03 Maggio 2021, 11:05
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Sabato scorso è cominciata una nuova avventura di “Linea Blu”. Da 27 anni (era il 1994 quando andò in onda la prima puntata, ndr.)) Donatella Bianchi accompagna il pubblico di RaiUno alla scoperta del Mare Nostrum. Anche quest’anno “Linea Blu” racconterà gli 8000 chilometri di coste italiane, tra paesaggi e storie, al fine di rafforzare nei telespettatori la cultura del mare.
Per questa prima puntata di stagione, Donatella Bianchi è andata in Sicilia alla scoperta della tonnara di Scopello e del Golfo di Macari. Sebbene già conosciuti da molti, questi luoghi incantati sono diventati ancora più celebri grazie a “Màkari”.
Donatella Bianchi ha anche incontrato Claudio Gioè, protagonista della fiction di RaiUno che quest’inverno ha fatto innamorare tutti di questa costa. L’attore ha raccontato la sua Sicilia, terra in cui “la primavera comincia a gennaio e persino il brutale fico d’india mette teneri fiori”.
“Eccoci qua, ritorno in questa location meravigliosa della tonnara di Scopello dove abbiamo girato le scene del ristorante di Marilù. Proprio nella prima puntata, Saverio Lamanna – dopo aver ristrutturato la casa – viene qui a cenare”, ha esordito Gioè.
“E’ un posto magico, quando si viene qui si apre il cuore – ha ammesso l’attore – Dopo quasi 27 anni di vita passata a Roma dove ho studiato, un paio d’anni fa ho scelto di tornare in Sicilia per cercare di ricaricare un po’ il Sud della mia anima e stare un po’ più a contatto con me stesso, con questa terra, i miei affetti, la mia famiglia che è rimasta qui a Palermo. Una scelta che ancora mi convince”.
Claudio Gioè ha confessato che tornare, per le riprese di “Màkari”, in luoghi dove veniva in vacanza da ragazzo lo ha particolarmente emozionato: “Questi territori del trapanese per noi palermitani erano la prima meta esotica delle vacanze. Erano posti in cui ho cominciato a sognare di fare l’attore. Ricordo che l’estate prima di fare il provino in Accademia ero a San Vito Lo Capo con degli amici e sognavo di fare questo lavoro”.
“La Sicilia sarebbe un set naturale straordinario. Mancano purtroppo ancora delle infrastrutture a livello di studi, di post e pre produzione – ha dichiarato – Però credo che questa terra abbia gli elementi, comprese maestranze e talenti, da offrire alla produzione cinematografica che sono tutti da scoprire”.
L’attore ha dato anche un consiglio alle giovani leve: “L’importante è tenere la barra del timone dritta verso i propri sogni e cercare di capire qual è la propria vocazione”.
Dalla tonnara di Scopello, Claudio Gioè ha poi accompagnato Donatella Bianchi e la troupe di “Linea Blu” alla scoperta del golfo di Macari. Macari, ha spiegato la conduttrice, è un “borgo piccolissimo, quasi invisibile, quando si passa perché si è talmente presi e conquistati dall’integrità di questo paesaggio ma soprattutto dalla varietà di ambienti che troviamo attorno a noi”.
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03 Maggio 2021, 11:05