Luigi Mastroianni, ex corteggiatore ed ex tronista di “Uomini e Donne”, sbarca a “Verissimo” per presentare “Mio fratello è un gigante”, il libro in cui racconta una bellissima e struggente storia d’amore, quella con il fratello Salvo affetto dalla sindrome di Down.
“Ecco come ho reagito quando ho saputo che avrei avuto un fratello diverso”
“Il primo ricordo che ho di Salvo è prima della sua nascita quando mamma e papà mi hanno detto che avrei avuto un fratello diverso – esordisce il 26enne catanese – Per loro fu difficile dirmi che non avrei avuto un fratello come tutti gli altri. Io avevo 2 anni e mezzo, ero incredulo. Ovviamente ero felicissimo di avere un fratello, l’avevo chiesto io stesso un fratello perché volevo qualcuno con cui giocare. In un primo momento aveva paura che fosse una femminuccia. Poi è nato e, mi raccontano i miei genitori, io questa diversità non l’ho mai avvertita. Gli volevo bene a prescindere, avevo l’innocenza di un bambino di due anni e mezzo”.
“Mia madre ha sempre lottato per l’inclusione di Salvo”
Poi la famiglia Mastroianni inizia a scontrarsi con i pregiudizi della gente. “Non siamo preparati alla diversità, alla disabilità – spiega l’ex tronista – C’è tanta ignoranza. Vediamo il diverso come una persona che può mettere in pericolo le nostre sicurezze e tendiamo ad allontanarlo. Un giorno all’asilo, Salvo abbraccia una compagnetta, cadono e questa compagnetta si fa male al braccio. La madre è andata su tutte le furie quando è una cosa che secondo me può capitare a qualsiasi bambino. La madre se l’è presa con le maestre accusandole di non essere state attente. Questa persona ha detto a mia madre ‘Suo figlio è da tenere in gabbia, se non è in grado di addomesticarlo se lo tenga a casa’. Mamma non si è fatta mai abbattere e ha sempre reagito con eleganza. Mamma ha insistito sempre per l’inclusione di Salvo, non lo ha mai privato di niente. È stata lì a lottare sempre, senza vergogna, senza remore nel dire quello che era giusto per lei. Fuori si mostrava così ma poi quando tornava a casa, piangeva e non lo mostrava a nessuno”.
“I miei genitori hanno rinunciato a loro stessi per mio fratello”
In studio fa il suo ingresso un emozionatissimo Salvo. Al giovane bastano pochi istanti per conquistare i telespettatori. “Mia mamma e mio papà hanno dedicato la loro vita a Salvo e hanno sempre rinunciato a loro stessi per far sì che Salvo oggi sia quello che è – spiega Luigi – Oggi è in uno studio televisivo, ospite di una grandissima conduttrice, e questa per noi è una vittoria. Io ho scritto questo libro e sono qui oggi per far capire che non c’è niente di sbagliato nella disabilità e nella diversità. Dobbiamo educare i bambini alla disabilità e non parlargliene come qualcosa di negativo. Quando vedo dei bambini che si meravigliano nel vedere Salvo con gli apparecchi acustici o per i suoi lineamenti particolari, capisco che nel 2021 non stiamo facendo niente per sopperire a questa problematiche”.
“Ecco perché non potrei offendermi se qualcuno mi desse del mongoloide”
Infine, Luigi Mastroianni fa riferimento alla superficialità con cui spesso viene utilizzato il termine “mongoloide”: “Capisco che tante persone lo fanno senza saperne il significato e molti non lo fanno con cattiveria, ma non sanno che con la parola ‘mongoloide’ stanno usando in senso dispregiativo quello che è Salvo. Io non potrei mai offendermi se qualcuno mi desse del mongoloide perché penso a mio fratello e sono fiero di quello che è”.
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