Licenziata in tronco dall’azienda a cui era devota
- Cristina Fogazzi, conosciuta come l’Estetista Cinica, oggi è un’imprenditrice di successo
- Ancora oggi, però, tornando indietro con la memoria non può fare a meno di commuoversi
- “Quando non avevo un soldo ho venduto anche la collanina del battesimo. L’ho ricomprata”
“Hanno parlato di me al Televideo. Elargisco consigli beauty non richiesti. Ho un master in cellulite. Ho la pancia ma non è contagiosa”. E’ così che Cristina Fogazzi, meglio nota come l’Estetista Cinica, descrive se stessa nella breve bio che accompagna il suo profilo Instagram. A seguirla sono oltre 900mila follower. L’imprenditrice-influencer, che spopola con i suoi prodotti di bellezza, è ad un passo dall’agognato milione. L’Estetista Cinica non dimentica le difficoltà incontrate e affrontate prima che il suo sogno diventasse realtà. E’ lei stessa a ricordarlo, non senza lacrime, in una Instagram Stories.
“Non avevo un soldo e ho venduto la collanina del battesimo”
“Mi è venuta la commozione pensando ai momenti bui, perché durante la diretta mi hanno chiesto della catenina che ho al collo – dice con la voce rotta dall’emozione – Quando non avevo un soldo ho venduto anche la collanina del battesimo, sì me la sono venduta e me la sono ricomprata! Volevo dirvelo perché mi sembrava un messaggio di speranza. Sì, si arriva a vendere anche l’oro, ma poi tutto cambia”.
Licenziata in tronco dall’azienda a cui era devota
“Sono arrivata a Milano circa 10 anni fa – spiega Cristina Fogazzi in un post condiviso nel giorno in cui ha presenziato per la prima volta alla Prima della Scala – Alle spalle avevo cinque anni di assoluta devozione a un’azienda che mi aveva lasciato in mezzo a una strada. Senza liquidazione perchè ero una di quelle che ‘ti facciamo la partita iva che non possiamo permetterci i contributi’. Al mio fianco c’era il mio socio ma faceva un altro lavoro che col centro estetico mica puoi toglierti 2 stipendi”.
“Le ‘sciure milanesi’ con me sono state sempre stupende”
“Il primo centro estetico era in Via Paolo Giovio, che è appiccicata a Corso Vercelli in una zona molto ricca di Milano – ricorda – Quelle zone dove ci sono davvero le ‘sciure milanesi’. Bè le sciure milanesi con questa ragazza di Brescia sono state sempre stupende. Perchè Milano è abituata ad accogliere gente da tutta Italia e a dare una possibilità a tutti. Se sei bravo non importa a nessuno se sei di ‘Milano/Milano’, sei bravo e basta. A Milano ho conosciuto le persone della mia vita attuale, quelle con cui chatto tutto il giorno su wozzapp e ho costruito la mia azienda”.
“E’ possibile cambiare la propria sorte, impossibile farlo da soli”
“La prima volta che ho visto i grattacieli anni 20 di piazza Piemonte ne sono rimasta incantata – conclude – ora li vedo dalla terrazza dell’ufficio ed ogni volta penso alla prima volta, ferma al semaforo, in cui ho pensato: wow. In queste foto ci sono io con la mia ‘crew’ (su un giornale hanno scritto così). Veniamo da tutta Italia e pian piano ci siamo costruiti la nostra vita e la nostra professione qui. Aiutandoci, sempre. Perchè se è vero che si può cambiare la propria sorte, ve lo dirò sempre, è impossibile farlo da soli. Scegliete le vostre persone”.