diretto, il rapporto di seduzione”.
“Il talento senza la testa non serve a nulla o almeno rischi di buttarlo via”
Lorella Cuccarini non si definisce sexy, anzi dice: “Non ho mai ricoperto i classici canoni di bellezza”. Antonio Ricci racconta che Lorella Cuccarini è l’unica a essere entrata a Mediaset nonostante Berlusconi. “È vero – ammette – me lo disse lo stesso Berlusconi. Mi spiegò che in tutta Mediaset ero l’unica senza tet*e”. Benedicta Boccoli ha dichiarato che più di 40 anni fa, quando si allenavano insieme, Lorella Cuccarini si fermava solo per mangiare un po’ di riso. “Tutt’ora è così – conferma -. Mi chiamano ‘riso in bianco’. Ma solo il riso ti permette di ripartire dopo mezz’ora. Ho iniziato a studiare danza classica a nove anni, e poi comunque ero determinata, mi piaceva troppo questo mestiere e ho sempre fatto di tutto per risultare performante”. Poi aggiunge: “Il talento senza la testa non serve a nulla, o almeno rischi di buttarlo via; serve un pizzico in meno di talento ma con la testa centrata. Di me posso dire di essere un po’ tenacia e un po’ talento, oggi non posso definirmi una senza talento; Pippo Baudo quando mi ha chiamata aveva visto qualcosa, ha capito prima di me. Poteva anche sbagliarsi, ma ne ha lanciati tantissimi”.
“Se non sei capace di affrontare lo stress allora è meglio lasciare”
Lorella Cuccarini affronta la questione dei giovani usciti dai talent che stanno mollando per il troppo stress (l’ultimo in ordine di tempo è Sangiovanni, ndr): “La pressione c’è nella vita di tutti i giorni, ma se non sei capace di affrontare lo stress di un programma o di vivere i continui sacrifici, lo studio; se non hai la spinta ad approfondire…Allora è meglio lasciare”. Poi parla della sua prima volta a “Fantastico”: “Ho visto nero. Non ricordo nulla. Solo il buio, non sono svenuta per miracolo, poi piano piano ho realizzato che stavo in uno studio televisivo e mi sono buttata. Il giorno dopo ho preso i giornali: i giudizi erano divisi tra chi parlava di “nuova stella” e chi si domandava da dove fossi uscita; era una pressione veramente forte”.
“Con Gianni Morandi c’è stata una discussione ma a distanza di poco tempo è venuto a vedermi a teatro”
Una carriera lunga 40 anni fatti di successi ma anche qualche scivolone. “A volte mi sono assunta colpe non mie o non solo mie. Ma è normale. E poi in 40 anni di carriera è impossibile inanellare solo successi”. Con Gianni Morandi ha condotto un programma e non è andata benissimo… “C’è stata una discussione – ammette – ma a distanza di poco tempo è venuto a vedermi a teatro: alla fine mi ha raggiunta nei camerini e si è scusato”. Adesso Lorella Cuccarini e al Teatro Nazionale di Milano con “Aggiungi un posto a tavola”. “Impossibile rifiutare, è il mio spettacolo, rappresenta la mia prima volta a teatro; nel 1974 andai con mia madre al Sistina, in piccionaia, e rimasi immobile, innamorata, tanto da chiedere in regalo pure l’album; sono cresciuta con il mito di Clementina; è uno spettacolo meraviglioso, mi sono concessa un grande regalo. Il suo mondo spesso è di facciata”.
“Durante una pausa pubblicitaria, sono caduta davanti alla regia e mi sono spaccata il mento”
Tra i suoi grandi maestri, oltre a Pippo Baudo, cita Antonio Ricci: “Pippo maestro incredibile, poi Antonio Ricci, altro stacanovista, uno che c’è sempre, a qualsiasi ora del giorno e della notte; magari lo vedi poco, ma vigila… Poi Maria De Filippi è pazzesca. E’ presente pure umanamente. È accogliente; a me interessano le persone che non sono solo concentrate sul lavoro, ma che sanno ascoltare, sanno condividere. Come Antonio Ricci mi prendeva in giro, stuzzicava, tentava scherzi. Ci siamo sempre un po’ battibeccati, cercava di mettermi in difficoltà, di cogliermi impreparata, ma con me era difficile e ha capito che non gli riusciva”. Lorella Cuccarini ricorda un episodio: una caduta e una testata data a terra a “Fantastico”: “Con Pippo che mi aspettava dietro le quinte per mandarmi al Pronto Soccorso; comunque sono sempre andata avanti, ma è una legge non scritta dello spettacolo; un’altra volta, a ‘Domenica in’, sono andata in bagno durante una pausa pubblicitaria, ma sono caduta davanti alla regia e mi sono spaccata il mento. Ho chiesto se fosse presente un medico e mi ha ricucita al volo. Io sono sempre la stessa; avevo 13 anni e con mia sorella ci appostavamo nel quartiere dove viveva Renato Zero, solo per incontrarlo”.
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“Sanremo è una macchina troppo complessa, per condurlo ci vuole un fisico bestiale”
Sulla possibilità di condurre Sanremo dice: “No, è una macchina troppo complessa, non è solo la conduzione; il problema è tutto il resto e ho visto il tipo di lavoro portato avanti da Amadeus. Ci vuole un fisico bestiale”. Poi torna a parlare di Pippo Baudo: “Grazie alla Rai e a Pippo sono cresciuta, grazie a loro ho affrontato la gavetta. È stato un maestro di cui avere pure timore, ma al tempo stesso affettuoso. Ricordo il cazziatone quando gli dissi che mi ero spaccata la faccia. Ero in macchina con uno dei ragazzi del balletto di Fantastico, andavamo pianissimo, ma prese un muretto e mi spaccai la fronte: andammo al Pronto Soccorso alle tre del mattino, quaranta punti. La mattina dopo avevo la conferenza stampa”. Poi aggiunge: “Pippo mi accolse con un’espressione terribile, gli giurai che non sarei più uscita, solo casa e chiesa. E lui: ‘Da questo momento non voglio sentire alcun fiato’. E mi mandò da un chirurgo plastico… Quella notte in ospedale ero convinta che mi avrebbe mandato via. Con i punti sulla fronte ballavo e provavo dolore alla testa”. “Posso dire di essere una ragazza fortunata. Realizzata”, conclude.